Pagina 4 | “Thuram sopra la media, vi svelo il ruolo perfetto. Inter-Juve? L’assist c’è”

Gilles Bibe, coordinatore sportivo dell’Athletique Club Boulogne Billancourt Football, ha visto crescere i fratelli Thuram, letteralmente. Marcus è stato all’Acbb dal 2010 al 2012, Khéphren dal 2013 al 2016. I figli di Lilian, arrivati tramite un carissimo amico comune, Alain Gremeaux, si sono così formati nella periferia di Parigi, prima di intraprendere il percorso del professionismo. Per una scelta precisa, oculata e vincente, che di fatto ha caratterizzato l’adolescenza dei due fratelli Thuram, decisa sostanzialmente proprio dal padre Lilian.

Signor Bibe, partiamo proprio da qui. Si capiva già a quell’età che i due sarebbero diventati non solo dei calciatori professionisti, ma anche campioni per la nazionale francese e squadre importanti come Inter e Juventus? «Non è possibile programmare o meno il successo professionale a quell'età, tanto più essendo i figli di un ex grande giocatore, dunque con determinate pressioni. E la prova è con quanto successo con altri figli di grandi campioni. Noi non possiamo controllare tutti i parametri».

Marcus sorride sempre: era così anche da bambino? «Marcus ha sempre il sorriso. Ed è questo che lo caratterizza meglio. È felice di giocare, abbiamo l'impressione che si diverta sempre dentro e fuori dal campo. Gli piace anche dormire molto».

E Khéphren? «È più riservato, del resto questa è l'immagine che dà di lui. Ciò non gli ha impedito di ridere molto quando era giovane».

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Il vero ruolo di Khephren

Quali erano le loro doti migliori da ragazzini? «Le prime qualità emerse erano il rispetto, il lavoro e l'umiltà, oltre alle doti atletiche di Marcus, fuori dalla norma per la sua età, e alla già grande maturità tecnica di Khéphren».

Si aspettava che Marcus diventasse un numero 9? «Sinceramente non proprio, con noi aveva giocato piuttosto decentrato a destra. Ma aveva già mostrato molta abilità sotto porta».

In Italia si dice sempre che ci siano difese fortissime e che sia una scuola per gli attaccanti: Marcus dove può arrivare? «È vero che il calcio italiano è rinomato per la solidità difensiva e il grande rigore dei suoi difensori, ma Marcus è già riuscito a insidiarli più volte dal suo arrivo. Non conosciamo i suoi limiti, il meglio secondo me deve ancora venire. E lo dico pensando in modo completamente obiettivo».

Khéphren sta trovando qualche difficoltà in più a imporsi nell'undici titolare di Thiago Motta. Secondo lei, qual è la posizione dove può rendere meglio? Davanti alla difesa o come mezzala? «Dobbiamo dare a Khéphren il tempo di adattarsi, credo che guadagnerà forza. Con noi giocava da centrocampista, ha una qualità di passaggio sopra la media, rompe facilmente le linee con il passaggio, quindi secondo me il centrocampista di inserimento è il suo ruolo preferito».

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Khephren più promettente

Quanto è stata importante la presenza di un papà come Lilian nella loro crescita? «Thuram senior ha avuto una grande influenza sulla loro evoluzione da bambini a uomini. Ha saputo instillare in loro i valori che li rendono quello che sono oggi».

Qual è il suo primo ricordo dei due ragazzi? «Marcus è stato il primo ad unirsi a noi all'Acbb all'inizio dell'anno scolastico 2010; arrivò con noi rilassato come lo è oggi. Khéphren invece è approdato nella nostra squadra in avvio di anno scolastico 2013, quando suo fratello era appena tornato al centro sportivo del Sochaux. L'attuale giocatore della Juventus era molto discreto, attento. Ma conosceva già alcuni giocatori dell'Acbb con cui aveva lavorato durante l'esame di ammissione all'Inf (Istituto Nazionale Calcio, ndc)».

Chi era il più promettente da bambino? «Erano due profili totalmente diversi, ma direi Khéphren, visto che aveva già una grande padronanza tecnica. Marcus non biasimarmi (ride, ndc)!».

Cosa significa per lei e per il suo club aver formato due giocatori del genere? «Già per l'Acbb è un grande orgoglio aver potuto avere Marcus e Khéphren con noi. Abbiamo però contribuito solo in minima parte alla loro crescita fino ai campioni che sono diventati oggi, il merito è tutto loro».

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Protagonisti di Inter-Juve

Dove pensa che possano arrivare? Riusciranno a superare papà Lilian? «Crescono giorno dopo giorno nella loro vita come grandi calciatori, ma ognuno ha il suo posto. Gli auguro di fare come papà, un giocatore che ha vinto tutto nella sua carriera, però ognuno ha le sue qualità e oggi non è paragonabile a ieri. Ognuno si evolve in posizioni molto diverse».

Ha sentito Marcus o Khéphren di recente? Cosa le hanno detto? «Da quando sono in Italia non ho più notizie da loro direttamente, li lascio stare, parlo di più con Lilian».

Come finirà Inter-Juve? Potrebbero essere entrambi decisivi per la partita? «Penso che prevarrà l'Inter, mi sembra più completa in questo inizio di stagione. Direi 2-1 per i nerazzurri. Ovviamente ci sarà un gol di Marcus, mentre per i bianconeri un assist di Khéphren per Vlahovic».

Li vuole salutare? «Auguro loro tanto successo e felicità per il futuro. Però sto ancora aspettando che mi mandino le rispettive maglie, spero se lo ricordino presto!».

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Protagonisti di Inter-Juve

Dove pensa che possano arrivare? Riusciranno a superare papà Lilian? «Crescono giorno dopo giorno nella loro vita come grandi calciatori, ma ognuno ha il suo posto. Gli auguro di fare come papà, un giocatore che ha vinto tutto nella sua carriera, però ognuno ha le sue qualità e oggi non è paragonabile a ieri. Ognuno si evolve in posizioni molto diverse».

Ha sentito Marcus o Khéphren di recente? Cosa le hanno detto? «Da quando sono in Italia non ho più notizie da loro direttamente, li lascio stare, parlo di più con Lilian».

Come finirà Inter-Juve? Potrebbero essere entrambi decisivi per la partita? «Penso che prevarrà l'Inter, mi sembra più completa in questo inizio di stagione. Direi 2-1 per i nerazzurri. Ovviamente ci sarà un gol di Marcus, mentre per i bianconeri un assist di Khéphren per Vlahovic».

Li vuole salutare? «Auguro loro tanto successo e felicità per il futuro. Però sto ancora aspettando che mi mandino le rispettive maglie, spero se lo ricordino presto!».

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