Sì, certo: il Milan e la classifica. Ma quelli son argomenti perfino scontati: arrivano, cadenzati dal calendario, e la notizia è (o meglio sarà) quando un allenatore alla vigilia dichiarerà che “si va per perdere” e quindi spesso, non sempre, è poco più che fuffa. A ’sto giro, così, alla vigilia della gara di San Siro era molto più interessante, e cogente, misurare il polso della pressione del rapporto tra Thiago Motta e Dusan Vlahovic, dopo che il serbo si era reso protagonista di dichiarazioni urticanti circa il suo diverso impiego in Nazionale rispetto al club. Con il riferimento esplicito a un minor dispendio di energie, secondo lui controproducente perché dedicato alla difesa, nella Serbia di quanto invece gli tocca fare nella Juventus. Ebbene, la replica di Thiago Motta non lascia spazio a fraintendimenti e, ancora più importante, a ipotesi di trattamenti differenziati tra un giocatore e l’altro del gruppo bianconero: «Ho fiducia nei miei giocatori, sanno cosa dobbiamo fare. Penso che lo faranno, sia in fase difensiva che offensiva. Siamo tutti d’accordo: è un obbligo e non un’opzione».