La Juve compra! Due difensori e un attaccante: chi sono i possibili arrivi

A gennaio servono rinforzi in linea con le pretese tecniche di Motta e con le esigenze economiche di Giuntoli

La selezione non è mai stata così severa: gennaio si avvicina a grandi passi e il casting di mercato della Juventus entra nel vivo. Perché gli obiettivi aumentano, in contumacia di un’infermeria che si scopre ogni settimana più affollata. E perché i rinforzi farebbero comodo più a inizio sessione che verso la fine, come suggerisce l’incastro tra le rotazioni ristrette e un fitto calendario di impegni. Sotto a chi tocca, allora: agenda in una mano e biro nell’altra, per depennare i profili scartati e per aggiungere quelli che rispettano i parametri. Già, i parametri: selezione severa come non mai, per individuare i rinforzi giusti. Perché devono essere giusti per Thiago Motta, un tecnico che preferisce percorrere la strada della valorizzazione interna di un giovane piuttosto che accontentarsi di un elemento che non sia perfettamente funzionale al suo progetto tecnico. E perché devono essere giusti anche per Giuntoli, un direttore tecnico costretto a fare i conti con una situazione economica che non permette al club di compiere voli pindarici. L’incrocio tra pretese tecniche ed esigente finanziarie, al momento, sta ponendo sotto la luce dei riflettori tre nomi in particolare.

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I nomi per la difesa

Il primo, in difesa, è quello di Jakub Kiwior, che il tecnico conosce bene per aver già avuto (e valorizzato) allo Spezia. Il polacco, 24 anni, ha esperienza e conoscenza del calcio italiano a sufficienza per ricoprire fin da subito un ruolo di primo piano, oltre a poter indossare quella veste da jolly lasciata vacante da Cabal: in Liguria aveva agito anche da mediano, in Premier a volte anche da terzino. Ecco, la Premier: con la maglia dell’Arsenal, in stagione, ha finora raccolto appena 7 presenze e 321’ in campo, motivo per cui la strada del prestito non pare così accidentata. E un discorso simile vale anche per Radu Dragusin, che - per giunta – oltre a conoscere bene la Serie A, conosce benissimo l’ambiente Juventus, essendo cresciuto in bianconero. Può agire anche da esterno, soprattutto a destra, e con il Tottenham ha giocato meno di 300’ in campionato. Non in prestito, ma a cifre contenute, potrebbe invece arrivare un elemento come Ardian Ismajli, 28 anni e un brillante presente a Empoli, mentre sarebbero più complicate le trattative per metter le mani su Lucumì, che il Bologna non intende cedere, su Ortiz, che dovrebbe calarsi in una realtà del tutto nuova, o su Lindelof, che andrà in scadenza tra sei mesi.

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Gli obiettivi in attacco

E il terzo nome, allora? Il terzo nome, questa volta in attacco, sarebbe quello di Joshua Zirkzee, che al pari dei “colleghi” di campionato sta faticano a ritagliarsi uno spazio importante nell’attuale squadra, ovvero il Manchester United. Con una postilla, in questo caso: Ten Hag è stato allontanato, l’interregno di Van Nistelrooy si è concluso e ora toccherà ad Amorim prendere le redini dei Red Devils. La gestione dell’ex attaccante di Thiago Motta da parte del tecnico portoghese sarà dirimente, ma in caso di panchine in sequenza va tenuta in considerazione la possibilità di una sua momentanea partenza da Manchester, in inverno, al fine di non svalutare l’investimento compiuto dal club in estate. I nomi sulla famosa agenda di Giuntoli restano numerosi, a partire da Randal Kolo Muani del Psg, a proposito di chi potrebbe spostarsi a gennaio in prestito, anche se gravato da un importante stipendio, mentre servirebbero formule decisamente più creative, con pagamenti dilazionati nel tempo in primis, per arrivare a giocatori come Kalimuendo o Lucca.

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La selezione non è mai stata così severa: gennaio si avvicina a grandi passi e il casting di mercato della Juventus entra nel vivo. Perché gli obiettivi aumentano, in contumacia di un’infermeria che si scopre ogni settimana più affollata. E perché i rinforzi farebbero comodo più a inizio sessione che verso la fine, come suggerisce l’incastro tra le rotazioni ristrette e un fitto calendario di impegni. Sotto a chi tocca, allora: agenda in una mano e biro nell’altra, per depennare i profili scartati e per aggiungere quelli che rispettano i parametri. Già, i parametri: selezione severa come non mai, per individuare i rinforzi giusti. Perché devono essere giusti per Thiago Motta, un tecnico che preferisce percorrere la strada della valorizzazione interna di un giovane piuttosto che accontentarsi di un elemento che non sia perfettamente funzionale al suo progetto tecnico. E perché devono essere giusti anche per Giuntoli, un direttore tecnico costretto a fare i conti con una situazione economica che non permette al club di compiere voli pindarici. L’incrocio tra pretese tecniche ed esigente finanziarie, al momento, sta ponendo sotto la luce dei riflettori tre nomi in particolare.

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