La selezione non è mai stata così severa: gennaio si avvicina a grandi passi e il casting di mercato della Juventus entra nel vivo. Perché gli obiettivi aumentano, in contumacia di un’infermeria che si scopre ogni settimana più affollata. E perché i rinforzi farebbero comodo più a inizio sessione che verso la fine, come suggerisce l’incastro tra le rotazioni ristrette e un fitto calendario di impegni. Sotto a chi tocca, allora: agenda in una mano e biro nell’altra, per depennare i profili scartati e per aggiungere quelli che rispettano i parametri. Già, i parametri: selezione severa come non mai, per individuare i rinforzi giusti. Perché devono essere giusti per Thiago Motta, un tecnico che preferisce percorrere la strada della valorizzazione interna di un giovane piuttosto che accontentarsi di un elemento che non sia perfettamente funzionale al suo progetto tecnico. E perché devono essere giusti anche per Giuntoli, un direttore tecnico costretto a fare i conti con una situazione economica che non permette al club di compiere voli pindarici. L’incrocio tra pretese tecniche ed esigente finanziarie, al momento, sta ponendo sotto la luce dei riflettori tre nomi in particolare.