Mercato Juve, non solo David: Giuntoli punta Zirkzee e un altro del Lilla

Il canadese va in scadenza nel 2025 e tutti lo vogliono, ma anche il ritorno dell'ex Bologna con Motta stuzzica il dt bianconero. E la sfida Champions rispolvera un vecchio pallino...

Un conto è sentirne parlare, un altro è vederlo con i propri occhi. Anche solo a distanza. Ecco: stavolta tutti hanno realizzato che tipo di giocatore sia Jonathan David, di quanto grande sia il suo talento. Del perché, ormai, la sua fama lo preceda costantemente. L'attaccante canadese, contro la Juventus, ha totalizzato il 13° gol in 18 partite disputate con il Lilla. Se aggiungiamo le 3 presenze con la maglia della Nazionale, lo score si aggiorna a 15 reti in 21 gare.

David pronto al grande salto: quale futuro?

Tanta roba, come si suol dire. E altrettanta roba sono le giocate, i movimenti, quel killer instinct d'area di rigore che poi fa la differenza tra una punta di buon livello e un uomo in grado di poter reggere sulle spalle il peso di certe piazze e di determinate responsabilità. David, oggi, è pronto allo step successivo. Lo urlano a gran voce la stagione in Francia e il percorso in Europa, dove ha segnato un gol all'Atletico e due al Real Madrid, oltre alla marcatura in grado di stappare il match di martedì. Insomma: gli ultimi dubbi coltivati sono scoppiati come una bolla di sapone, lasciando subito dopo lo spazio alla curiosità, e prevalentemente a quella legata al suo futuro.

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David, non per forza Premier. E la Juve...

Cosa ne sarà, del centravanti? Il classe 2000 sta vivendo un'annata di assoluto livello ed è comunque nella morsa dei dubbi: il contratto con i francesi è in scadenza nel giugno del 2025, dunque può diventare nel giro di qualche mese uno dei free agents più appetibili sul mercato. E, da febbraio, può persino firmare un accordo con una nuova squadra. Va da sé, specialmente con questi numeri: la fila alla sua porta inizia ad allungarsi e la decisione sembra essere solo tra le sue mani, sebbene ad oggi non ci sia realmente un club in pole position, né qualcuno con un vantaggio tale da sentirsi più sicuro dell'altro. Proprio qui si annidano le speranze della Juve, che per gennaio dovrà rinunciare ad affondare il colpo - oltre alle possibili pretese economiche di club e giocatore, David è extracomunitario e i bianconeri non hanno più slot disponibili -, ma che per la prossima estate ha intenzione di tornare con forza sul calciatore, con un occhio attento allo sviluppo della situazione contrattuale di Dusan Vlahovic. A “The Athletic”, la punta si è detta aperta a qualsiasi soluzione, purché in linea con le aspettative: «Non c'è alcuna preclusione sul campionato», le sue parole. Tradotto: non dev'essere per forza Premier League, anzi.

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I due jolly della Juve per arrivare a David

L'Inghilterra avrebbe appeal e budget per assecondare le sue richieste, ben più alte con un contratto scaduto e senza una controparte per il cartellino, ma la Juve ha buone sensazioni e un po' di carte da giocare. Almeno due, quelle nel mazzo di Cristiano Giuntoli. La prima riguarda Timothy Weah, grande amico del centravanti e primo sponsor dell'arrivo del canadese a Torino, dal quale è già arrivata la prima ammissione di una richiesta di informazioni. La seconda è stata palesata al Pierre Mauroy: questa Juventus ha mentalità europea e un futuro decisamente roseo. Jonathan avrà apprezzato quanto visto da vicino. Sì, eccome.

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Juve, non solo David: l'idea Zirkzee

Sbeffeggiato dai media, criticato dai tifosi, messo ai margini dal Manchester United: approdato in Premier dopo la splendida stagione al Bologna, dove ha trascinato la squadra alla storica qualificazione in Champions, in quattro mesi Joshua Zirkzee sembra aver perso il suo tocco magico. A tal punto che a Manchester danno abbastanza per scontata la sua partenza già a gennaio, magari in prestito, con la Serie A destinazione preferita dal calciatore e con la Juventus pronta a cogliere l’occasione visto che Cristiano Giuntoli sta cercando un attaccante che possa far rifiatare Dusan Vlahovic. Zirkzee sarebbe il profilo perfetto perché Thiago Motta l’ha allenato al Bologna e ha saputo esaltare le sue qualità, in più il tecnico avrebbe una punta centrale con caratteristiche differenti rispetto a DV9. La variabile di questo progetto è però Ruben Amorim, nuovo tecnico dello United dopo l’esonero di ten Hag e il passaggio a interim di van Nistelrooij: bisognerà vedere se l’allenatore portoghese, che si insedierà lunedì al Carrington Training Centre dei Red Devils, considera Zirkzee una pedina funzionale al gioco che vuole adottare allo United oppure se l’olandese potrebbe essere tagliato fuori dalla rivoluzione che l’ex tecnico dello Sporting ha intenzione di compiere a Manchester.

