Vlahovic in riserva, ora Motta ha un problema in più. E non dipende dalla Juve

Sempre titolare, spesso Thiago lo tiene in campo per un’ora. E adesso deve incrociare le dita...

TORINO - Chiamatelo metodo Motta, ovvero la gestione di Dusan Vlahovic da parte dell’allenatore della Juventus: cosa non semplice perché, visto il perdurare dell’indisponibilità di Milik, il numero 9 bianconero è l’unica punta a disposizione del tecnico italo-brasiliano. Motivo per cui DV9 è sempre partito titolare (il solo nella rosa della Juventus, dove a turno, tutti hanno riposato) nelle sedici partite stagionali tra campionato e Champions, ma nelle ultime gare qualcosa è cambiato. Motta lo ha tenuto in campo per poco più di un’ora poi lo ha sostituito per non spremerlo del tutto, soprattutto quando gli impegni sono ravvicinati. Come se non bastasse, in questa sosta di novembre Vlahovic è stato convocato dalla Serbia: in precedenza il centravanti aveva saltato la chiamata di settembre per problemi familiari mentre a ottobre era stato il ct Dragan Stojkovic a non inserirlo nella lista. Adesso la pausa non coinciderà con due settimane di soli allenamenti alla Continassa, dove rifiatare per poi ributtarsi a capofitto in campionato ed Europa, ma dovrà affrontare Svizzera e Danimarca in Nations League.

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Vlahovic: Motta preoccupato per il Milan

Un problema in più per Motta che rischia di riabbracciare, la prossima settimana al rientro dalla Nazionale, un attaccante del tutto esausto proprio quando la Juventus è chiamata a un’altra trasferta a San Siro, questa volta contro il Milan. Servirà quindi più di una riflessione anche perché il metodo Vlahovic, messo in atto da Motta con la Juventus, non è detto che venga traslato nella Serbia e Stojkovic potrebbe invece utilizzare Dusan per più tempo dell’ora che gli concede il tecnico bianconero. Guardando all’ultimo mese, cioè dalla ripresa dopo la sosta di ottobre, Vlahovic è rimasto in campo per tutta la partita soltanto contro la Lazio (la prima dopo la pausa) e il Parma, poi Motta lo ha sempre tolto in anticipo: 68’ contro Stoccarda e Lilla, 77’ con l’Inter, 71’ con l’Udinese, 73’ con il Toro. Anche questo è un modo alternativo per non spremerlo troppo, come gli annunci della vigilia di Motta nei quali spiega che prima o poi penserà a fare riposare Vlahovic, salvo poi inserirlo sempre tra i titolari.

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Vlahovic a corrente alternata

E il serbo risponde andando un po’ a corrente alternata: in alcune partite funziona, trovando anche il gol, come nell’ultima trasferta di Champions a Lille e a San Siro contro l’Inter, o comunque sbattendosi al servizio della squadra, in altre invece rimedia prestazioni decisamente sottotono, come è accaduto contro il Parma o sabato sera nel derby, dove ha sciupato due clamorose occasioni. Montagne russe nel rendimento e pure nell’umore come si evince dal post che DV9 ha pubblicato su Instagram subito dopo il derby: due cuori, uno bianco e uno nero, e poi tre puntini sospensivi, corredato da immagini tra le quali una, sempre in bianco e nero, in cui compare con il volto triste e la testa bassa, quasi come se fosse consapevole di non essere stato decisivo nella vittoria. Oltre alla testa, c’è preoccupazione per il fisico: fino a quando Vlahovic riuscirà a reggere questo ritmo forsennato senza prendersi un turno di riposo? A Motta l’ardua risposta.

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TORINO - Chiamatelo metodo Motta, ovvero la gestione di Dusan Vlahovic da parte dell’allenatore della Juventus: cosa non semplice perché, visto il perdurare dell’indisponibilità di Milik, il numero 9 bianconero è l’unica punta a disposizione del tecnico italo-brasiliano. Motivo per cui DV9 è sempre partito titolare (il solo nella rosa della Juventus, dove a turno, tutti hanno riposato) nelle sedici partite stagionali tra campionato e Champions, ma nelle ultime gare qualcosa è cambiato. Motta lo ha tenuto in campo per poco più di un’ora poi lo ha sostituito per non spremerlo del tutto, soprattutto quando gli impegni sono ravvicinati. Come se non bastasse, in questa sosta di novembre Vlahovic è stato convocato dalla Serbia: in precedenza il centravanti aveva saltato la chiamata di settembre per problemi familiari mentre a ottobre era stato il ct Dragan Stojkovic a non inserirlo nella lista. Adesso la pausa non coinciderà con due settimane di soli allenamenti alla Continassa, dove rifiatare per poi ributtarsi a capofitto in campionato ed Europa, ma dovrà affrontare Svizzera e Danimarca in Nations League.

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