Sorrisi, pure sparsi. È l'effetto delle belle notizie, che rispolverano il buon umore dopo il pari di Lecce e le critiche, oltre alle ritrovate incertezze. Il volto più disteso, nell'allenamento di ieri, è stato certamente quello di Dusan Vlahovic: il serbo ha ripreso a lavorare con il gruppo dopo essere rientrato con uno stop muscolare dagli impegni con la nazionale serba. Da bollettino, nessuna lesione. Ma il risentimento si è fatto sentire e nessuno ha voluto rischiare, pur non avendo di fatto un sostituto di ruolo. Niente Milan, West Ham e nemmeno l'appuntamento a Via del Mare, con il Lecce, per Dusan. Per tre pareggi che per la Juve hanno significato un rientro complicato dall'ultima pausa internazionale. Classifiche alla mano, serve tornare a correre.
E serve soprattutto tornare a segnare, perché il vero numero da cui si riparte è quell'uno alla voce «gol fatti»: ci ha pensato soltanto Cambiaso in 270 minuti di gioco, per di più con una deviazione decisiva. La sterzata, insomma, dovrà arrivare dal centravanti, candidato a tutti gli effetti per una convocazione per la prossima sfida con il Bologna. Non sarà l'unico tra i rientranti: a fargli compagnia il montenegrino Vasilije Adzic, appena 18 minuti in prima squadra e 77 in Next Gen accumulati finora. La sua stagione è stata chiaramente travagliata dagli infortuni: tutto è iniziato dal fastidio al bicipite femorale a inizio anno, poi la successiva ricaduta, dunque l'ultimo problema fisico nella prima settimana di novembre. Un mese dopo, rieccolo con i compagni, pronto a prendersi quel posto al sole che senza stop avrebbe probabilmente conquistato.