Douglas Luiz, Guardiola e il conto in sospeso: il City per stupire la Juve

Dall’entourage del brasiliano filtra il desiderio di conquistare Motta e il mondo bianconero: la situazione e la missione Champions
Alisha Lehmann, gol con la Juve Women ed esultanza come Douglas Luiz

TORINO - Lo aspettano tutti, e in fondo un po’ si attende pure lui. Douglas Luiz non vede ancora all’orizzonte il rientro: ci vorrà qualche giorno in più, si andrà oltre il Bologna all’Allianz Stadium. Anche ieri ha lavorato a parte e anche oggi lo farà, provando a forzare i tempi di recupero all’inizio della prossima settimana. Con il Manchester City, sua vecchia squadra, vuole esserci e vuole dare inoltre un contributo sostanziale. Guardiola non gli aveva trovato posto nel 2017, fresco di arrivo dal Vasco Da Gama, costringendolo prima a un doppio prestito al Girona e poi all’addio, direzione Aston Villa. Nessuna recriminazione. Non c’è nemmeno rancore. N’è passato di tempo e Douglas si trova davanti a un’altra salita, tutta bianconera.

Juve, Douglas Luiz out dal 22 ottobre

Dopo aver iniziato in sordina ed evidentemente spaesato rispetto alla vita di Birmingham, il centrocampista brasiliano si è infortunato sul più bello, a pochi minuti dalla sfida con lo Stoccarda, che avrebbe dovuto giocare da titolare. Niente: risentimento muscolare e la decisione di preservarlo finché non si sarebbero sciolti dolore e gamba. Era il 22 ottobre, sono passati 43 giorni. Del brasiliano ancora zero traccia. Di sicuro, se n’è parlato più per questioni di mercato e non di campo. Già, perché quello di Luiz è un nome che risuona forte e che diventa spendibile nei ragionamenti più ampi che si fanno alla Continassa. La Juventus ha evidente necessità di fare cassa per andare poi dritta sui colpi di gennaio, in difesa e non solo. Ma per anticipare un acquisto, pure oneroso, qualcuno deve fare spazio salariale e in generale rimpinguare la cassa, al momento ancora vuota. Chiaro: Arthur potrà un po’ appesantirla, ma è impossibile prevedere un buon esborso da chi se ne interesserà. Perciò il giro dei conti s’intreccia con quanto visto in campo, e alla voce "sacrificabili", però sacrificabili in grado di portare a Torino ben più di qualche milione, c’è il broncio di Douglas Luiz, per il quale la spesa non è mai stata all’altezza della resa.

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Juve, Douglas Luiz vuole convincere Motta

La risposta del centrocampista, per vie interne, non si è fatta però attendere. Douglas non vuole partire ed è pronto a scommettere sul suo recupero. Al momento l’ex Villa è concentrato soltanto sul rientro ed è - anzi - molto dispiaciuto per la situazione che sta vivendo in prima persona, oltre al mancato apporto finora per la Juventus. L’aveva scelta per crescere, per imporsi in Italia, per vivere un’esperienza in quella grande squadra che aveva sempre seguito. Gli ricordava persino i colori del Vasco, l’amore di una vita, e con l’arrivo di Thiago Motta l’ambizione aveva accompagnato i giorni più complicati della trattativa, quando il «no» di McKennie all’Aston Villa stava per buttare giù tutto. Monchi e Giuntoli si erano poi ritrovati, al centro c’era il grande desiderio del club bianconero di accaparrarsi un talento come pochi. E no, la società non ha mai cambiato idea. Neanche oggi, che il tempo stringe e le occasioni di mercato sono ridotte all’osso. Naturalmente, ci si aspetta di più. Luiz in primis.

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TORINO - Lo aspettano tutti, e in fondo un po’ si attende pure lui. Douglas Luiz non vede ancora all’orizzonte il rientro: ci vorrà qualche giorno in più, si andrà oltre il Bologna all’Allianz Stadium. Anche ieri ha lavorato a parte e anche oggi lo farà, provando a forzare i tempi di recupero all’inizio della prossima settimana. Con il Manchester City, sua vecchia squadra, vuole esserci e vuole dare inoltre un contributo sostanziale. Guardiola non gli aveva trovato posto nel 2017, fresco di arrivo dal Vasco Da Gama, costringendolo prima a un doppio prestito al Girona e poi all’addio, direzione Aston Villa. Nessuna recriminazione. Non c’è nemmeno rancore. N’è passato di tempo e Douglas si trova davanti a un’altra salita, tutta bianconera.

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Dopo aver iniziato in sordina ed evidentemente spaesato rispetto alla vita di Birmingham, il centrocampista brasiliano si è infortunato sul più bello, a pochi minuti dalla sfida con lo Stoccarda, che avrebbe dovuto giocare da titolare. Niente: risentimento muscolare e la decisione di preservarlo finché non si sarebbero sciolti dolore e gamba. Era il 22 ottobre, sono passati 43 giorni. Del brasiliano ancora zero traccia. Di sicuro, se n’è parlato più per questioni di mercato e non di campo. Già, perché quello di Luiz è un nome che risuona forte e che diventa spendibile nei ragionamenti più ampi che si fanno alla Continassa. La Juventus ha evidente necessità di fare cassa per andare poi dritta sui colpi di gennaio, in difesa e non solo. Ma per anticipare un acquisto, pure oneroso, qualcuno deve fare spazio salariale e in generale rimpinguare la cassa, al momento ancora vuota. Chiaro: Arthur potrà un po’ appesantirla, ma è impossibile prevedere un buon esborso da chi se ne interesserà. Perciò il giro dei conti s’intreccia con quanto visto in campo, e alla voce "sacrificabili", però sacrificabili in grado di portare a Torino ben più di qualche milione, c’è il broncio di Douglas Luiz, per il quale la spesa non è mai stata all’altezza della resa.

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