Nasce la Juve deluxe a cinque stelle: prima volta per Thiago Motta

Dopo il poker al Cagliari in Coppa Italia, il tecnico bianconero cerca continuità e la vittoria in campionato a casa del Monza ultimo

Certo che gli allenatori non sono tutti uguali, certo che ognuno di loro si porta appresso storie, qualità, caratteristiche, idiosincrasie e amori, duttilità e rigidità. Tutto assieme con sfumature più o meno accentuate a seconda del gradimento personale o della narrazione di moda. Ma nessuno di loro può prescindere da un dettaglio fondamentale: i giocatori di cui può disporre. Per esempio oggi, quando la sua Juventus viaggia verso Monza, Thiago Motta è in altalena con il saliscendi innescato dalle differenti emozioni tra assenze e recuperi. Il primo dato, quello degli indisponibili, è onusto di nomi pesanti assai e comprende Bremer, Cabal, Milik, Weah e Douglas Luiz, con quest’ultimo che resta il mistero senza fine (bello?) del recupero infortunati bianconeri. Dall’altra parte, però, per la prima volta (a parte uno scampolo di fine mercato contro la Roma) Thiago Motta può disporre di tutte le stelle della rosa bianconera che formano un quintetto di grande potenziale dal punto di vista della tecnica individuale e delle variabili tattiche che è in grado di garantire: Koopmeiners, Yildiz, Gonzalez, Conceiçao Vlahovic. Una dotazione di tutto rispetto che rende un poco di giustizia anche alle operazioni estive di mercato perché, al netto della presenza di due “veterani” come Vlahovic e Yildiz, gli altri tre elementi sono il frutto delle operazioni concluse da Giuntoli.

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Variabili tecniche

Ecco, dunque, che la loro contemporanea disponibilità garantisce al tecnico bianconero importanti variabili tecniche e, soprattutto, gli offre la possibilità di effettuare turnazioni che limitino il rischio di altri infortuni. Anche perché, con un candelario così fitto di impegni, gli stop fanno inevitabilmente saltare molte più gare di quel che accadrebbe con un programma meno intasato. Una situazione, per esempio, che oggi potrebbe riguardare lo stesso Kenan Yildiz, tra coloro che più è stato utilizzato da Motta in questa stagione. Ieri il tecnico lo ha elogiato, terminando poi la sua analisi su di lui con una frase che apre all’ipotesi di una partenza dalla panchina: «Kenan ha fatto molto bene l’esterno sinistro, dietro la punta anche ed anche la punta, può sicuramente giocare anche a destra, la sua disponibilità è sempre massima. Vedremo se inizierà domani (oggi, ndr) o se subentrerà». Non peregrina, così, l’ipotesi che possa toccare a Nico Gonzalez il ruolo di “sotto punta” alle spalle di Vlahovic, anche in conseguenza della capacità dell’argentino di gestire meglio la palla senza rischiare di perderla e subire ripartenza che potrebbero rivelarsi mefitiche. Una soluzione che implica conferma di Koopmeiners sulla linea dei mediani: una delle risposte più interessanti della gara di Coppa Italia.

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Emergenza difesa

Resta corta, invece, la coperta in difesa: se Cambiaso è entrato nella lista dei convocati dopo le verifiche nella rifinitura di ieri, resta fuori Danilo. Il brasiliano non è partito per Monza a causa di un problema alla caviglia. Difficile anche che Motta decida di rischiare subito Cambiaso e così è concreta l’ipotesi della riconferma di McKennie sulla fascia sinistra di difesa, anche perché l’americano ha dimostrato contro il Cagliari di sapersi muovere all’interno degli spazi come piace a Motta. Al di là delle scelte iniziali (importantissime, per carità) fa tutta la differenza del mondo la possibilità di disporre di cambi qualitativi in corso d’opera: fondamentali per dare continuità contro le piccole, avversarie costate alla Juve 10 punti, e superare la sindrome da pareggio.

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Certo che gli allenatori non sono tutti uguali, certo che ognuno di loro si porta appresso storie, qualità, caratteristiche, idiosincrasie e amori, duttilità e rigidità. Tutto assieme con sfumature più o meno accentuate a seconda del gradimento personale o della narrazione di moda. Ma nessuno di loro può prescindere da un dettaglio fondamentale: i giocatori di cui può disporre. Per esempio oggi, quando la sua Juventus viaggia verso Monza, Thiago Motta è in altalena con il saliscendi innescato dalle differenti emozioni tra assenze e recuperi. Il primo dato, quello degli indisponibili, è onusto di nomi pesanti assai e comprende Bremer, Cabal, Milik, Weah e Douglas Luiz, con quest’ultimo che resta il mistero senza fine (bello?) del recupero infortunati bianconeri. Dall’altra parte, però, per la prima volta (a parte uno scampolo di fine mercato contro la Roma) Thiago Motta può disporre di tutte le stelle della rosa bianconera che formano un quintetto di grande potenziale dal punto di vista della tecnica individuale e delle variabili tattiche che è in grado di garantire: Koopmeiners, Yildiz, Gonzalez, Conceiçao Vlahovic. Una dotazione di tutto rispetto che rende un poco di giustizia anche alle operazioni estive di mercato perché, al netto della presenza di due “veterani” come Vlahovic e Yildiz, gli altri tre elementi sono il frutto delle operazioni concluse da Giuntoli.

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