Pagelle Juve: Kalulu ovunque, Locatelli equilibrista, McKennie fa il possibile

Voti e giudizi dei bianconeri dopo il pareggio a casa del Milan: Savona esponenziale
Da Leao tuffao a che barba che noia: Milan-Juve, reazioni social

Pari senza reti a San Siro. La Juventus di Motta, decimata dagli infortuni e con una formazione 'arrangiata', porta casa un punto prezioso e mantiene l'imbattibilità in campionato. Non si può dire la stessa cosa del Milan che, nonostante la rosa al completo, ha giocato una partita brutta. Un big match che ha trasmesso zero emozioniai tifosi a casa e allo stadio che hanno manifestato il proprio disappunto con i fischi. Ora i bianconeri sono attesi dalla sfida di Champions League contro l'Aston Villa: l'appuntamento è per mercoledì 27 novembre alle ore 21.

Di Gregorio 6

Spettatore senza biglietto nel primo tempo si vede solo per l’intervento su un cross del Milan che avrebbe potuto creare qualche grattacapo. Osserva volare sopra la traversa il bolide di Fofana senza troppi patemi e deve sporcarsi i guantoni solo al 95’ su un colpo di testa, peraltro piuttosto telefonato, di Theo. Stop.

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Savona 6.5

Gli tocca forse il compito più complicato della serata: fermare Leao, che però spesso gli gira al largo provando ad accentrarsi. Nel complesso se la cava: l’intervento in area sull’asso portoghese, per il quale protesta il Milan che chiede un calcio di rigore, è pulito sul pallone come evidenziato con chiarezza dai replay televisivi. Prova superata, l’ennesima di una stagione di crescita esponenziale che l’ha portato fino alla convocazione in Nazionale.

Danilo (46’ st) ng

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Kalulu 6.5

Piazzato a destra e non come al solito a sinistra quando è in coppia con Gatti: Motta lo schiera da quella parte per raddoppiare in maniera sistematica su Leao. Della retroguardia è decisamente il più brillante: aspira i palloni e fa ripartire il gioco, ogni tanto sembra clonarsi tanto si vede e si sente la sua presenza quando serve.

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Gatti 6

A tratti placca Morata come se fosse rimasto allo Stadium, ma a giocare a rugby contro gli All Blacks. E infatti Chiffi gli sventola sotto il naso il cartellino giallo. Ruvido il giusto, ottiene il risultato pur con metodi magari non troppo eleganti: la Juve non corre grandi rischi anche grazie alla sua prova.

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Cambiaso 6

Quando si affaccia dalle parti dell’area difesa da Maignan, qualche grattacapo al Diavolo lo crea e deve pensarci Thiaw a bloccarlo nel momento del tiro in porta dopo il suggerimento di McKennie. Il problema è che di cavalcate se ne vedono pochine e senza le sue sgroppate i bianconeri perdono una sostanziosa percentuale della propria pericolosità offensiva. Prende una botta che fa preoccupare i tifosi, ma prosegue la partita senza intoppi.

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Locatelli 6

Di solito a San Siro, specialmente quando incrocia i colori rossoneri che sono stati anche suoi, sfodera partitone. Stavolta si limita a contenere le folate rossonere, peraltro non irresistibili, e a dare equilibrio tra i reparti. Con le rotazioni così corte, Motta non ha potuto gestirne le energie in chiave Champions e questo potrebbe essere un problema in più a Birmingham.

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Thuram 6.5

Non è difficile capire perché è diventato l’indispensabile per Motta, al netto delle assenze: non sbaglia un pallone, portando dinamismo e fisicità dei quali la Juve non può fare a meno. Nella ripresa si trova addirittura sul destro una buona opportunità dopo la pregevole triangolazione con Yildiz, ma calcia a giro troppo debolmente per sorprendere il connazionale Maignan. Diga fondamentale per tenere a galla la squadra.

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Conceicao 5

Il doversi occupare della fase difensiva finisce per penalizzarlo in quella offensiva. Il pallone non passa quasi mai tra i suoi piedi e, quando succede, le maglie rossonere si moltiplicano e arrivano le palle perse. Forse una delle prove più opache da quando è a Torino.

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Weah (35’ st) 6

Prende il posto del portoghese anche in campo, defilato sulla destra, troppo lontano dalla porta: nonostante questo va in campo con una energia pazzesca, ma entra troppo tardi.

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Koopmeiners 5.5

Si muove anche benino tra le linee, ma non può rappresentare un punto di riferimento lì davanti. Ci prova con una sparata di sinistro nel primo tempo che Maignan guarda perdersi in curva. Nella seconda frazione, complice pure un calo fisico, comincia a commettere un po’ troppi errori tecnici e finisce per risultare uno dei peggiori in campo. Lontano parente dal super tuttocampista dei tempi di Gasperini. Ma non è solo colpa sua.

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McKennie 6

La sua parabola ha dell’incredibile: da esubero estivo a uomo ovunque, centrocampista, trequartista, terzino, ieri sera pure attaccante. Fa quel che può e piazza anche qualche imbeccata interessante, però non si possono chiedere miracoli.

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Fagioli (35’ st) 6

Si piazza a metà strada tra la linea difensiva e quella delle (finte) punte: non corre rischi e lascia anche da parte il fioretto quando c’è da usare la spada nel finale.

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Yildiz 6

Nella prima frazione decisamente il più brillante della compagnia bianconera: a Emerson Royal viene il mal di testa a furia di finte e accelerazioni. Si spegne lentamente come una candela con il passare dei minuti, quando potrebbe affondare nell’area rossonera come una lama. E quando entra Calabria non si passa più come prima.

Mbangula (46’ st) ng

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All. Motta 6

Dalla serata di San Siro spumeggiante nel 4-4 con l’Inter alla noia mortale contro il Milan, nello stesso stadio: in mezzo infortuni e assenze che rappresentano un alibi più che valido. Ma la sensazione, dall’inizio, è che la Juventus possa anche accontentarsi dello zero a zero e del conseguente punticino, comunque prezioso per mantenere l’imbattibilità e collezionare l’ennesimo “clean sheet” della stagione in Serie A. Ma la mentalità Juve è un’altra.

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Pari senza reti a San Siro. La Juventus di Motta, decimata dagli infortuni e con una formazione 'arrangiata', porta casa un punto prezioso e mantiene l'imbattibilità in campionato. Non si può dire la stessa cosa del Milan che, nonostante la rosa al completo, ha giocato una partita brutta. Un big match che ha trasmesso zero emozioniai tifosi a casa e allo stadio che hanno manifestato il proprio disappunto con i fischi. Ora i bianconeri sono attesi dalla sfida di Champions League contro l'Aston Villa: l'appuntamento è per mercoledì 27 novembre alle ore 21.

Di Gregorio 6

Spettatore senza biglietto nel primo tempo si vede solo per l’intervento su un cross del Milan che avrebbe potuto creare qualche grattacapo. Osserva volare sopra la traversa il bolide di Fofana senza troppi patemi e deve sporcarsi i guantoni solo al 95’ su un colpo di testa, peraltro piuttosto telefonato, di Theo. Stop.

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