"Prima del Mondiale 2006 c’è stata la possibilità che andassi via, ma sentii che dovevo restare: avevamo vinto tutto e dovevamo tornare a vincere tutto. Non critico la scelta di chi se ne andò. Ero felice di restare". Quel sottile filo rosso che lega Alessandro Del Piero e Andrea Agnelli, nel giorno del 50esimo compleanno di Pinturicchio. Le dichiarazioni rilasciate nell'intervista a Buffa Talks, lo scatto postato dall'ex presidente che li vede insieme, in quel lontano 2006. Lo scudetto con Capello, l'estate turbolenta, la retrocessione, il titolo revocato, il momento più buio della storia della Juventus, dal quale si è risorti sul destro magico della bandiera bianconera, e tornati sul tetto dell'Italia con le idee e le intuizioni dell'ex patron. Alex, Andrea e quella coppa del 2005-2006. Tragedia e rinascita, dove tra chi è rimasto si è cementificato un rapporto sacro, non sempre idilliaco - questione del contratto in bianco - ma poi ricucito, nel segno del dna juventino, dell'appartenenza al club, alla storia centenaria.
Agnelli a Del Piero: "Il meglio deve ancora venire"
Un post che è un amarcord potentissimo quello dedicato dal Andrea Angelli ad Alessandro Del Piero. Recita così: "50! Che questo traguardo speciale sia solo l'inizio di nuove avventure, emozioni e successi. Il meglio deve ancora venire!". Il 9 novembre non potrà mai essere un giorno come un altro per i tifosi della Juventus. Come lui è arrivato anche il tributo di uno che è diventato grande sotto l'ala protettiva del numero 10, Claudio Marchisio. Non a caso, un altro che la B l'ha vissuta, giocata: "Da bambino sognavo davanti al tuo poster, poi ho avuto la fortuna di allenarmi al tuo fianco e vivere l'emozione del primo gol in Serie A grazie a un tuo assist. Sei stato il mio eroe, il mio capitano, un esempio e un grande amico. Buon compleanno".
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