Pagina 2 | Sacrificio Juve, la scelta: via controvoglia per favorire il mercato in entrata

Quel milione e mezzo abbondante (1,7) che la Fifa elargirà come indennizzo per l’infortunio di Cabal non aiuterà la Juventus sul mercato, come abbiamo anticipato, dato che sarà erogato solo a recupero ultimato. Un risparmio utile invece sarà quello che arriva dalla risoluzione del contratto di Pogba: intesa trovata, come da ufficialità formalizzata ieri sera, ma già nell’aria da un po’. Anche se nell’immediato non cambia (durante la squalifica la Juve lo ha pagato al minimo previsto), sul medio lungo periodo non dover più preoccuparsi degli emolumenti significa evitare di sborsare 30 milioni lordi, più o meno. Un aiuto indiretto che però non può bastare per la finestra di mercato: l’infortunio del colombiano si aggiunge a quello altrettanto grave di Bremer. E dunque rinforzare numericamente la difesa, che era già una priorità bianconera con il ko al crociato del brasiliano, è diventata un’esigenza assoluta ancora di più con il crack di Cabal. I piani dunque sono cambiati perché la variabile infortuni, a maggior ragione quando si tratta di eventi traumatici, non è prevedibile: un sacrificio sul mercato va fatto, insomma.

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Mbangula per la strategia bianconera

E il nome più spendibile, forse l’unico, è quello di un altro giovane: Samuel Mbangula. Dopo aver venduto i vari ragazzi passati dalla Next Gen, come Soulé, Iling Jr, Barrenechea e Huijsen, la Juventus si prepara a cedere al miglior offerente anche il giovane belga: arrivano conferme della strategia bianconera in un’asta per Mbangula che non può scendere sotto i 10 milioni di valutazione. Si è già mosso qualcosa a livello di interesse, anche se il giocatore - come trapela dal suo entourage - non sarebbe così contento della cessione, desiderando proseguire nel percorso intrapreso con Thiago Motta che l’ha portato addirittura alla convocazione nella Nazionale maggiore. Ma, per quanto importante, la volontà dovrà incastrarsi con le esigenze della dirigenza: a fronte dell’infortunio di Cabal, il piano è stato rivisto.

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Difficoltà sulle cessioni

Ma non è detto che non ci sia spazio per la punta in prestito, anche perché, in caso di cessione di Mbangula, la Juventus avrebbe le caselle comunque occupate (Vlahovic e Milik, poi Yildiz, Weah, Nico e Conceicao oltre a Cambiaso adattabile anche avanzato) ma con il rischio di coperta corta in caso di infortunio. Si andranno a monitorare le migliori opportunità che il mercato di gennaio - sempre più complesso e statico - saprà offrire. La scelta di ascoltare offerte per Mbangula deriva anche dalle difficoltà di monetizzare altre cessioni: quella di Danilo per esempio (che creerebbe comunque una ulteriore necessità in difesa) e quella di Arthur, difficile da piazzare per i costi dell’ingaggio e perché fermo ormai da mesi.

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Mbangula per la strategia bianconera

E il nome più spendibile, forse l’unico, è quello di un altro giovane: Samuel Mbangula. Dopo aver venduto i vari ragazzi passati dalla Next Gen, come Soulé, Iling Jr, Barrenechea e Huijsen, la Juventus si prepara a cedere al miglior offerente anche il giovane belga: arrivano conferme della strategia bianconera in un’asta per Mbangula che non può scendere sotto i 10 milioni di valutazione. Si è già mosso qualcosa a livello di interesse, anche se il giocatore - come trapela dal suo entourage - non sarebbe così contento della cessione, desiderando proseguire nel percorso intrapreso con Thiago Motta che l’ha portato addirittura alla convocazione nella Nazionale maggiore. Ma, per quanto importante, la volontà dovrà incastrarsi con le esigenze della dirigenza: a fronte dell’infortunio di Cabal, il piano è stato rivisto.

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