Dalla Next Gen a fermare Haaland e dominare in Champions: lo riconoscete?

L'esperienza alla Juventus e l'affermazione nel calcio che conta: il suo contributo nella massima competizione europea non sta passando inosservato

Nell'ultima giornata di Champions League non è chiaramente passato inosservato il clamoroso 4-1 dello Sporting Lisbona contro il Manchester City. Oltre alla storia legata a Ruben Amorim, in procinto di passare allo United, e alla tripletta di Viktor Gyokeres, c'è stato però un altro protagonista a sorpresa. Si tratta del portiere della squadra portoghese Franco Israel, vecchia conoscenza del calcio italiano. I più attenti se lo ricorderanno infatti in maglia Juve, visto che dal 2018 al 2022 ha vestito proprio la maglia bianconera.

Israel, dalla Next Gen alle prodezze contro il City

Franco Israel nasce a Nueva Helvecia, in Uruguay. Il classe 2000 inizia presto a calcare i primi campi da gioco, e all'età di 17 anni è già un punto fermo del Club Nacional U19. Il suo è un talento cristallino, tanto che nell'estate del 2018 la Juventus investe su di lui ben 2,2 milioni di euro, aggregandosi all'Under 19 bianconera. Il tempo di ambientarsi e inizia la scalata, fino ad affermarsi come portiere titolare della Next Gen. Vi rimarrà fino al 2022, venendo anche chiamato in prima squadra dall'allora allenatore Andrea Pirlo. Ed è proprio in quell'anno che lo Sporting Lisbona mette gli occhi su di lui e se lo aggiudica per 1 milione di euro. Il suo messaggio di addio alla Vecchia Signora fu commovente: Grazie Juve per avermi aperto le porte dell’Europa, per avermi fatto capire cosa significa 'Juventus' come stile di vita e soprattutto per avermi fatto sentire a casa! È stato un onore per me è sarò sempre grato".


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Israel, l'arrivo allo Sporting e la consacrazoine

Dopo alcuni anni di "gavetta", grazie al duro lavoro riesce a imporsi anche in Portogallo. Israel nel 2023 incrociò proprio la sua ex squadra nei quarti di finale di Europa League che videro la qualificazione della Juventus. Sono ancora anni incerti, ma quest'anno sembra essere il suo. E nella partita contro il Manchester City se ne sono accorti un po' tutti gli addetti ai lavori e non. Nonostante la roboante prestazione di Viktor Gyokeres, le sue prodezze hanno permesso ai lusitani di restare a galla e conservare il vantaggio ai danni dei Citizens. Ma sarebbe ingeneroso limitare l'analisi della sua avventura in Champions League alla sola gara contro gli inglesi. Lo Sporting può vantare, nella classifica generale, ben 10 punti che valgono il secondo posto alle spalle del Liverpool e sole due reti subite. Un rendimento che nessuno avrebbe immaginato fino a questo momento.

Nella crescita di Israel c'è tanto del dna della Vecchia Signora: quello di non mollare mai. Fino alla fine per inseguire i sogni, che lo hanno portato a consacrarsi nel torneo europeo più importante. "Mi manda...Buffon", si potrebbe romanzare così questo suo inizio di stagione. Gli anni in bianconero gli hanno permesso di osservare il suo idolo, Super Gigi, da molto vicino. E se i risultati sono questi, c'è da essere fiduciosi.

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Nell'ultima giornata di Champions League non è chiaramente passato inosservato il clamoroso 4-1 dello Sporting Lisbona contro il Manchester City. Oltre alla storia legata a Ruben Amorim, in procinto di passare allo United, e alla tripletta di Viktor Gyokeres, c'è stato però un altro protagonista a sorpresa. Si tratta del portiere della squadra portoghese Franco Israel, vecchia conoscenza del calcio italiano. I più attenti se lo ricorderanno infatti in maglia Juve, visto che dal 2018 al 2022 ha vestito proprio la maglia bianconera.

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Franco Israel nasce a Nueva Helvecia, in Uruguay. Il classe 2000 inizia presto a calcare i primi campi da gioco, e all'età di 17 anni è già un punto fermo del Club Nacional U19. Il suo è un talento cristallino, tanto che nell'estate del 2018 la Juventus investe su di lui ben 2,2 milioni di euro, aggregandosi all'Under 19 bianconera. Il tempo di ambientarsi e inizia la scalata, fino ad affermarsi come portiere titolare della Next Gen. Vi rimarrà fino al 2022, venendo anche chiamato in prima squadra dall'allora allenatore Andrea Pirlo. Ed è proprio in quell'anno che lo Sporting Lisbona mette gli occhi su di lui e se lo aggiudica per 1 milione di euro. Il suo messaggio di addio alla Vecchia Signora fu commovente: Grazie Juve per avermi aperto le porte dell’Europa, per avermi fatto capire cosa significa 'Juventus' come stile di vita e soprattutto per avermi fatto sentire a casa! È stato un onore per me è sarò sempre grato".


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