Oggi la Juventus ha dei problemi: molti infortuni, poca brillantezza nella fase offensiva e qualche distrazione costata punti preziosi. Thiago Motta deve inventarsi soluzioni e Cristiano Giuntoli deve prepararle per gennaio: c’è, insomma, molto lavoro da fare mentre le avversarie (Atalanta e Napoli in particolare) filano veloci. Domani contro il Bologna, partita spigolosa, la Juventus è già costretta a vincere per non complicare ulteriormente la classifica e ammorbare l’ambiente di quella negatività che sta lentamente salendo con la sfilza di pareggi e pareggini. Insomma, la situazione alla Continassa non è facile. Tuttavia non si respira il nervosismo dei momenti difficili, nonostante la consapevolezza delle circostanze. La Juventus, infatti, oltre ai problemi ha una direzione, una strada decisa la scorsa primavera in fase di progettazione del futuro. C’è un piano economico, c’è un programma tecnico e ci sono dei segnali confortanti sulla bontà della strada intrapresa.
La Juve costruisce il futuro sui suoi giovani
Il fatto che un gruppo di giovani stia crescendo, per esempio, è il più forte: la Juventus si sta creando una base importante, a basso costo e rendimento solido, che al termine della stagione sarà ulteriormente consolidata (Cambiaso, Savona, Yildiz, Conceiçao, Thuram saranno più rodati e pronti). Motta sta costruendo. Non è esattamente un processo veloce, ma procede con costanza. L’infortunio di Bremer ha condizionato non poco l’equilibrio tattico e ha frenato il ritmo con cui la squadra stava migliorando. Ma è innegabile che, nonostante alcune partite fuori fuoco, si stia sviluppando un’identità tattica e una caratteriale.
Questo non può soddisfare chi pensava che la rivoluzione estiva fosse quella definitiva e che il cambio di allenatore avesse effetti più tempestivi. Anche perché questa è la Juventus, non c’è verso di abbassare l’asticella della gente bianconera e, in fondo, è giusto così. Giuntoli e Motta possono comprare la pazienza dell’ambiente con qualche vittoria e tenendo duro. L’ad Scanavino nel frattempo, rassicura sul fatto che la Juve non ridimensiona, ma può continuare a fare la Juve. Il recente passato di travagli economici si sta allontanando e un futuro più ambizioso si avvicina. Se si ha la pazienza di attenderlo.
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