Motta, Juve scippata: in sei a disposizione! L’ultima novità su Nico Gonzalez

Tra convocati in nazionale e giocatori ai box per infortunio, il tecnico bianconero ha gli uomini contati alla Continassa…

TORINO - La musica, alla Continassa, è cambiata. Se le prime due soste si erano rivelate delle preziose alleate per l’albeggiante progetto tecnico di Thiago Motta, che aveva potuto lavorare con tranquillità insieme a una buona parte dell’organico per due settimane di fila, la terza finestra stagionale dedicata alle Nazionali ha invece restituito lo scenario più abituale in casa Juventus. Il tecnico italo-brasiliano, al saldo degli elementi infortunati o in graduale uscita dall’infermeria, è infatti rimasto a Torino con appena sei calciatori a disposizione, tre portieri e tre uomini di movimento.

Negli allenamenti in programma fino a domani, cui seguiranno tre giorni di riposo, in attesa del rientro dei quattordici giocatori impegnati con il proprio Paese in giro per il mondo, c’è poco spazio per esercitazioni di affiatamento e di connessione tra reparti: Di Gregorio, Perin e Pinsoglio da una parte, Kalulu, Thuram e Fagioli dall’altra, in mezzo un nugolo di giovani a supporto per svolgere il lavoro. E, poi, ci sono gli elementi prossimi al rientro in campo. I tempi saranno lunghissimi per Bremer e lunghi per Milik, mentre si spera di ritrovare entro la fine dell’anno Adzic ed entro la fine del mese Douglas Luiz.

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Nico Gonzalez pronto al rientro

Il ritorno più imminente è però quello di Nico Gonzalez, ai box ormai da un mese e mezzo, ovvero dalla dolce notte della rimonta di Lipsia, quando fu costretto a lasciare il campo in avvio di partita per un problema muscolare. Non certo una casistica inedita per l’argentino, che ha visto condizionata dagli stop fisici anche la sua passata esperienza alla Fiorentina: se nella prima stagione in Toscana l’esterno offensivo era stato limitato soltanto dal Covid, nelle due annate successive ha invece saltato rispettivamente otto e tredici partite per colpa di sei acciacchi complessivi. Anche per questo, nell’ultimo mese, “precauzione” è stata la parola d’ordine: Nico avrebbe potuto fare capolino tra i convocati già in occasione del derby di sabato scorso, ma – di fronte a un’imminente sosta di due settimane – staff tecnico e medico hanno concordato nel non affrettare i tempi. Consentendo ora al 26enne argentino di dividersi tra lavori con i compagni e altri individuali al fine di presentarsi tirato a lucido alla ripresa: l’obiettivo nel mirino è infatti il big match contro il Milan di Fonseca, in programma tra dieci giorni, nel tardo pomeriggio di sabato, a San Siro.

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Solo 300 minuti in campo con la Juve

Nel teatro più suggestivo, alla Scala del Calcio, Nico Gonzalez vuole allora riannodare il filo della sua stagione, che si era sciolto proprio sul più bello. Dopo aver rotto il ghiaccio in bianconero e aver trovato anche il primo gol in Champions, all’esordio con il Psv. Poco altro, però: lo storico stagionale del numero 11 bianconero racconta infatti di poco più di… tre partite complessive disputate dal suo approdo a Torino. Sono soltanto 307 i minuti trascorsi in campo con la maglia della Juventus, ripartiti in sei presenze tra tutte le competizioni. Già a San Siro confida di tornare a far correre il tassametro...

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TORINO - La musica, alla Continassa, è cambiata. Se le prime due soste si erano rivelate delle preziose alleate per l’albeggiante progetto tecnico di Thiago Motta, che aveva potuto lavorare con tranquillità insieme a una buona parte dell’organico per due settimane di fila, la terza finestra stagionale dedicata alle Nazionali ha invece restituito lo scenario più abituale in casa Juventus. Il tecnico italo-brasiliano, al saldo degli elementi infortunati o in graduale uscita dall’infermeria, è infatti rimasto a Torino con appena sei calciatori a disposizione, tre portieri e tre uomini di movimento.

Negli allenamenti in programma fino a domani, cui seguiranno tre giorni di riposo, in attesa del rientro dei quattordici giocatori impegnati con il proprio Paese in giro per il mondo, c’è poco spazio per esercitazioni di affiatamento e di connessione tra reparti: Di Gregorio, Perin e Pinsoglio da una parte, Kalulu, Thuram e Fagioli dall’altra, in mezzo un nugolo di giovani a supporto per svolgere il lavoro. E, poi, ci sono gli elementi prossimi al rientro in campo. I tempi saranno lunghissimi per Bremer e lunghi per Milik, mentre si spera di ritrovare entro la fine dell’anno Adzic ed entro la fine del mese Douglas Luiz.

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