Sarà la serata giusta per risfoderare la linguaccia alla Del Piero? C’è da dire che finora in stagione Kenan Yildiz ha selezionato con cura i palcoscenici iconici sui quali non soltanto dipingere calcio, ma anche e soprattutto trovare la via della rete. Ha illuminato San Siro con una doppietta fulminante, nella maniera probabilmente più difficile: da subentrato, in poco tempo, con il punteggio che raccontava di un impietoso 4-2 in favore dell’Inter. Almeno fino a quel momento, fino all’entrata in scena del numero 10 bianconero che ha gelato la Scala del calcio, regalandosi la linguaccia alla Del Piero, diventata ormai un tratto distintivo. Ma, attenzione: solo sul secondo gol, perché sul primo la Juve era ancora sotto. E il concetto di squadra, per Yildiz, viene sempre prima del traguardo personale, per quanto intrigante.
Yildiz e il capolavoro contro il Psv Eindhoven
In stagione il giovane asso turco ha centellinato le reti, trovandone però di memorabili: prima della doppietta di San Siro, c’era stato il capolavoro con il Psv. E in quel caso Kenan non si era limitato a “rubare” a Del Piero la linguaccia, ma pure a mettere a segno un gol alla sua maniera: di destro, a giro, sul palo più lontano. Pochi gol, però da ricordare: pochi se parametrati al potenziale enorme del classe 2005 che sta crescendo in ogni singolo allenamento. Finora è mancata quella continuità in partita che, tuttavia, si può acquisire solo con l’esperienza e il tempo: il talento c’è e non è in discussione.