Giuntoli e l'attaccante Juve, si lavora sotto traccia: un nome più degli altri

Nonostante le dichiarazioni di facciata il club bianconero sonda il mercato anche per un centravanti, soprattutto se Milik non dovesse dare garanzie. E sul taccuino...

TORINO - Non sono state ore facili per Georges Mikautadze: l’attaccante dell’Olympique Lione è stato vittima di un furto con scasso nella sua abitazione a Chassieu, poco dopo la vittoria della sua squadra contro il Nizza per 4-1 in Ligue 1. Secondo quanto riportato dai media francesi Mikautadze è rientrato a casa domenica sera e ha trovato ad aspettarlo due uomini armati che lo hanno costretto ad aprire la porta e a consegnare loro beni dal valore stimato di circa 150mila euro tra gioielli, orologi e articoli di abbigliamento di lusso. Indaga la polizia e il georgiano confida di potersi subito concentrare sul campo, ma con attenzione anche al mercato. Perché la Juventus è pronta a tornare a parlare dell’attaccante, amico e compagno di Nazionale di Kvaratskhelia, già cercato in estate: lo aveva poi preso il Lione dal Metz per 18,5 milioni, ma adesso l’Olympique viaggia in acque agitate dal punto di vista finanziario e ha bisogno di vendere.

Carta d'identità

Mikautadze, che è in possesso di passaporto francese dunque comunitario (condizione necessaria per approdare alla Continassa nella sessione invernale) e piace pure al West Ham, nel Lione è la riserva dell’intoccabile Lacazette, ma quando è partito titolare tra Ligue 1 ed Europa League ha spesso lasciato il segno. Si tratta di un centravanti atipico per altezza (non arriva al metro e ottanta) ma è dotato di una struttura fisica notevole e di ottime qualità tecniche: l’atipicità lo rende difficile da marcare, l’abilità nel difendere il pallone e pure nell’attaccare la profondità sono le caratteristiche che definiscono un attaccante completo e moderno. Il tutto a prezzi abbordabili, considerata la necessità del Lione di fare cassa: non c’è ancora in piedi una trattativa, ma il ritorno di fiamma può portare la Juventus a valutare un’operazione in prestito oneroso con obbligo di riscatto a determinate condizioni per una spesa totale attorno ai 20 milioni.

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Altre opzioni

Del resto le altre opzioni fattibili per il ruolo di vice Vlahovic sono in ribasso. Il primo nome della lista resta Joshua Zirkzee, però qualcosa è cambiato con la sostituzione sulla panchina del Manchester United di Ten Hag con Amorim: il nuovo tecnico ha parlato con l’ex Bologna e ha capito che l’olandese ha semplicemente bisogno di fiducia. Ora diventa dunque più complicato arrivare a Zirkzee in prestito a gennaio ed ecco che, al netto delle valutazioni sullo stato di condizioni in cui verserà Milik tra qualche settimana - come ha ripetuto il dt bianconero Giuntoli anche ai premi Aic - la dirigenza bianconera andrà alla ricerca di eventuali opportunità a basso costo o in prestito: i soldi da eventuali cessioni dei sacrificabili, come Fagioli e Mbangula, saranno principalmente utilizzati per finanziare una operazione, o magari anche due, in difesa.

In attacco dalla Ligue 1 non c’è solo Mikautadze: piace Kalimuendo del Rennes, ma i costi sono alti. Così come alti sarebbero quelli per arrivare a profili non in vendita come Schick dell’Eintracht Francoforte o dal cartellino piuttosto caro come Lucca dell’Udinese.

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Napoli: Raspadori resta

Il Napoli, attraverso le parole del ds Manna, ha ribadito la volontà di tenersi stretto Raspadori a gennaio, per quanto l’attaccante azzurro sia poco utilizzato da Conte (tre panchine di fila nelle ultime tre partite): affare dall’elevato coefficiente di difficoltà, ma nella finestra di gennaio le situazioni di mercato possono cambiare anche in fretta. Tornando a Mikautadze, nel Lione ci sono altri giocatori che piacciono a Giuntoli. Motta non ha bisogno di trequartisti, ma anche pensando all’estate Cherki è un profilo da monitorare, pur essendoci un lungo elenco di squadre interessate. Discorso diverso per Tagliafico, esperto difensore argentino in possesso di passaporto italiano e in scadenza di contratto a giugno: non è il prototipo di ciò che cerca la Juve, ma se non si troverà niente di meglio per fine gennaio...

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TORINO - Non sono state ore facili per Georges Mikautadze: l’attaccante dell’Olympique Lione è stato vittima di un furto con scasso nella sua abitazione a Chassieu, poco dopo la vittoria della sua squadra contro il Nizza per 4-1 in Ligue 1. Secondo quanto riportato dai media francesi Mikautadze è rientrato a casa domenica sera e ha trovato ad aspettarlo due uomini armati che lo hanno costretto ad aprire la porta e a consegnare loro beni dal valore stimato di circa 150mila euro tra gioielli, orologi e articoli di abbigliamento di lusso. Indaga la polizia e il georgiano confida di potersi subito concentrare sul campo, ma con attenzione anche al mercato. Perché la Juventus è pronta a tornare a parlare dell’attaccante, amico e compagno di Nazionale di Kvaratskhelia, già cercato in estate: lo aveva poi preso il Lione dal Metz per 18,5 milioni, ma adesso l’Olympique viaggia in acque agitate dal punto di vista finanziario e ha bisogno di vendere.

Carta d'identità

Mikautadze, che è in possesso di passaporto francese dunque comunitario (condizione necessaria per approdare alla Continassa nella sessione invernale) e piace pure al West Ham, nel Lione è la riserva dell’intoccabile Lacazette, ma quando è partito titolare tra Ligue 1 ed Europa League ha spesso lasciato il segno. Si tratta di un centravanti atipico per altezza (non arriva al metro e ottanta) ma è dotato di una struttura fisica notevole e di ottime qualità tecniche: l’atipicità lo rende difficile da marcare, l’abilità nel difendere il pallone e pure nell’attaccare la profondità sono le caratteristiche che definiscono un attaccante completo e moderno. Il tutto a prezzi abbordabili, considerata la necessità del Lione di fare cassa: non c’è ancora in piedi una trattativa, ma il ritorno di fiamma può portare la Juventus a valutare un’operazione in prestito oneroso con obbligo di riscatto a determinate condizioni per una spesa totale attorno ai 20 milioni.

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