La svolta e il rapporto con Conte
Quando arrivò alla Juve fu accolto come un giocatore dei tanti, ma le cose sono cambiate in meglio rapidamente: "È quello che probabilmente pensavano tutti, quando andai alla Juve. Il grande nome alla fine è stato il famoso Giaccherinho. Conte appena ha potuto si è tolto i sassolini dalla scarpa".
Ma ha anche detto di no a Conte: "Quanto al rapporto mio e suo, credo che avendogli detto di no la prima volta poi si è intestardito, un po' come quando un ragazzo vuole una ragazza e lei gli dice di no. Insiste fin quando non la conquista. Al Siena ho dovuto dirgli di no. Io ero appena arrivato in A col Cesena, loro facevano la B per vincere il campionato. Non me la sentii, lo ringraziai, in qualche modo rischiando anche di non esser più chiamato da lui. Invece in quella stagione feci otto gol e non mi ricordo più quanti assist e mi volle alla Juventus".
Il tecnico che più l'ha voluto e difeso, oggi allena il Napoli che è in piena corsa per lo scudetto. Ma Giaccherini non ha dubbi: "L'Inter è la squadra più forte, più attrezzata e più organizzata. Al momento sono tutte lì ma se guardiamo ai valori loro hanno qualcosa in più. Antonio sta lavorando per questo ma ci vuole tempo, hanno una rosa forte ma non lunghissima, sinceramente non mi aspettavo di vederli primi. Bisogna anche dire che qualche punto l'hanno raccolto con un pizzico di fortuna, almeno nelle prime partite. Ma arriveranno fra le prime quattro, e se pensiamo dov'erano lo scorso anno".
E poi aggiunge: "Ci siamo sentiti e anche visti, la sua scelta un po' mi ha sorpreso. Credo sia stato molto attirato dalla piazza, dalla passione che Napoli ti dà, ha fatto benissimo. In due anni lì ho giocato poco ma la città resta nel cuore, è speciale".
WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE