"Anni fa guardavo le Under in tv sognando di finirci anch'io. E oggi vesto la maglia azzurra vivendo proprio quei palcoscenici". A dirlo è Filippo Pagnucco, il capitano della Juventus Primavera che parla dal ritiro ellenico di Iraklio dell'Italia Under 19 guidata da Alberto Bollini, dopo il successo per 3-0 contro la Bosnia di sabato scorso e verso il match di oggi pomeriggio alle 13.30 a casa della Grecia, per le qualificazioni all'Europeo di categoria. "C'è ancora tanto da lavorare - ammette l'esterno classe 2006 -. Ogni giorno mi sveglio e penso a giocare a calcio. La mia famiglia mi sta dietro e mi aiuta a restare coi piedi per terra. Quello che ho conquistato finora credo di essermelo meritato".
Che atmosfera si respira nel ritiro azzurro?
"C'è entusiasmo e ci sono ragazzi che arrivano da situazioni differenti. Io vengo dalla Juve Under 20, mentre Francesco Camarda gioca nel Milan Futuro e in prima squadra. E Giovanni Leoni vive anche lui la A con il Parma. Esperienze diverse che contribuiscono a creare un grande gruppo in grado di crescere ancora, come ci ripete Bollini ogni giorno".
Su cosa lavorate?
"Dobbiamo perfezionare l’approccio alla gara. Difensivamente siamo cresciuti tantissimo negli ultimi mesi. Una squadra che non prende gol va sempre bene, si sa. In attacco poi la qualità per fare male non manca".