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Zirkzee, il "bidone grasso" che la Juve prenderebbe al volo

Che le aspettative dello United nei confronti dell’asso ex Bologna fossero alte lo certifica il prezzo pagato per sbaragliare la concorrenza quest’estate: oltre 40 milioni. L’inizio disastroso dei Red Devils ha trascinato con sé anche Zirkzee che in quindici presenze stagionali è riuscito a segnare soltanto un gol, accompagnato da due assist. Troppo poco per lasciare un segno tangibile nella nuova avventura in Premier. E proprio lo scarso rendimento ha scatenato le critiche, per nulla velate: «Bidone grasso» l’appellativo utilizzato dai giornali, che hanno sottolineato come sia arrivato in ritiro sovrappeso e che ancora adesso sia fuori forma. Con i Red Devils Zirkzee ha firmato un contratto fino al 2029 con l’opzione per un altro anno, ma a meno che non scocchi la scintilla tra l’olandese e Amorim, l’attaccante sembra destinato a dire addio allo United. La Juventus, che era già sulle sue tracce in estate dovendo poi desistere per l’alto costo del cartellino, lo prenderebbe al volo, ma soltanto in prestito considerando che Zirkzee ha comunque un ingaggio di tutto rispetto, circa 5 milioni a stagione.

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Zhegrova, quel nome Juve che ha stupito in Champions

Otto dribbling riusciti su dodici tentati, più della metà dei duelli vinti e poi la sfida nella sfida con Cabal. Decisamente portata a casa. Ecco perché si parlava di Edon Zhegrova alla Juventus, e in generale del kosovaro sui taccuini di mezza Serie A. La sfida di Lilla è stata l'ennesima prova di un percorso decisamente virtuoso, che consacra nuovamente le qualità dell'esterno, finito nel mirino di Giuntoli nella scorsa estate e seguito ancor prima dalla versione bianconera di Giovanni Manna. No, evidentemente non se n'è fatto nulla. E non per mancanza di volontà, bensì per questioni di scelte, come spesso accade in tempi di mercato. Davanti alle alte richieste dei francesi - Zhegrova ha un contratto fino al 2026 -, la Juventus ha deciso di muoversi in una direzione completamente differente. Nei piani del Managing Director c'era infatti l'obiettivo di raggiungere Nico Gonzalez e poi di completare il reparto delle ali offensive con un prestito. E che prestito: è stato Conceiçao, la ciliegina su una torta ambiziosa e cucinata a fuoco lento. Per Edon, nonostante numeri e talento, a quel punto non c’era più spazio. Ma non è detto che sarà così pure in futuro. Come qualche mese fa, intenzioni molto chiare: l’ex Basilea vuole lasciare il segno in Francia per poi sondare i top club europei. Le ultime prestazioni indicano come questi obiettivi siano alla portata del suo livello. E la Juventus resta in attesa, alla finestra, consapevole che anche le prossime sessioni di mercato vivranno d’incastri.

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Un conto è sentirne parlare, un altro è vederlo con i propri occhi. Anche solo a distanza. Ecco: stavolta tutti hanno realizzato che tipo di giocatore sia Jonathan David, di quanto grande sia il suo talento. Del perché, ormai, la sua fama lo preceda costantemente. L'attaccante canadese, contro la Juventus, ha totalizzato il 13° gol in 18 partite disputate con il Lilla. Se aggiungiamo le 3 presenze con la maglia della Nazionale, lo score si aggiorna a 15 reti in 21 gare.

David pronto al grande salto: quale futuro?

Tanta roba, come si suol dire. E altrettanta roba sono le giocate, i movimenti, quel killer instinct d'area di rigore che poi fa la differenza tra una punta di buon livello e un uomo in grado di poter reggere sulle spalle il peso di certe piazze e di determinate responsabilità. David, oggi, è pronto allo step successivo. Lo urlano a gran voce la stagione in Francia e il percorso in Europa, dove ha segnato un gol all'Atletico e due al Real Madrid, oltre alla marcatura in grado di stappare il match di martedì. Insomma: gli ultimi dubbi coltivati sono scoppiati come una bolla di sapone, lasciando subito dopo lo spazio alla curiosità, e prevalentemente a quella legata al suo futuro.

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