Bergomi e la Juve di Motta: “Chi non terrei mai fuori". Su Yildiz e Bremer...

Caressa con Bucciantini, Marchegiani,  Marocchi e lo 'Zio': nel salotto di Sky si analizza la gara con l'Udinese e il momento dei bianconeri

La Juve torna alla vittoria contro l'Udinese, e torna a non prendere gol dopo le 6 reti subite nelle ultime due gara di Serie A contro Inter e Parma. Tanti gli aspetti analizzati a Sky Calcio Club sulla gara e sul momento dei bianconeri di Thiago Motta: è cambiata la fase difensiva ma anche quella offensiva, con alcune statistiche che mostrano le differenze tra la Juve di inizio campionato e quella delle ultime partite. Si parla, ovviamente, anche di singoli: da Yildiz, decisivo al Bluenergy Stadium, passando per Thuram, autore di un'ottima prova oltre ad aver propiziato il primo gol.

"Koopmeiners superiore, Yildiz così può incidere"

Fabio Caressa si domanda: "La Juve ha fatto un cambiamento di stile? Sta cercando più la fase offensiva dalla partita con l’Inter?". Così si esprime Marco Bucciantini che, come ammesso anche da Motta nel post gara di Udinese, sottolinea l'importanza di un giocatore in particolare: “Già la presenza di Koopmeiners aiuta la Juve a giocare un po’ meglio, a far giocare Yildiz un po’ di più. Con Koopmeiners la presenza in campo è superiore, ed è anche per quello che l’hanno preso. Poi è una squadra che deve continuare a crescere. Yildiz 10 moderno? E ma oggi il 10 classico farebbe più fatica a giocare… Però la qualità gliela’ha data Yildiz alla Juventus: le cose di qualità che son servite per vincere le ha fatte, compresi i due gol con l’Inter. Come dicevo Koopmeiners è il giocatore che serve per essere più presenti nella metà campo avversaria”.

Beppe Bergomi espone quello che secondo lui è l'elemento che può fare la differenza: “Per me è la posizione di Yildiz: non deve stare troppo aperto, ma deve stare dentro. Sempre partendo da quella zona, ma deve stare lì, dentro al campo”. Marocchi aggiunge: “Ma in quel caso deve assolutamente salire Cambiaso. Per Thiago, per gestire la palla nella metà campo avversaria è fondamentale: uno da una parte, una dall’alltra devono pestare la linea laterale”.

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Juve, l'importanza di Locatelli e Thuram

Bergomi sposta l'argomento sulla fase difensiva, ed in particolare sul ruolo dei due centrocampisti che hanno giocato contro l'Udinese: “Quello che invece gli serve per la fase difensiva è sempre Locatelli: non lo terrei mai fuori. Il terzo centrocampista dell’Udinese si inseriva sulla linea e lui si abbassava sui centrali. Ha fatto una partita… E poi finalmente ho visto Thuram fare determinate cose, come sul gol: con loro due in mezzo al campo…”.

La palla passa a Luca Marchegiani, che dice la sua sul modo di giocare dalla squadra di Thiago Motta nelle ultime partite: “Thuram è stato più intraprendente. Per riprendere il discorso iniziale, per me Motta sta provando a scoprirsi un po’ di più. A lui sta a cuore che la squadra non si scolli: vuole che la squadra attacchi insieme, che accompagni. In modo che, nel momento in cui perdi palla, concludi male o gli altri la recuperano, hai tanti uomini vicino alla zona dove hai perso la sfera per riaggredire. Forse è il suo credo, il suo principio che non abbandona. Poi sicuramente la Juve dà meno la sensazione di essere imperforabile: comunque con l’Udinese i gol li poteva prendere, c’è stata la parata di Di Gregorio, e anche la traversa. Però il primo tempo di Udine ha significato fare un passo avanti”.

