Udinese-Juve, la formazione ufficiale: scocca l’ora di Koopmeiners! Vlahovic…

L’olandese atteso titolare a 27 giorni dall’ultima volta. Motta a Udine si affida di nuovo a Kalulu e studia un piano per dare minuti di riposo a DV9

TORINO - Le scialbe prestazioni contro Stoccarda e Parma, subito prima e subito dopo il pur esaltante pareggio in rimonta di San Siro, hanno concorso a rendere delicato – per la prima volta in stagione – il momento vissuto dalla Juventus. Un momento che necessita di soluzioni e, perché no, anche di risolutori, per quanto le risposte secondo Thiago Motta debbano passare sempre e comunque dal collettivo. A un ruolo centrale nelle tre partite che andranno a chiudere l’esigente filotto di sette sfide in ventidue giorni, allora, è atteso in particolar modo Teun Koopmeiners, il grande assente nell’ultimo mese. Finalmente pronto a prendersi quel posto da grande protagonista che l’investimento operato in estate dal club per strapparlo all’Atalanta richiede.

Un inizio travagliato

L’avvio di stagione dell’incursore olandese, d’altronde, è stato a dir poco travagliato. Tra le settimane da separato in casa a Zingonia e la recente frattura di una costa, infatti, Koopmeiners ha raggranellato finora appena otto presenze in bianconero, in attesa ancora di festeggiare la prima rete da quando è approdato a Torino. Un momento che RoboKoop - com’è stato inevitabilmente ribattezzato in contumacia della “pettorina” in fibra di carbonio utilizzata per proteggere il costato dai colpi - auspica arrivi già questo pomeriggio, in casa dell’Udinese, dove è atteso titolare a ventisette giorni dall’ultima volta, ovvero dal match casalingo contro il Cagliari in cui aveva dovuto abbandonare la contesa nell’intervallo. L’infortunio ha richiesto pazienza, a dispetto della fitta serie di impegni in agenda, ma ora Koopmeiners non avverte più dolore. E oggi dovrebbe agire alle spalle del riferimento offensivo fin dal primo minuto.

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Alle spalle di Vlahovic

E, dunque, alle spalle di Vlahovic? Sì, perché il serbo si sente bene e vuole giocare a tutti i costi, per cancellare dalla testa la deludente prova contro il Parma e per tornare a far correre un tassametro stagionale che, in ogni caso, parla già di otto reti all’attivo. Ma è pur vero che DV9 figura al momento come l’elemento più impiegato in assoluto, con 1083’ in campo sui 1170 totali disputati dalla Juventus, e di questo dato l’allenatore italo-brasiliano non può che tener conto, al di là della percezione individuale della fatica. Ecco perché, in vista della sfida odierna, Thiago Motta sta studiando per lui un piano “part time”. Un piano, insomma, che prevede il suo utilizzo da titolare, ma con propositi di “staffetta” nel corso della ripresa.

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Gli 11 anti-Udinese ufficiali

Per il resto, ad appena 72 ore dall’incolore pareggio dell’Allianz con il Parma, Thiago Motta mette in atto alcuni cambi nella formazione titolare. Per non sbriciolare l’ossatura della squadra, ma al contempo per donare all’undici le forze fresche di cui ha bisogno in questo momento. Tornerà allora, in difesa, il francese Kalulu, con Savona che fa traslocare di fascia Cambiaso. In mezzo al campo Locatelli e Thuram, tandem che mercoledì sera ha lasciato intravedere qualche giocata interessante, mentre davanti il grande escluso  è Conceiçao, bisognoso di riposo dopo il grande dispendio di forze dell’ultima settimana. Anche perché, in questo momento, Thiago Motta fatica a vedere Weah ai margini. E non è certo nei piani una terza panchina consecutiva per Yildiz. Davanti Vlahovic con Koop a supporto.

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TORINO - Le scialbe prestazioni contro Stoccarda e Parma, subito prima e subito dopo il pur esaltante pareggio in rimonta di San Siro, hanno concorso a rendere delicato – per la prima volta in stagione – il momento vissuto dalla Juventus. Un momento che necessita di soluzioni e, perché no, anche di risolutori, per quanto le risposte secondo Thiago Motta debbano passare sempre e comunque dal collettivo. A un ruolo centrale nelle tre partite che andranno a chiudere l’esigente filotto di sette sfide in ventidue giorni, allora, è atteso in particolar modo Teun Koopmeiners, il grande assente nell’ultimo mese. Finalmente pronto a prendersi quel posto da grande protagonista che l’investimento operato in estate dal club per strapparlo all’Atalanta richiede.

Un inizio travagliato

L’avvio di stagione dell’incursore olandese, d’altronde, è stato a dir poco travagliato. Tra le settimane da separato in casa a Zingonia e la recente frattura di una costa, infatti, Koopmeiners ha raggranellato finora appena otto presenze in bianconero, in attesa ancora di festeggiare la prima rete da quando è approdato a Torino. Un momento che RoboKoop - com’è stato inevitabilmente ribattezzato in contumacia della “pettorina” in fibra di carbonio utilizzata per proteggere il costato dai colpi - auspica arrivi già questo pomeriggio, in casa dell’Udinese, dove è atteso titolare a ventisette giorni dall’ultima volta, ovvero dal match casalingo contro il Cagliari in cui aveva dovuto abbandonare la contesa nell’intervallo. L’infortunio ha richiesto pazienza, a dispetto della fitta serie di impegni in agenda, ma ora Koopmeiners non avverte più dolore. E oggi dovrebbe agire alle spalle del riferimento offensivo fin dal primo minuto.

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