Una scossa. Ecco ciò che serve alla Juventus: un cambio netto e repentino, ma anche drastico, in linea con le necessità. Dopo la serata dello Stadium, per Dusan Vlahovic può arrivare un turno di riposo con l’Udinese, pur non avendo un "vice" a tutti gli effetti. Una scelta legata alla turnazione già prevista, ma anche a quanto visto nell’ultima partita con il Parma, durante la quale DV9 è parso poco lucido, stanco, fuori dal gioco come dal contesto. Insomma, in difficoltà. Tornerà Yildiz, e lo farà dal primo minuto. E oltre al turco, la grande sorpresa può essere Mbangula sin da subito: l’ultima volta era accaduto nel pari interno con il Cagliari. Potere ai giovani, dunque. E potere massimo, perché può essere il belga a sostituire il serbo, e perché l’idea ad oggi è proseguire ancora con l’ex Bayern da esterno offensivo, con licenza di accentrarsi e sfruttare le scie e il lavoro dello stesso Mbangula.
Motta: c'è anche l'incognita Koop
Sara? 4-3-3, almeno sulla carta. E sara? simile ai sistemi utilizzati e visti finora sotto la guida di Motta, che a destra pare orientato a dare continuita? al boost di fiducia di Weah, relegando Conceicao ad arma da seconda meta? di gara. Cosi? come lo e? stato del resto lo stesso Yildiz nelle ultime sfide, cosi? come potrebbe continuare a essere Teun Koopmeiners. Il vero tema, alla vigilia della sfida in Friuli, riguarda proprio le condizioni del centrocampista olandese: dopo i venti minuti in campo nell’ultimo match, il minutaggio e? destinato ad aumentare, ma non e? detto che Teun sia pronto per un’ora di gioco. Questione di dolore, quindi di resistenza. E a prescindere dall’aiuto della fascia protettiva, Koop e? parso ancora lontano da tutto cio? che puo? fare e da tutto cio? che servirebbe alla Juve.