"Vuoi la maglia di Son? Chiedila a suo cugino, tanto sembrano tutti uguali", questa la frase che è costata sette giornate di squalifica a Rodrigo Bentancur. Dall'Inghilterra arrivano conferme sulla decisione della FA sull'episodio risalente allo scorso giugno, quando l'ex calciatore della Juventus, oggi in forze al Tottenham, aveva così risposto a una domanda sul sud-coreano durante un'intervista ad una tv uruguayana. La Federcalcio inglese aveva immediatamente ripreso quanto accaduto, e paventato una possibile squalifica che potesse arrivare fino alle 12 giornate e una maxi-multa, con il verdetto arrivato nelle scorse ore. Le espressioni sono state ritenute "razziste", di conseguenza lo stop è stato inevitabile.
Squalifica Bentancur, non è bastato il charimento con Son
Bentancur si era immediatamente scusato con il compagno di squadra attraverso i propri social: "Fratello Sonny! Mi scuso per quello che è successo, era solo una battuta di pessimo gusto. Sai che ti voglio bene e non ti mancherei mai di rispetto né farei del male a te o a chiunque altro! Ti voglio bene fratello". E l'attaccante compagno di squadra aveva accettato di buon grado le parole dell'uruguayano: "Ho parlato con Lolo. Ha commesso un errore, lo sa e si è scusato. Lolo non voleva dire intenzionalmente nulla di offensivo. Siamo fratelli e nulla è cambiato. Superiamo questa vicenda, restiamo uniti e combatteremo insieme per il club nella prossima stagione come un'unica persona". Una questione, adesso, che sicuramente continuerà a far discutere.
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