
"È bello che il mister mi chieda di fare questo tpo di giocate. Fa bene a tutta la squadra". Queste le parole di Khephren Thuram, intervenuto al termine della sfida interna contro la Fiorentina di Kean - l'ex attaccante bianconero è andato a segno senza esultare - in cui la Juventus ha rimediato l'11º pareggio in campionato. Un risultato che ha visto il centrocampista francese realizzare una doppietta (20', 48'), il cui entusiasmo è stato però in grossa parte sedato dalla rete di Sottil nel finale (87'). Gli uomini di Motta mancano così l'occasione di chiudere l'anno con il sorriso, nonché quella più importante di sorpassare la Viola in classifica. Il calendario ha ora in programma la spedizione saudita per la semifinale di Supercoppa Italiana, dove Vlahovic e compagni affronteranno il Milan nell'incontro del 3 gennaio. Poi, il ritorno in Champions contro il Bruges e la trasferta di Napoli.
Thuram: "Ho esultato come Tevez e mio fratello"
"Ho avuto più libertà nell'entrare in area di rigore. Ho imparato a conoscere meglio i compagni come anche lo Stadium. L'esultanza? Non ne ho solo una, anche se non sono abituato a fare gol. Per il primo gol ho voluto esultare come mio fratello, mentre per il secondo ho pensato a un video di Tevez in cui festeggiava così". Thuram ha poi risposto sulle coincidenze che hanno visto il fratello Marcus andare a segno per la prima volta contro la Fiorentina, e prima ancora il padre Lilian realizzare un autogol proprio contro la Viola. "Non sapevo di mio padre, ma lui non sa fare gol ed è normale che sia andata così. Cosa ci manca? Sicuramente gestire meglio la palla quando siamo davanti la porta avversaria, ma anche giocare con personalità e fiducia perché abbiamo i giocatori giusti per farlo. Siamo una squadra giovane e dobbiamo continuare a crescere".