Vlahovic e Kean, sliding bomber tra Juve e Fiorentina per il Trono del Gol

Retroscena e storie intrecciate: a Torino insieme dal 2021-22 fino alla scorsa estate, quando Moise è andato a Firenze dove è rinato. E ora sfida Dusan

Prima a lungo parallele, poi confluenti in un’unica carreggiata sulla quale hanno viaggiato assieme per due stagioni e mezzo e infine separatesi, le strade di Dusan Vlahovic e Moise Kean oggi si incrociano per la prima volta, mettendoli uno di fronte all’altro, punti di riferimento degli attacchi di Juventus e Fiorentina. Un confronto inedito, quello tra i due bomber, che avrebbe potuto andare in scena a maglie invertite.

Vlahovic e Keran, destini incrociati

Nati a un mese e a un migliaio di chilometri di distanza, il 28 gennaio 2000 a Belgrado Vlahovic, il 28 febbraio 2000 a Vercelli Kean, tutti e due hanno bruciato le tappe: primo gol nella Superliga serba a 16 anni con la maglia del Partizan per Vlahovic, primo in Serie A a 17 per Kean, in divisa bianconera. Le maglie con cui entrambi avevano fatto sfracelli nei campionati giovanili. È poco tempo dopo che le loro strade si fanno parallele: nell’estate 2018 Vlahovic diventa a tutti gli effetti un giocatore della Fiorentina, che lo aveva acquistato a gennaio ma per questioni burocratiche non aveva potuto schierarlo, e Kean diventa a tutti gli effetti un giocatore della Juve, che decide che sì: dopo un anno di prestito al Verona il ragazzo può tornare e far parte di un attacco in cui ci sono Cristiano Ronaldo e Dybala, Mandzukic e Douglas Costa. Su quelle strade parallele, Kean viaggia molto più veloce di Vlahovic e nella seconda parte della stagione conquista spazio, segnando 6 gol in 6 giornate di campionato tra la 27ª e la 32ª. DV9, che non è ancora DV9, in prima squadra mette assieme 10 presenze senza gol, segnandone invece a valanga, 19 in 21 presenze, con la Primavera viola, condotta al trionfo in Coppa Italia. L’exploit di Kean allontana le strade dei due bomber classe 2000: a fine stagione la Juve lo cede all’Everton per 27 milioni più bonus. L’azzurro fatica in Premier, brilla invece in prestito al Paris Saint-Germain, il serbo nel frattempo conquista il posto di centravanti titolare della Fiorentina a suon di gol. E nella stagione 2021-22 le strade di Kean e Vlahovic tornano prima parallele, poi confluiscono in una sola, bianconera. Il 31 agosto 2021, sorpresa dall’addio di Cristiano Ronaldo che due settimane prima aveva garantito che a quel punto sarebbe rimasto a Torino, la Juve riporta a Torino Kean. Ma non basta (nessuno, da solo, avrebbe potuto bastare) e così a gennaio la società bianconera investe 80 milioni proprio per Vlahovic: e lui e Kean diventano compagni.

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La sfida tra Vlahovic e Kean

