TORINO - Due mesi da vero Danilo, poi si vedrà. La richiesta di Thiago Motta e l’ambizione del brasiliano coincidono: conta soltanto il presente, conta soltanto la prossima sporca dozzina di partite in calendario. Partite cruciali per la Juventus, che non può permettersi di sollevare il piede dall’acceleratore in attesa di un supporto dal mercato. Partite fondamentali anche per il difensore venuto da Bicas, che a 33 anni vuole sentirsi ancora fresco e importante come nei giorni migliori. E il suo contributo, da qui a metà gennaio, servirà eccome. La Juventus che da oggi preparerà la missione San Siro di sabato pomeriggio, e poi via via tutti i restanti impegni dell’anno solare 2024, è infatti una squadra priva di rotazioni difensive, dopo il crack al crociato prima di Bremer e poi di Cabal.
Danilo, l'unica alternativa Juve
Danilo oggi è l’unica, vera, alternativa a Gatti e Kalulu in mezzo, l’unica soluzione a Cambiaso e Savona nel ruolo di terzino, in contumacia della necessaria crescita cui sarà ora chiamato Rouhi. Lo scenario si protrarrà fino al 2 gennaio, data di apertura della sessione invernale del calciomercato in Italia, ma con ogni probabilità anche nei giorni successivi, perché è difficile ipotizzare che fin da subito Thiago Motta possa contare sugli innesti a cui sta lavorando Giuntoli in queste settimane. E, allora, a Danilo verrà chiesto un impiego in campo superiore rispetto a quello, contenuto, offerto finora. Da imprescindibile ad alternativa, nello spazio di un’estate. Ma mica soltanto nella Juventus. Se nel Brasile, con la fascia al braccio, aveva disputato per intero le ultime otto partite in calendario, ora il bianconero siede in panchina. Non era entrato in campo, a ottobre, contro il Perù, non è entrato in campo, quattro giorni fa, in Venezuela.