Pazienza finita. La quinta panchina consecutiva in campionato (Rio Ave, Farense, Porto, Arouca e Guimaraes) e gli zero minuti giocati possono rappresentare un punto di non ritorno tra Antonio Silva e il Benfica. Il centrale portoghese è scontento e appare orientato a cambiare maglia a gennaio. Scenario diventato inevitabile dopo l’avvento al timone delle Aquile di Bruno Lage, che l’ha relegato al ruolo di panchinaro. Situazione paradossale per uno dei calciatori della nazionale lusitana e che l’estate scorsa era stato sondato dalle big di Premier League (Manchester United e Manchester City). Negli ultimi mesi, però, tutto è cambiato e nelle 12 gare tra Super Liga e Champions League con Lage in panchina il classe 2003 è sceso in campo solamente 6 volte. Il nuovo allenatore benfichista gli preferisce il tandem Otamendi-Araujo e per questo Silva ha dato disposizione ai suoi rappresentanti di guardarsi intorno per provare a trovare una soluzione in vista della riapertura del mercato. Col suo agente Jorge Mendes che da giorni è in contatto col dt bianconero Cristiano Giuntoli.
Giuntoli: la soluzione è Silva
Silva alla Juve piace molto e rappresenterebbe la soluzione giusta per puntellare la difesa dopo i gravi infortuni occorsi a Bremer e Cabal (entrambi out fino al termine della stagione). La clausola rescissoria da 100 milioni resta inavvicinabile, ma il valore di mercato si attesta in realtà introno ai 30-40. Una cifra tutto sommato accessibile in caso di cessioni remunerative (Fagioli), anche se il piano della Vecchia Signora resta quello di un prestito (anche oneroso) con diritto di riscatto. I rapporti Giuntoli-Mendes sono ottimi come testimonia l’operazione Conceicao confezionata lo scorso agosto. Tanto che appare già a buon punto la trattativa per rendere Cisco un calciatore bianconero a titolo definitivo. In tal senso la prossima settimana sono previsti nuovi contatti tra le parti.
Insomma, un portoghese tira l’altro dalle parti della Continassa, dove attendono segnali positivi da Lisbona. Se Silva dovesse essere escluso dall’undici titolare anche dopodomani col Bologna e domenica sul campo dell’AVS, sarà inevitabile chiedere la cessione al presidente Rui Costa che finora ha sempre fatto muro dinanzi alla possibile di privarsi di uno dei propri gioielli. Silva scalpita e vuole tornare protagonista. Anche perché - dovesse continuare a recitare il ruolo di riserva - rischia di perdere pure la nazionale portoghese, a cui tiene molto.