Pagina 2 | Voglio la Juve! Sarà lui il difensore di gennaio? Intanto arriva il tesoretto…

Da giorni il telefonino di Cristiano Giuntoli squilla in continuazione. Agenti e intermediari sempre più spesso cercano il dt bianconero per proporre difensori centrali, visto che - non è un mistero - la Juve andrà a pescare in quel ruolo a gennaio. Tra i vari profili caldeggiati alla Vecchia Signora per rimpiazzare l’infortunato Gleison Bremer (stagione finita) è spuntato quello di Victor Lindelof, in scadenza il prossimo 30 giugno con il Manchester United e finora sceso in campo col contagocce. Appena 4 apparizioni in Premier League per un misero totale di 58 minuti giocati.

Per l’ex Benfica è andata un po’ meglio in Europa League, dove ha messo piede in campo due volte collezionando 145 minuti sul rettangolo verde. Insomma, la sua avventura dalle parti di Old Trafford appare ai titoli di coda. Per questo non è da escludere pure una possibile partenza anticipata, qualora venisse fuori una soluzione di primo piano. Tipo la Juve, appunto. I rappresentanti dello svedese vantano ottimi rapporti con Giuntoli come testimonia l’operazione che ha portato Zakaria al Monaco per 20 milioni. Col senno del poi: un affare clamoroso, visto che la società bianconera l’aveva pagato 8 milioni (bonus compresi).

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Doppio innesto Juve?

Ma torniamo a Lindelof: per caratteristiche tecniche sarebbe una valida soluzione per ovviare all’assenza di Bremer. Il classe 1994, infatti, è solido in marcatura ma vanta piedi educati in fase di impostazione. Caratteristica questa molto cara a Thiago Motta. Tra le controindicazioni c’è l’età: Lindelof, infatti, ha già 30 anni e quindi non risponde ai nuovi parametri del club votato verso la linea verde. Inoltre il fatto che sia in scadenza di contratto tra 7 mesi rappresenta un’arma a doppio taglio. Se da un lato lo United lo può vendere a prezzo di saldo o quasi gratis, dall’altro appare difficile che il difensore nato a Vasteras possa accettare di rimettersi in gioco lontano da Manchester senza firmare un contratto di almeno due anni e mezzo. Ecco perché dalle parti della Continassa hanno memorizzato questa opportunità senza però decidere di affondare. Almeno per il momento, come raccontato lunedì sera dallo stesso Giuntoli: «Stiamo valutando diverse situazioni, ma aspettiamo il momento giusto. Non abbiamo ancora affondato con nessuno in particolare». Il casting prosegue e potrebbe allargarsi a un doppio innesto, nel caso in cui l’infortunio occorso a Cabal dovesse tener fuori dai giochi per lungo tempo il colombiano.

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Danilo-Lindelof, incastro di mercato?

Vicende quelle relative all’ex Verona e a Lindelof che si incrociano, inevitabilmente, col futuro di Danilo. La storia del capitano con la Juve volge al termine. A giugno si consumerà l’addio (ci sono già club vari sauditi e brasiliani sulle sue tracce). Da non escludere una mossa già a gennaio dinanzi alla chiamata di un top club europeo. E in tal senso le strade del brasiliano potrebbero intersecarsi proprio con quelle di Lindelof in una sorta di in&out in salsa Red. L’arrivo a Manchester di Amorim col suo 3-4-3 spingono lo svedese (specialista in una linea a quattro) ancora più ai margini del progetto dello United, che invece potrebbero prendere per completare il pacchetto arretrato un braccetto, come amano catalogarli oggi gli allenatori. Ruolo quello del terzo di difesa ricoperto, ottimamente, da Danilo negli anni dell’Allegri Bis. Occhio quindi al possibile incastro di mercato. Siamo ancora ai primi vagiti e tutto dipenderà dalle strategie juventine in entrata. Intanto il ct verdeoro Dorival Junior un mese fa è stato chiaro: se Danilo vuole continuare a essere il capitano e leader difensivo del Brasile deve giocare con continuità. A Torino o altrove poco importa.

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Tesoretto Juve in arrivo

Il boom di Hans Nicolussi Caviglia in Laguna fa sorridere anche la Juventus. Il regista valdostano ha trovato nelle fila del Venezia targato Di Francesco fiducia e minuti, tanto da essere partito titolare in 9 gare su 10 da quando è approdato in maglia arancioneroverde. Le ottime prestazioni, condite da due reti contro Udinese e Parma, non stanno passando affatto inosservate e il giocatore, in estate, potrebbe essere protagonista di nuovo sul mercato, questione che comunque non riguarderà la Juve. L’obbligo di riscatto, infatti, scatterà al primo punto ottenuto nel girone di ritorno dopo il primo di febbraio e non è legato alla permanenza in Serie A del Venezia. Il traguardo sportivo del club del presidente Niederauer non impatterà insomma sulle casse bianconere, dove arriveranno 4,5 milioni. Se poi HNC dovesse continuare ad incantare, gli introiti potrebbero essere più sostanziosi, visto che la Juve vanta anche il 10% sulla futura vendita. Ecco perché dalle parti della Continassa continuano a tifare, seppur da lontano, per l’esplosione dell’ex numero 41 bianconero.

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Doppio innesto Juve?

Ma torniamo a Lindelof: per caratteristiche tecniche sarebbe una valida soluzione per ovviare all’assenza di Bremer. Il classe 1994, infatti, è solido in marcatura ma vanta piedi educati in fase di impostazione. Caratteristica questa molto cara a Thiago Motta. Tra le controindicazioni c’è l’età: Lindelof, infatti, ha già 30 anni e quindi non risponde ai nuovi parametri del club votato verso la linea verde. Inoltre il fatto che sia in scadenza di contratto tra 7 mesi rappresenta un’arma a doppio taglio. Se da un lato lo United lo può vendere a prezzo di saldo o quasi gratis, dall’altro appare difficile che il difensore nato a Vasteras possa accettare di rimettersi in gioco lontano da Manchester senza firmare un contratto di almeno due anni e mezzo. Ecco perché dalle parti della Continassa hanno memorizzato questa opportunità senza però decidere di affondare. Almeno per il momento, come raccontato lunedì sera dallo stesso Giuntoli: «Stiamo valutando diverse situazioni, ma aspettiamo il momento giusto. Non abbiamo ancora affondato con nessuno in particolare». Il casting prosegue e potrebbe allargarsi a un doppio innesto, nel caso in cui l’infortunio occorso a Cabal dovesse tener fuori dai giochi per lungo tempo il colombiano.

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