Conceicao-Juve, brutti ricordi! Dal Porto al Milan: vendetta... in famiglia

Il neo allenatore rossonero affronterà subito i bianconeri del figlio Chico, ma i precedenti evocano brutti momenti nella mente dei tifosi

Può Conceicao far storcere il naso ai tifosi della Juve? Sì se si parla del padre. Sergio evoca ricordi non piacevoli alla Vecchia Signora. E ora il destino si è messo di mezzo. L'allenatore portoghese, che ha preso il posto di Fonseca al Milan, affronterà proprio i bianconeri e suo figlio nel match d'esordio sulla panchina del Diavolo. E ci sarà un trofeo importante in palio: la Supercoppa italiana. Chi vincerà infatti potrà andare a giocarsi il primo titolo della stagione in finale contro una tra Inter e Atalanta. E a Torino vorrebbero un epilogo diverso rispetto all'ultima volta che hanno stretto la mano all'ex Lazio.

Conceicao e i brutti ricordi Juve

Bisogna spostare indietro le lancette e tornare al 2021, la Juve di Pirlo. I bianconeri dopo un grande girone di Champions League chiuso al primo posto, davanti al Barcellona, hanno pescato il Porto nei sorteggi per gli ottavi di finale. Non era la prima volta per Madama, che aveva già affrontato i portoghesi nel 2017, l'anno della finale. Da quella data tante cose sono cambiate: allenatori, giocatori e un Cristiano Ronaldo in più. Il peso del fuoriclasse si è fatto sentire sin dal primo anno con la Vecchia Signora quasi obbligata a dover dimostrare di essere superiore. Lo ha pagato. Non tutti avevano la sua mentalità e si è visto nel doppio confronto contro la squadra di Conceicao, dove però anche CR7 ha commesso un grave errore. Una serata triste, terminata con una vittoria ma solo nel tabellino, visto che ancora era presenta la regola dei gol fuoricasa. Ma tutto è partito dalla notte da incubo vissuta al Do Dragao...

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Il regalo di Bentancur e Chiesa prime

Sembra passata una vita, ma i ricordi di quella sfida vengono alla luce come i flashback in Lost. Nel Porto giocavano Taremi e un rampante Luis Diaz "spaccapartite", oltre al "villain" Sergio Oliveira. I bianconeri hanno subito sentito la pressione del Do Dragao, soprattutto Bentancur, che dopo pochi secondi con un retropassaggio "suicida" ha regalato proprio all'attuale attaccante dell'Inter la palla del vantaggio. Un inizio shock. Nel secondo tempo il copione si è ripetuto, ma questa volta ci ha pensato Marega a battere Szczesny. Un ottavo da incubo con una speranza che è piovuta dal cielo all'82' grazie al gol di Chiesa, ancora in forma e prima del grave infortunio. E a Torino è poi arrivata la sua Epifania, in una serata amara.

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Chiesa show e l'errore di Ronaldo  

Alla Juventus sarebbe bastato un 1-0 per passare il turno, ma questo sogno è svanito dopo appena venti minuti: fallo di Demiral e penalty per il Porto. E sul dischetto si è presentato l'eroe della serata, quello che ancora a Torino rivedono in qualche incubo: Sergio Oliveira. Il centrocampista davanti a un pararigori come Szczesny si è dimostrato freddo e preciso. A dare poi la scossa ai bianconeri ci ha pensato Chiesa in una delle sue migliori prestazioni, prima del grande Europeo disputato poi con l'Italia. Da tornado "Twister" come l'allenatore rivale. La sua doppietta ha allungato la partita ai supplementari, dove però è arrivata la grande beffa: al 115' una punizione da posizione quasi innocua ha tramortito la squadra di Pirlo. A calciarla ci ha pensato sempre Oliveira, che ha tirato rasoterra sfruttando un grave errore di Cristiano Ronaldo, che saltando di schiena, ha fatto passare il pallone, beffando anche Tek. Poi la rete di Rabiot ha regalato qualche speranza nel finale, ma non è bastata per fare l'impresa. Ora in casa Juve sperano di prendersi una rivincita contro Conceicao, per festeggiare con il figlio (che era in panchina nei dragões ed era subentrato nei minuti finali dell'andata) ed evitare che il padre si dia alla pazza gioia tra sigari e balletti alla Ancelotti.

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Può Conceicao far storcere il naso ai tifosi della Juve? Sì se si parla del padre. Sergio evoca ricordi non piacevoli alla Vecchia Signora. E ora il destino si è messo di mezzo. L'allenatore portoghese, che ha preso il posto di Fonseca al Milan, affronterà proprio i bianconeri e suo figlio nel match d'esordio sulla panchina del Diavolo. E ci sarà un trofeo importante in palio: la Supercoppa italiana. Chi vincerà infatti potrà andare a giocarsi il primo titolo della stagione in finale contro una tra Inter e Atalanta. E a Torino vorrebbero un epilogo diverso rispetto all'ultima volta che hanno stretto la mano all'ex Lazio.

Conceicao e i brutti ricordi Juve

Bisogna spostare indietro le lancette e tornare al 2021, la Juve di Pirlo. I bianconeri dopo un grande girone di Champions League chiuso al primo posto, davanti al Barcellona, hanno pescato il Porto nei sorteggi per gli ottavi di finale. Non era la prima volta per Madama, che aveva già affrontato i portoghesi nel 2017, l'anno della finale. Da quella data tante cose sono cambiate: allenatori, giocatori e un Cristiano Ronaldo in più. Il peso del fuoriclasse si è fatto sentire sin dal primo anno con la Vecchia Signora quasi obbligata a dover dimostrare di essere superiore. Lo ha pagato. Non tutti avevano la sua mentalità e si è visto nel doppio confronto contro la squadra di Conceicao, dove però anche CR7 ha commesso un grave errore. Una serata triste, terminata con una vittoria ma solo nel tabellino, visto che ancora era presenta la regola dei gol fuoricasa. Ma tutto è partito dalla notte da incubo vissuta al Do Dragao...

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