Orgoglio e cuore Juve affondano il City. Di Gregorio e Vlahovic, 10 con lode

La vittoria sui Citizens rilancia le chances bianconere di qualificazione agli ottavi. Decisivi il portiere, autore di due grandi parate e l'attaccante, al decimo centro stagionale
Gatti alza il muro, Motta imbriglia Guardiola: Juve-City social

Vale doppio la vittoria della Juve che torna in corsa per la qualificazione diretta agli ottavi di Champions e inguaia il City, atteso nel prossimo turno addirittura da un autentico spareggio con il Psg per entrare  nei playoff della massima competizione continentale, dai Citizens vinta a spese dell'Inter non più tardi di un anno e mezzo fa, a Istanbul. Grinta, orgoglio, rabbia agonistica: così i bianconeri hanno avuto ragione degli uomini di Guardiola, fotocopia sbiadita e scorretta dello squadrone che fu, campione d'Inghilterra per sei volte nelle ultime sette edizioni della Premier. Di Gregorio, Vlahovic, Yildiz, Gatti (ha cancellato Haaland) i migliori giocatori di Motta, protagonisti di una ripresa giocata pancia a terra. Esattamente il contrario del primo tempo, noioso, monotono, con due soli sussulti: il palo alla sinistra di Ederson sfiorato da Yildiz, la strepitosa parata di Super Di Gregorio che con la mano sinistra ha neutralizzato il pallonetto di Haaland, imbeccato da De Bruyne.

Per il resto, possesso palla del City, tanto sostenuto quanto improduttivo (65%) e Juve che ha badato prima di tutto a controllare gli avversari, riuscendo raramente a fare loro il solletico. Koopmeiners ha stentato a trovare la posizione e la sua prova non è piaciuta al pubblico.Sempre vivace, al contrario, Conceiçao, fra le note positive dei bianconeri, rafforzate dall'annuncio prepartita di Giuntoli ("Il portoghese resterà con noi al cento per cento"). Un tiro in porta a testa ha portato le squadre all'intervallo, il che è tutto dire. Fortunatamente la Juve ha cambiato passo all'inizio della ripresa: assist di Yildiz e gol di  Vlahovic (rete stagionale N.10: com'era la storia che Dusan debba essere criticato sempre e comunque?). La grinta con la quale, in acrobazia, Gatti aveva dato il via all'azione decisiva ha incarnato lo spirito bianconero; l'incertezza di Ederson sul colpo di testa di Vlahovic è stata fatale al City. Dopodiché, i Citizens hanno cercato di chiudere la Juve nella sua metà campo; Di Gregorio ha fatto un'altra grande partita, stavolta su Gundogan. Così, Motta ha tolto Conceiçao per Weah e ha inserito McKennie per Thuram. Mosse vincenti: proprio nel momento di maggior pressione inglese, Weah ha servito il connazionale che ha affondato Ederson in semirovesciata. Se in campionato la Juve è afflitta dalla pareggite, in Champions ha firmato la terza vittoria in sei partite. Con rispetto parlando, Bruges in trasferta e Benfica in casa legittimano le chances di qualificazione agli ottavi. Intanto, Motta si goda questa vittoria. Assolutamente meritata.

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