Retroscena Vlahovic, mai così forte alla Juve! Ma si rischia il caso…

A Lilla ha segnato il 50° gol in bianconero e il 9° stagionale: da quando è a Torino non ne aveva mai fatti così tanti nelle prime 15 presenze dell’annata

Vlahovicinquanta. Non ha festeggiato le nozze d’oro con il gol in bianconero con una vittoria come avrebbe voluto, però Dusan Vlahovic torna da Lilla non solo con la soddisfazione per la 50ª rete nella Juve, che lo porta a raggiungere Carlos Tevez e Ferenc Hirzer (stella degli anni Venti), ma anche con la soddisfazione per un punto comunque importante, per una bella prova della squadra, per una prestazione personale solida e matura e per un gol comunque pesante.

Juve, Vlahovic migliora anche dal dischetto

Gol su rigore, è vero, ma questo non ne sminuisce il valore. Anzi. Prima dell’inizio di questa stagione, Vlahovic aveva sbagliato tre degli ultimi sei rigori calciati in bianconero: uno paratogli da Turk in Juve-Samp 4-2 del 12 marzo 2023 (sul 3-2), uno da Berisha in Empoli-Juve 0-2 del 3 setttembre 2023 (sullo 0-1) e uno dal suo attuale compagno Di Gregorio in Monza-Juve 1-2 del 1° dicembre 2023 (sullo 0-0). Quest’anno DV9 invece finora è stato implacabile: quattro rigori, quattro gol. E quello sul dischetto di Lilla era un pallone molto pesante, perché mancava mezzora alla fine di una partita che la Juve stava perdendo e che sembrava stregata: il bomber serbo quel pallone lo ha messo alle spalle di Chevalier spiazzandolo, con tecnica e freddezza di alto livello.

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Juve, Vlahovic non era mai partito così bene

Un gol, quello di Lilla, e un poker, quello dal dischetto, che rappresentano solo una delle sfaccettature della crescita globale che ha portato Vlahovic al miglior inizio di stagione da quando gioca nella Juve, con 9 gol in 15 presenze. Nella stagione passata era partito forte, quattro gol nelle prime quattro giornate, ma poi si era fermato (anche per i problemi alla schiena che gli avevano fatto saltare due partite a inizio ottobre) e alla 15ª presenza aveva messo a referto sei reti. Un filo meglio, sette gol, aveva fatto nelle prime 15 presenze della stagione 2022-23, la prima cominciata nella Juve, dove è arrivato a gennaio 2022. Un miglioramento in parte fisiologico, vista l’età, in parte legato al gioco più offensivo della Juve di questa stagione, in parte legato alla mentalità di Vlahovic e alla determinazione con cui lavora da sempre per migliorarsi. Un lavoro su se stesso condotto con la meticolosità del suo idolo e modello Cristiano Ronaldo (a proposito, quello al Lilla è stato il suo 21° gol nel 2024 e l’ultimo juventino a segnarne più di 20 in un anno solare era stato priprio CR7 nel 2020 con 41). Un lavoro su se stesso a cui si sta dedicando con grande intensità fin dall’inizio di questa stagione, insistendo molto proprio sul tiro in porta, anche da fermo, dunque su punizione e su rigore. E si vede.

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Vlahovic e il rinnovo con la Juve

Di migliorare, chiaramente, non si finisce mai, men che meno a 24 anni. Vlahovic deve ancora acquisire quella freddezza la cui mancanza davanti alla porta è costata cara a lui e alla Juventus con Cagliari e Parma, per restare a questa stagione, e che, più in generale, lo porta a volte ad abbattersi quando comincia la partita col piede sbagliato. E deve continuare a migliorare nel fraseggio, per dare un apporto ancora più efficace alla manovra contro squadre chiuse. Ma i nove gol mai realizzati prima in così poco tempo sono la miglior garanzia della sua capacità di continuare a crescere sotto tutti i punti di vista. Fino a segnarne 100, di gol con la Juve? La frase con cui ha commentato sui social i 50 - "È solo l’inizio..." - farebbe pensare di sì. Ma dipenderà dal rinnovo del suo contratto, la cui scadenza al 30 giugno 2026 rischia di generare un caso Chiesa bis. C’è però una differenza sostanziale: la Juve considera Vlahovic centrale nel proprio progetto. La comune volontà di andare avanti assieme va però concretizzata in un accordo complicato, visto che i 12 milioni che DV9 percepirà nella prossima stagione sono ben oltre i nuovi parametri bianconeri. Il suo agente Darko Ristic e il dt bianconero Cristiano Giuntoli ne parleranno presto. Molto presto. Vlahovic invece pensa al derby e a un’altra cifra tonda da raggiungere e superare: 10 gol stagionali.

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Vlahovicinquanta. Non ha festeggiato le nozze d’oro con il gol in bianconero con una vittoria come avrebbe voluto, però Dusan Vlahovic torna da Lilla non solo con la soddisfazione per la 50ª rete nella Juve, che lo porta a raggiungere Carlos Tevez e Ferenc Hirzer (stella degli anni Venti), ma anche con la soddisfazione per un punto comunque importante, per una bella prova della squadra, per una prestazione personale solida e matura e per un gol comunque pesante.

Juve, Vlahovic migliora anche dal dischetto

Gol su rigore, è vero, ma questo non ne sminuisce il valore. Anzi. Prima dell’inizio di questa stagione, Vlahovic aveva sbagliato tre degli ultimi sei rigori calciati in bianconero: uno paratogli da Turk in Juve-Samp 4-2 del 12 marzo 2023 (sul 3-2), uno da Berisha in Empoli-Juve 0-2 del 3 setttembre 2023 (sullo 0-1) e uno dal suo attuale compagno Di Gregorio in Monza-Juve 1-2 del 1° dicembre 2023 (sullo 0-0). Quest’anno DV9 invece finora è stato implacabile: quattro rigori, quattro gol. E quello sul dischetto di Lilla era un pallone molto pesante, perché mancava mezzora alla fine di una partita che la Juve stava perdendo e che sembrava stregata: il bomber serbo quel pallone lo ha messo alle spalle di Chevalier spiazzandolo, con tecnica e freddezza di alto livello.

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