Weah, priorità Juve: il discorso su club e Timothy prima di annunciare Rodri

Le parole dell'ex attaccante del Milan sui bianconeri direttamente dalla cerimonia di assegnazione del Pallone d'Oro 2024

George Weah è stato tra i grandi protagonisti della cerimonia del Pallone d'Oro 2024. L'ex attaccante del Milan, che ha ricevuto il premio nel 1995, ha infatti avuto l'onere di annunciare il nome del vincitore e consegnare il premio a Rodri. Nel discorso con cui ha ripercorso la sua carriera nel mondo del calcio, ha parlato anche del figlio Timothy e del suo ormai celebre amore per la Juventus.

George Weah: "Innamorato della Juve per Platini"

L'ex attaccante ha parlato così del suo rapporto con la Juventus, spiegando anche come è nata questa passione: "Il calcio era la mia vita, ma lo è ancora. Io gioco perché solo il calcio mi rende davvero felice. Se ho difficoltà sul lavoro torno a casa e guardo le partite. Sapete del mio amore per la Juventus e per il Tottenham, avrei voluto giocare per questi due club. Anche se amavo i bianconeri ho comunque fatto il mio lavoro quando ero al Milan. Ero innamorato della Juve per via di Platini. Non ci ho mai giocato, ma sono felice oggi che lo faccia mio figlio Timothy".

Delle parole non del tutto nuove, visto che il Pallone d'Oro 1995 aveva rivelato il suo tifo per i bianconeri già prima del trasferimento del figlio alla Juventus nell'estate 2023 dal Lille. Il tutto anche subito dopo la rete e l'ottima prestazione dell'esterno classe 2000 contro nel derby d'Italia contro l'Inter, dove ha trovato il suo secondo gol stagionale e ha confermato un cambio di passo importante rispetto all'ultima stagione.

Weah: "Vincere il Pallone d'Oro era inimmaginabile"

Weah ha quindi proseguito il suo discorso ripercorrendo la sua carriera: "Sono arrivato da un piccolo ghetto all'Europa, raggiungendo certi livelli. Voglio ringraziare tutti i miei allenatori, mi hanno reso quello che sono diventato. Poter vincere il Pallone d'Oro era inimmaginabile, in Liberia il calcio è stato uno strumento di promozione della pace. Riuscire ad affermarsi qui arrivando dall'Africa è stato molto difficile, ho fronteggiato difensori straordinari. Lavoravo per diventare uno dei migliori in Europa". Infine un giudizio sugli attaccanti moderni: "Kane mi piace, è un attaccante forte e intelligente. Mi piace tanto".

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...