Juve, rischi e ripartenze
E’ la Juve che Motta auspicava alla vigilia: concentrata, corta, compatta, pronta a scattare coesa e predisposta anche mentalmente alla riaggressione. Non fa in tempo a perdere il pallone che in cinque secondi la recupera. L’Udinese spera di cavarsela con qualche scorribanda palla al piede del veloce e tecnico Thauvin, ma ci vuole altro se la Juve scende in campo così. Nella ripresa i padroni di casa osano di più grazie anche a un atteggiamento meno compassato. Al 6’ Abisso annulla la rete dell’Udinese di Davis che spinge nettamente Gatti contro Di Gregorio nel tentativo di anticiparlo. A poco più di 20 minuti dalla fine, ecco Lucca, nel mirino della Juve per gennaio e Kamara per Thauvin e Zemura. Passano due minuti e Vlahovic accende la curva con una percussione e tiro al volo che Okoye devia in angolo. Un minuto dopo il serbo esce per Thuram, dentro McKennie e Conceiçao con Yildiz a fare il centravanti e Weah a sinistra. I friulani pressano e calciano un corner dietro l’altro, con Di Gregorio impegnato in uscite di pugno continue e coraggiose.
Danilo, Cabal e l'occasione Koopmeiners
A 9’ dalla fine Danilo e Cabal per Savona e Cambiaso a cambiare gli esterni bassi. Passano 120 secondi quando Lucca anticipa la difesa e di testa inzucca spedendo il pallone sulla traversa che salva la Juve. Tocca quindi a Conceiçao, in area, sfiorare la terza rete con un tiro rimpallato. Nel recupero, Koopmeiners viene servito a tu per tu da un ottimo assist di Mbangula entrato poco prima per Weah, ma l’olandese incredibilmente controlla per poi centrare piano il portiere e gettare alle ortiche il suo primo gol in bianconero. Poi tre fischi dell’arbitro e la goduria del popolo juventino sale alta.