Lo sono rimasti fino alla fine della scorsa stagione, quando si è completato il rovesciamento delle aspettative di quell’estate 2018, quando la Juventus aveva scommesso su Kean e la Fiorentina su Vlahovic. L’allora bomber del futuro bianconero è il bomber del presente viola, l’allora bomber del futuro viola è il bomber del presente bianconero. E oggi le loro strade si incrociano, mettendoli contro per la prima volta. Uno scontro a cui arrivano quasi alla stessa velocità, Vlahovic e Kean, come la Juventus e la Fiorentina: 31 punti ciascuna le squadre di Thiago Motta e Palladino, ma con una partita in meno per i viola (quella con l’Inter sospesa per il malore di Bove); 12 gol in 21 presenze stagionali per Vlahovic, 14 nelle stesse 21 presenze per Kean, con le 4 reti in Champions di DV9 che riequilibrano i due score in virtù di un peso specifico, oltre che numerico, superiore alle 3 di Kean tra qualificazione e girone di Conference League. E con una motivazione in più per il viola: «È una data importante - ha detto pochi giorni fa a Sky Sport parlando di quella di oggi - Quando sono tornato alla Juve avevo grandi aspettative, poi ci sono state scelte che non mi andavano bene e mi hanno buttato giù di morale. Si sono aggiunti gli infortuni e se non hai la fiducia dell’allenatore e della società non stai bene. Ho dovuto gestirmela da solo, ma sapevo che un giorno sarebbe toccato a me» . Sarebbe toccato a lui essere protagonista, questo il senso. E lo è stato da subito, in viola. Oggi proverà a esserlo in quello stadio che avrebbe potuto essere il suo, anche per dimostrare che avrebbe dovuto esserlo davvero. Dalla parte opposta del campo, Dusan Vlahovic invece cercherà il primo gol alla Fiorentina dopo sei sfide a secco. Per trascinare la Juve al sorpasso e dimostrare che la società bianconera ha fatto bene a scegliere lui come centravanti. Non sarà l’ultimo incrocio tra Vlahovic e Kean, ma non è scontato che i prossimi abbiano la stessa importanza.

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Prima a lungo parallele, poi confluenti in un’unica carreggiata sulla quale hanno viaggiato assieme per due stagioni e mezzo e infine separatesi, le strade di Dusan Vlahovic e Moise Kean oggi si incrociano per la prima volta, mettendoli uno di fronte all’altro, punti di riferimento degli attacchi di Juventus e Fiorentina. Un confronto inedito, quello tra i due bomber, che avrebbe potuto andare in scena a maglie invertite.

Vlahovic e Keran, destini incrociati

Nati a un mese e a un migliaio di chilometri di distanza, il 28 gennaio 2000 a Belgrado Vlahovic, il 28 febbraio 2000 a Vercelli Kean, tutti e due hanno bruciato le tappe: primo gol nella Superliga serba a 16 anni con la maglia del Partizan per Vlahovic, primo in Serie A a 17 per Kean, in divisa bianconera. Le maglie con cui entrambi avevano fatto sfracelli nei campionati giovanili. È poco tempo dopo che le loro strade si fanno parallele: nell’estate 2018 Vlahovic diventa a tutti gli effetti un giocatore della Fiorentina, che lo aveva acquistato a gennaio ma per questioni burocratiche non aveva potuto schierarlo, e Kean diventa a tutti gli effetti un giocatore della Juve, che decide che sì: dopo un anno di prestito al Verona il ragazzo può tornare e far parte di un attacco in cui ci sono Cristiano Ronaldo e Dybala, Mandzukic e Douglas Costa. Su quelle strade parallele, Kean viaggia molto più veloce di Vlahovic e nella seconda parte della stagione conquista spazio, segnando 6 gol in 6 giornate di campionato tra la 27ª e la 32ª. DV9, che non è ancora DV9, in prima squadra mette assieme 10 presenze senza gol, segnandone invece a valanga, 19 in 21 presenze, con la Primavera viola, condotta al trionfo in Coppa Italia. L’exploit di Kean allontana le strade dei due bomber classe 2000: a fine stagione la Juve lo cede all’Everton per 27 milioni più bonus. L’azzurro fatica in Premier, brilla invece in prestito al Paris Saint-Germain, il serbo nel frattempo conquista il posto di centravanti titolare della Fiorentina a suon di gol. E nella stagione 2021-22 le strade di Kean e Vlahovic tornano prima parallele, poi confluiscono in una sola, bianconera. Il 31 agosto 2021, sorpresa dall’addio di Cristiano Ronaldo che due settimane prima aveva garantito che a quel punto sarebbe rimasto a Torino, la Juve riporta a Torino Kean. Ma non basta (nessuno, da solo, avrebbe potuto bastare) e così a gennaio la società bianconera investe 80 milioni proprio per Vlahovic: e lui e Kean diventano compagni.

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