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Le novità di Motta e l'assenza di Bremer

Caressa snocciola alcuni dati relativi al cambiamento dei bianconeri tra prime 8 partite e le ultime 3: “Ci sono dei numeri. Come diceva Luca lui cerca di tenere la squadra compatta per essere più aggressivo, ma è quando riparte che fa male. Guardate gli xG da contropiede quanto sono aumentati nelle ultime 3 partite: del 1900%! Vuol dire che riparte in contropiede e accetta anche di non gestire sempre il pallone. Gli altri numeri delle differenze tra le prime 8 partite e le ultime 3 ci dicono che l’altezza degli eventi difensivi diminuita da 35 a 26 metri, intensità pressing aumentata dall’11 a 14, l’intensità di riaggressione diminuita da 0.58 a 0.37, così come è diminuita l’efficacia di riaggressione da 0.31 a 0.16”.

Bucciantini commenta così le statistiche: “In questo modo ha preso molti più gol rispetto alle prime 8 giornate. Si è preso qualche rischio, ha ragione Luca. A volte per fare un po’ di più, metti un po’ a rischio alcune cose”. Marchegiani aggiunge: “Era inevitabile. Col cammino delle prime giornate, pur non prendendo mai gol, la squadra davanti…”. Marocchi, dal canto suo, concorda e afferma: “Si, non potevi ambire a vincere lo Scudetto in quel modo”. Bergomi sottolinea anche quanto, nella Juve, stia incidendo un'assenza in particolare: “Ha perso un giocatore però ragazzi (Bremer, ndr)… Non sapremo mai come sarebbe andata con lui in campo? No, io lo so (ride, ndr)”. Marchegiani chiosa: “Quello che è successo alla Juventus nelle prime giornate è stato un caso che succede una volta ogni 10 anni. Non facevano mai tirare gli avversari, ma non esiste una squadra così: prima o poi cambia quel tipo situazione”.

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La Juve torna alla vittoria contro l'Udinese, e torna a non prendere gol dopo le 6 reti subite nelle ultime due gara di Serie A contro Inter e Parma. Tanti gli aspetti analizzati a Sky Calcio Club sulla gara e sul momento dei bianconeri di Thiago Motta: è cambiata la fase difensiva ma anche quella offensiva, con alcune statistiche che mostrano le differenze tra la Juve di inizio campionato e quella delle ultime partite. Si parla, ovviamente, anche di singoli: da Yildiz, decisivo al Bluenergy Stadium, passando per Thuram, autore di un'ottima prova oltre ad aver propiziato il primo gol.

"Koopmeiners superiore, Yildiz così può incidere"

Fabio Caressa si domanda: "La Juve ha fatto un cambiamento di stile? Sta cercando più la fase offensiva dalla partita con l’Inter?". Così si esprime Marco Bucciantini che, come ammesso anche da Motta nel post gara di Udinese, sottolinea l'importanza di un giocatore in particolare: “Già la presenza di Koopmeiners aiuta la Juve a giocare un po’ meglio, a far giocare Yildiz un po’ di più. Con Koopmeiners la presenza in campo è superiore, ed è anche per quello che l’hanno preso. Poi è una squadra che deve continuare a crescere. Yildiz 10 moderno? E ma oggi il 10 classico farebbe più fatica a giocare… Però la qualità gliela’ha data Yildiz alla Juventus: le cose di qualità che son servite per vincere le ha fatte, compresi i due gol con l’Inter. Come dicevo Koopmeiners è il giocatore che serve per essere più presenti nella metà campo avversaria”.

Beppe Bergomi espone quello che secondo lui è l'elemento che può fare la differenza: “Per me è la posizione di Yildiz: non deve stare troppo aperto, ma deve stare dentro. Sempre partendo da quella zona, ma deve stare lì, dentro al campo”. Marocchi aggiunge: “Ma in quel caso deve assolutamente salire Cambiaso. Per Thiago, per gestire la palla nella metà campo avversaria è fondamentale: uno da una parte, una dall’alltra devono pestare la linea laterale”.

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