BIRMINGHAM (INGHILTERRA) - Se Dusan Vlahovic non ce la fa a salire sul volo per le West Midlands, Timothy Weah percorre la scaletta con passo rapido e felpato verso la notte che può segnare una tappa importante nella sua carriera. Perché il ragazzo, figlio d’arte di cotanto padre, magari non diventerà quell’attaccante mostruoso e inarrestabile che fece del babbo George un’icona del pallone mondiale, ma insomma… il ruolo di punta sembra garbargli parecchio, nonostante - uno fra tutti - Unai Emery da allenatore del Paris Saint-Germain, dopo averlo fatto debuttare da professionista in giovane età, lo avesse spostato sulla fascia per sfruttarne la velocità. Di pensiero e di azione. Perciò non c’è nulla di cui stupirsi se l’ex Lilla, questa sera nell’inferno di fuoco del Villa Park, si vestirà “alla Vlahovic” e proverà a farne le veci. Magari cercando quel quinto gol stagionale che farebbe di Tim (come tutti lo chiamano alla Continassa, e non solo) il secondo miglior cannoniere della Juve. La situazione attuale: nove reti Dusan, quattro Weah (già così, primato personale), quattro Kenan Yildiz.