Antonio Silva stufo, la Juve c'è: il piano Mendes e l'altro sì di Giuntoli

Il difensore portoghese e il rapporto teso con Bruno Lage: i bianconeri guardano con attenzione e studiano tutte le opportunità per gennaio

Ci saranno anche gli occhi della Juventus stasera sull’Estádio do Desportivo das Aves, dove alle 19 è in programma la sfida tra AVS e Benfica. Antonio Silva resta, infatti, nei radar bianconeri e potrebbe finire in panchina per l’ottava gara consecutiva. Il che renderebbe - al netto delle rimostranze in merito alla sua cessione del presidente Manuel Rui Costa - molto improbabile una permanenza nelle fila delle Aquile del centrale classe 2003. L’ennesima esclusione del tecnico Bruno Lage, che gli sta preferendo costantemente il duo Araujo-Otamendi, sarebbe la classica goccia destinata a far traboccare un vaso ormai colmo. Silva è scontento delle numerose panchine inflittegli dal nuovo allenatore benfichista e punta a trasferirsi altrove a gennaio per ritrovare spazio e minutaggio. Una mossa volta pure a evitare di perdere il posto nella Nazionale lusitana allenata da Roberto Martinez e protagonista a marzo nei quarti di finale di Nations League.

Antonio Silva, le esclusioni

Appuntamento che Antonio non vorrebbe saltare a causa delle recenti esclusioni, ben 5 in Super Liga (in ordine cronologico contro Rio Ave, Farense, Porto, Arouca e Guimaraes) più le due maturate in Champions League al cospetto di Monaco e Bologna. Ecco perché il suo agente Jorge Mendes, fresco vincitore del Golden Boy Best Agent 2024, sta cercando di trovare l’incastro giusto con la Juve. Magari con la formula del prestito oneroso. La stessa già utilizzata in maniera efficace lo scorso agosto per portare Cisco Conceicao in bianconero dal Porto. Occhio quindi all’operazione rewind sempre in salsa portoghese. A proposito dell’esterno offensivo: i piani juventini e di Mendes sono chiari e portano all’acquisizione del suo cartellino (c’è la clausola da 30 milioni) da parte della Vecchia Signora a titolo definitivo. Silva ma non solo: per caratteristiche tecnico-tattiche il nome ideale nei piani di Thiago Motta per puntellare il reparto arretrato resta quello del mancino David Hancko (può agire sia da centrale sia come terzino).

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Hancko-Juve, la situazione

La Juve fa sul serio e, come per Silva, il dt Giuntoli ha già incassato il placet dello slovacco al possibile trasferimento a Torino. Positivi i contatti degli ultimi giorni, anche se il Feyenoord resta un interlocutore complicato da soddisfare. Gli olandesi, infatti, chiedono 35 milioni per cedere il proprio gioiello. Tanti, troppi per il mercato di gennaio. A meno di cessioni redditizie (occhio al nome di Fagioli tra i possibili partenti…). A quel punto la Juventus cercherebbe di impostare l’affare sulla base di un prestito oneroso (4-5 milioni) con obbligo di riscatto, giocando anche la carta Facundo Gonzalez. L’uruguaiano milita già nella formazione di Rotterdam, che vanta l’obbligo di riscatto a 6 milioni. Cifra che potrebbe essere scontata all’interno dei dialoghi per Hancko.

Sullo sfondo, ma più defilati al momento, i nomi di Ismajli (Empoli), Dragusin (il Tottenham non vuole privarsene) e Kiwior (piace pure al Napoli, ma l’Arsenal chiede 20 milioni per cederlo e non accetta formule che non siano a titolo definitivo).

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Ci saranno anche gli occhi della Juventus stasera sull’Estádio do Desportivo das Aves, dove alle 19 è in programma la sfida tra AVS e Benfica. Antonio Silva resta, infatti, nei radar bianconeri e potrebbe finire in panchina per l’ottava gara consecutiva. Il che renderebbe - al netto delle rimostranze in merito alla sua cessione del presidente Manuel Rui Costa - molto improbabile una permanenza nelle fila delle Aquile del centrale classe 2003. L’ennesima esclusione del tecnico Bruno Lage, che gli sta preferendo costantemente il duo Araujo-Otamendi, sarebbe la classica goccia destinata a far traboccare un vaso ormai colmo. Silva è scontento delle numerose panchine inflittegli dal nuovo allenatore benfichista e punta a trasferirsi altrove a gennaio per ritrovare spazio e minutaggio. Una mossa volta pure a evitare di perdere il posto nella Nazionale lusitana allenata da Roberto Martinez e protagonista a marzo nei quarti di finale di Nations League.

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Appuntamento che Antonio non vorrebbe saltare a causa delle recenti esclusioni, ben 5 in Super Liga (in ordine cronologico contro Rio Ave, Farense, Porto, Arouca e Guimaraes) più le due maturate in Champions League al cospetto di Monaco e Bologna. Ecco perché il suo agente Jorge Mendes, fresco vincitore del Golden Boy Best Agent 2024, sta cercando di trovare l’incastro giusto con la Juve. Magari con la formula del prestito oneroso. La stessa già utilizzata in maniera efficace lo scorso agosto per portare Cisco Conceicao in bianconero dal Porto. Occhio quindi all’operazione rewind sempre in salsa portoghese. A proposito dell’esterno offensivo: i piani juventini e di Mendes sono chiari e portano all’acquisizione del suo cartellino (c’è la clausola da 30 milioni) da parte della Vecchia Signora a titolo definitivo. Silva ma non solo: per caratteristiche tecnico-tattiche il nome ideale nei piani di Thiago Motta per puntellare il reparto arretrato resta quello del mancino David Hancko (può agire sia da centrale sia come terzino).

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