Dottor Vlahovic, la cura per il mal di gol Juve e le ultime sugli infortuni

Contro il Bologna Motta potrà convocare nuovamente l'attaccante serbo: come procedono tutti i recuperi, da Savona a Nico Gonzalez

Come un supereroe nel momento di massimo bisogno. Si prospetta una trama in stile Avengers o X-Men per Juventus-Bologna di sabato, con Dusan Vlahovic nei panni di Iron Man o Wolverine o chi volete voi. Comunque pronto a salvare una situazione sempre più complicata per la squadra di Thiago Motta sesta in classifica. Con la sostanziale differenza, però, che nello sport non esistono copioni e dunque il finale sarà da scrivere sull’erba dello Stadium dalle 18 alle 19.50 circa. A dare un contributo per scriverne uno lieto per i tifosi bianconeri, però, molto probabilmente questa volta ci sarà anche DV9 e, se questo come detto non rappresenta una certezza di happy end, di sicuro lo rende molto più probabile.

Vlahovic, chi si rivede

Fermo dal 18 novembre, quando era uscito all’88’ di Serbia-Danimarca facendo cenno al fisioterapista che lo stava accompagnando fuori dal campo di aver sentito tirare i flessori della coscia sinistra, il ventiquattrenne attaccante serbo ieri è tornato a lavorare parzialmente (molto parzialmente) assieme ai compagni e oggi dovrebbe aumentare la parte di lavoro in gruppo, magari portandola all’intera seduta. In ritardo rispetto alle speranze sbocciate all’indomani dell’infortunio, quando l’assenza di lesioni verificata dagli esami al J Medical aveva generato nell’ambiente la fiducia in un suo recupero, se non per la sfida con l’Aston Villa in Champions, almeno per la trasferta di Lecce in campionato. Vlahovic però aveva continuato ad avvertire prima dolore e poi fastidio alla parte posteriore della coscia, tanto che fino alla fine della scorsa settimana si era allenato soltanto a parte. Così Thiago Motta ha dovuto farne a meno per tre partite: Milan, Aston Villa e Lecce.

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Senza Vlahovic che fatica fare gol

Tre partite in cui, complici le perduranti assenze di Milik e Nico Gonzalez e la mancanza di un’altra punta di ruolo, aveva dovuto inventarsi nella prima una sorta di 4-2-4-0 con una batteria di quattro trequartisti (Conceiçao, McKennie, Koopmeiners e Yildiz) e nessun centravanti, nelle altre due un Weah centravanti nel 4-2-3-1, suggestivo nel rimandare la mente a papà Big George, ma poco efficace. Il confronto numerico tra le partite con Vlahovic e quelle senza di lui è reso poco significativo dal fatto che si è trattato di tre trasferte, due delle quali - con tutto il rispetto per il Lecce - contro avversarie di alto livello come Milan e Aston Villa: però la media di 0,33 gol segnati (ovvero solo quello di Lecce) e 0,7 xgol creati stride comunque con gli 1,75 gol e gli 1,5 xgol delle 16 partite precedenti, con DV9 al centro dell’attacco.

E d’altra parte non potrebbe essere altrimenti visto che come detto il serbo al momento non ha alternative di ruolo e giocare senza una punta vera, al di là del suo valore, non può che spuntare ulteriormente la manovra offensiva di una squadra che in avanti peccava di incisività anche con Vlahovic. Ritrovare il serbo, però, è sicuramente il primo passo per risolvere quel problema, in attesa di recuperare anche gli altri infortunati, rivedere il miglior Koopmeiners e maturare una manovra più efficace in fase offensiva. Un primo passo che Motta potrà quasi certamente compiere sabato, per quanto la condizione di DV9 andrà valutata giorno per giorno, anche per capire se il tecnico potrà impiegarlo senza timori dal primo minuto o se sarà più prudente riservargli uno spezzone.

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Juve, anche Adzic verso il rientro

Spezzone che è di certo il massimo a cui potrà aspirare Vasilije Adzic, anche lui atteso al rientro tra i convocati dopo una prima parte di stagione martoriata fin dal ritiro precampionato da ben tre infortuni muscolari, che gli hanno impedito di mostrare quanto di buono fatto intravedere nei pochi spezzoni disputati. Salvo sorprese positive sabato non si vedranno ancora, invece, Douglas Luiz, Weston McKennie e Nicolò Savona, che puntano alla sfida con il Manchester City di mercoledì 11, mentre per Nico Gonzalez si dovrà aspettare almeno Juve-Cagliari di Coppa Italia del 17 o, nella migliore delle ipotesi, Juve-Venezia di tre giorni prima. E in quei giorni dovrebbe tornare in gruppo anche Milik. Insomma, proprio come in una saga di film dedicati ai supereroi, è già pronta una bella serie di sequel. L’importante però è che per ora quello incentrato sul ritorno di Vlahovic vada davvero in programmazione sabato, e col finale che la Juve si aspetta.

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Come un supereroe nel momento di massimo bisogno. Si prospetta una trama in stile Avengers o X-Men per Juventus-Bologna di sabato, con Dusan Vlahovic nei panni di Iron Man o Wolverine o chi volete voi. Comunque pronto a salvare una situazione sempre più complicata per la squadra di Thiago Motta sesta in classifica. Con la sostanziale differenza, però, che nello sport non esistono copioni e dunque il finale sarà da scrivere sull’erba dello Stadium dalle 18 alle 19.50 circa. A dare un contributo per scriverne uno lieto per i tifosi bianconeri, però, molto probabilmente questa volta ci sarà anche DV9 e, se questo come detto non rappresenta una certezza di happy end, di sicuro lo rende molto più probabile.

Vlahovic, chi si rivede

Fermo dal 18 novembre, quando era uscito all’88’ di Serbia-Danimarca facendo cenno al fisioterapista che lo stava accompagnando fuori dal campo di aver sentito tirare i flessori della coscia sinistra, il ventiquattrenne attaccante serbo ieri è tornato a lavorare parzialmente (molto parzialmente) assieme ai compagni e oggi dovrebbe aumentare la parte di lavoro in gruppo, magari portandola all’intera seduta. In ritardo rispetto alle speranze sbocciate all’indomani dell’infortunio, quando l’assenza di lesioni verificata dagli esami al J Medical aveva generato nell’ambiente la fiducia in un suo recupero, se non per la sfida con l’Aston Villa in Champions, almeno per la trasferta di Lecce in campionato. Vlahovic però aveva continuato ad avvertire prima dolore e poi fastidio alla parte posteriore della coscia, tanto che fino alla fine della scorsa settimana si era allenato soltanto a parte. Così Thiago Motta ha dovuto farne a meno per tre partite: Milan, Aston Villa e Lecce.

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