Zirkzee-Juve, ora ci si diverte: la mossa United che apre il clamoroso scenario

L’attaccante olandese è ai margini, l’ambiente lo ritiene un flop: Thiago Motta però sa quanto vale…

L’atmosfera plumbea e la negatività di Manchester, sponda United, hanno avviluppato anche lui. E l’olandese del destino, colui che nei sogni avrebbe dovuto ricalcare le orme di un mito come Ruud van Nistelrooij, si è incupito e perso tra i ritmi e le movenze di un calcio che non è evidentemente nelle sue corde. E così il nome di Joshua Zirkzee è tornato prepotentemente di attualità nei discorsi di mercato, con i club italiani che hanno rizzato le antenne, avviato i contatti, iniziato i sondaggi e allestito tutto l’armamentario utile in questi casi.

In prima fila, ovviamente, c’è la Juventus perché va bene sperare nel recupero di Milik, ancora alle prese con il recupero post operatorio al ginocchio, ma anche i sassi sanno che serve un vice-Vlahovic e la situazione in Serie A, con una classifica cortissima e un campionato senza padroni, alimenta passioncine da sogni proibiti. Non serve nemmeno, poi, ricordare cosa abbia rappresentato Zirkzee nel Bologna di Thiago Motta, dove il tecnico gli disegnò intorno un gioco perfetto per esaltare le sue caratteristiche da “nove e mezzo” più che da centravanti d’area. Passo felpato, contro tempi nei controlli e nei passaggi, capacità di inserirsi ma soprattutto di favorire gli inserimenti dei compagni a riempire, loro, l’area di rigore mentre lui risucchiava i centrali avversari.

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Tabloid inglesi contro Zirkzee

Tutte robine di qualità che in Premier League evidentemente non sono funzionali, considerati ritmi e abitudini. Se poi all’Old Trafford si aspettavano un centravanti da tanti gol, beh non hanno scelto l’uomo giusto nonostante gli 11 che ha segnato l’anno scorso in Serie A. Sì, certo: qualcosa in più dell’unica rete realizzata fin qui era comunque lecito attenderselo, però non è (solo) per i gol che si piazza là davanti uno dalle caratteristiche di Zirkzee. La situazione si è accartocciata al punto che nemmeno Erik Ten Hag, tecnico olandese (ma tra i rumors ci sono anche quelli secondo cui lui per primo non lo avrebbe voluto perché giudicato non idoneo alla Premier), è riuscito a valorizzarlo: solo quattro presenze da titolare e tanto spaesamento in campo che non lo vede più protagonista in avvio dalla fine di settembre.

Oltre un mese durante il quale l’insofferenza dei tifosi e la perfidia dei tabloid si sono affilati in maniera proporzionale. E, come da copione, senza la minima preoccupazione circa il politicamente corretto: “Belly flop”, “bidone grasso” una delle accuse lanciate dai media inglesi che non si spiegano la sua regressione rispetto alle prestazioni in rossoblù. Giudizi, ovviamente, acuiti dall’investimento sborsato dallo United: 43 milioni pagabili in tre anni, una cifra che non viene considerata adeguata alle sue prestazioni.

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Juve-Zirkzee: i dettagli

Anche per questo, così, il Manchester è seriamente intenzionato a prendere in esame già a gennaio il prestito a un club che possa rilanciarlo rivalorizzando anche l’investimento. Una intenzione rafforzata dal fatto che anche Ruben Amorim, il tecnico dello Sporting Lisbona che ha preso il posto di Ten Hag, non lo consideri adeguato e ha già chiesto di potersi portare appresso Victor Gyokeres. Incastro doppio che la Juventus vuole favorire prendendo il prestito dell’olandese che percepisce un ingaggio neppure troppo fuori parametro: 3,5 milioni netti, che da gennaio a giugno, starebbero nei parametri di casa Juve. E sì: l’operazione è iniziata.

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L’atmosfera plumbea e la negatività di Manchester, sponda United, hanno avviluppato anche lui. E l’olandese del destino, colui che nei sogni avrebbe dovuto ricalcare le orme di un mito come Ruud van Nistelrooij, si è incupito e perso tra i ritmi e le movenze di un calcio che non è evidentemente nelle sue corde. E così il nome di Joshua Zirkzee è tornato prepotentemente di attualità nei discorsi di mercato, con i club italiani che hanno rizzato le antenne, avviato i contatti, iniziato i sondaggi e allestito tutto l’armamentario utile in questi casi.

In prima fila, ovviamente, c’è la Juventus perché va bene sperare nel recupero di Milik, ancora alle prese con il recupero post operatorio al ginocchio, ma anche i sassi sanno che serve un vice-Vlahovic e la situazione in Serie A, con una classifica cortissima e un campionato senza padroni, alimenta passioncine da sogni proibiti. Non serve nemmeno, poi, ricordare cosa abbia rappresentato Zirkzee nel Bologna di Thiago Motta, dove il tecnico gli disegnò intorno un gioco perfetto per esaltare le sue caratteristiche da “nove e mezzo” più che da centravanti d’area. Passo felpato, contro tempi nei controlli e nei passaggi, capacità di inserirsi ma soprattutto di favorire gli inserimenti dei compagni a riempire, loro, l’area di rigore mentre lui risucchiava i centrali avversari.

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