INVIATI A UDINE - E chi lo ha detto che per crescere serva soprattutto segnare? Certo, se sei un attaccante il gol aiuta per sentirti più forte e raccogliere gli elogi. Ma quando devi dimostrare di essere un campione vero, un giocatore affermato, perché sei giovane e quindi non hai ancora avuto il tempo di convincere tutti sul fatto di non essere solo una meteora, bensì una stella con luce potente e ferma, allora servono anche le partite come quella firmata ieri da Kenan Yildiz. Che, a 19 anni, ha già giocato oltre tre volte le sfide in bianconero che alla sua età aveva disputato Del Piero.
Yildiz e la firma di un leader
Il turco a Udine ha firmato 90’ da leader. Un prova di sostanza, prima ancora che di classe: ben cinque i contrasti completati, più di qualsiasi altro giocatore in campo, persino uno in più del guerriero Locatelli, padrone indiscusso della mediana. E tutto questo sapendo cavarsela, nel finale, anche nel ruolo di centravanti, al posto di Vlahovic richiamato in panchina per rifiatare, dopo aver messo lo zampino in entrambe le reti bianconere. Prima la sponda deliziosa in area di rigore per Thuram in occasione del vantaggio, poi il tiro di destro a colpire il palo in occasione del raddoppio, quando sulla ribattuta è piombato Savona come un’aquila a spedire in rete la palla.