
L’unica certezza è che quando l’arbitro Rapuano di Rimini darà il via a Lecce-Juventus Dusan Vlahovic non sarà al centro del campo. Se osserverà il calcio d’inizio dalla panchina o alla tv dal divano di casa, invece, è un dubbio che verrà sciolto solo alle 13 da Thiago Motta in conferenza stampa. La seconda ipotesi, però, è nettamente più probabile. Ancora ieri l’attaccante ha lavorato a parte per i postumi del fastidio muscolare accusato in Serbia-Danimarca del 18 novembre, quando lasciò il campo all’88’ toccandosi la parte posteriore della coscia sinistra e facendo cenno al fisioterapista che lo accompagnava di aver sentito tirare. Immagini che avevano suscitato il timore di una lesione ai flessori, fugato il giorno dopo dagli esami al J Medical: nessuna rottura delle fibre muscolari. Un affaticamento, dunque: diagnosi da sospiro di sollievo, ma pur sempre un problema da trattare con attenzione per evitare che si trasformi proprio nella temuta lesione. Determinanti, in questo caso, più del parere dello staff medico, le sensazioni del giocatore. Non ancora buone, tanto che una volta sfumate le speranze (non grandi) della Juve di averlo in panchina con l’Aston Villa, sono quasi evaporate anche quelle un po’ più consistenti di portarlo a Lecce.