Milik di rabbia e d'Arabia: che fine ha fatto e farà, come sta e quando torna

Tra infortuni e sfortuna, tra mercato e futuro: la condizione di Arek e quella dell'attacco bianconero di Thiago Motta
Milik di rabbia e d'Arabia: che fine ha fatto e farà, come sta e quando torna

TORINO - Obiettivo chiaro: riavere Arek Milik nelle partite che avranno un peso differente rispetto anche solo al campionato. Se finora gli esperimenti extra Vlahovic hanno dato sensazioni e risposte contrastanti a Thiago Motta (e non solo), la domanda delle domande si è fatta dunque più pressante e cerca una luce in fondo al tunnel: ma che fine ha fatto il centravanti polacco?

Dove e come sta Milik

Milik è a Torino, tanto per iniziare. E sta svolgendo l'iter riabilitativo alla Continassa, raggiunta dopo un periodo passato nuovamente in Polonia per mettersi esattamente sulla corsia preferenziale del rientro in campo. Ecco, contando su due piedi, ci vorrà ancora un mese intero prima di rivederlo a pieno regime. Pertanto, oltre all'emergenza in difesa con gli infortuni di Bremer e l'ultimo di Cabal, nelle nove sfide che separeranno la Juve dal mese di gennaio toccherà stringere i denti pure nel reparto offensivo, dove Motta ha già alternato da centravanti Weah, Yildiz, Nico Gonzalez - lui sì, più vicino a rivedersi tra i convocati - e persino Mbangula.

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Milik, tempo e pazienza le uniche armi

L'alternativa al nove, quella ufficiale almeno, ha saltato e salterà tutta la prima parte di stagione, colpa di un infortunio al menisco rimediato in nazionale a giugno. Superata la prima operazione e la diagnosi di un paio di mesi di recupero, il destino ha scelto quindi di rincarare la dose a inizio ottobre: sutura artroscopica del residuo meniscale mediale del ginocchio sinistro. Cioè: una pulizia completa dovuta a una complicazione dal precedente intervento. Sono passati più di quaranta giorni da quel pomeriggio a Villa Stuart, dunque manca ancora un pezzo ai sessanta segnalati inizialmente previsti dalla diagnosi, e probabilmente neanche basteranno. Milik arriva infatti da un’estate priva di preparazione e di allenamenti, se non differenziati. Oltre al classico recupero dall’infortunio, dovrà attivare un percorso di riatletizzazione e cercare un minimo di condizione fisica accettabile per poi scendere sul terreno di gioco. Ci vorrà tempo, chiaro. Ma soprattutto pazienza, e specialmente da parte del ragazzo. L'obiettivo realistico è quello della Supercoppa italiana, con la semifinale che si disputerà tra Juve e Milan a Riad, il 3 gennaio 2025.

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Milik e mercato: tutti gli scenari

Solo un paio di settimane fa, Arek sui social aveva pubblicato una serie di immagini dell’Allianz Stadium con gli highlights della sua passata stagione, terminata - proprio come il carosello - con la Coppa Italia tra le mani: "Quanto mi manca tutto questo", il suo commento, poi seguito da quello di migliaia di tifosi. C’era chi si augurava il suo recupero e chi avrebbe voluto vederlo al posto di Vlahovic. Di sicuro, in pochi hanno davvero dubbi sulla sua adattabilità al calcio di Thiago Motta, che attende con impazienza il suo rientro al pari dell’intera dirigenza. Sì, perché il suo è pure un discorso di mercato: s’intreccia con la possibilità di andare a pescare un’altra punta dalla sessione di gennaio, inevitabilmente incentrata sull’obiettivo difensore. I nomi sono altisonanti - Zirkzee su tutti, occhio a Kalimuendo - e per questo non totalmente low cost. Il polacco potrebbe liberare spazio in rosa e dal punto di vista salariale. Non sono dettagli, per Cristiano Giuntoli. Alle prese con un budget scarno e comunque sostenitore convinto delle possibilità del centravanti con Motta. Mettiamola così, allora: se arrivasse l’offerta giusta, non ci sarebbero troppe remore nel considerarla.

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TORINO - Obiettivo chiaro: riavere Arek Milik nelle partite che avranno un peso differente rispetto anche solo al campionato. Se finora gli esperimenti extra Vlahovic hanno dato sensazioni e risposte contrastanti a Thiago Motta (e non solo), la domanda delle domande si è fatta dunque più pressante e cerca una luce in fondo al tunnel: ma che fine ha fatto il centravanti polacco?

Dove e come sta Milik

Milik è a Torino, tanto per iniziare. E sta svolgendo l'iter riabilitativo alla Continassa, raggiunta dopo un periodo passato nuovamente in Polonia per mettersi esattamente sulla corsia preferenziale del rientro in campo. Ecco, contando su due piedi, ci vorrà ancora un mese intero prima di rivederlo a pieno regime. Pertanto, oltre all'emergenza in difesa con gli infortuni di Bremer e l'ultimo di Cabal, nelle nove sfide che separeranno la Juve dal mese di gennaio toccherà stringere i denti pure nel reparto offensivo, dove Motta ha già alternato da centravanti Weah, Yildiz, Nico Gonzalez - lui sì, più vicino a rivedersi tra i convocati - e persino Mbangula.

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