L'opzione Kolo Muani
A meno che il dt bianconero non riesca a monetizzare la cessione di Nicolò Fagioli il cui ritorno economico, però, potrebbe essere dirottato sul difensore, in particolare per ammorbidire la resistenza del Feyenoord su Hancko. Del resto è inevitabile che in questa fase, in vista di un mercato così particolare come quello di gennaio, si gettino molte esche per riuscire poi a tenere qualche pesce nella rete. A questa logica risponde anche l’attenzione verso Kolo Muani, il franco congolese che ha ormai “rotto” definitivamente con Luis Enrique al Psg. Sull’attaccante, uno dei talenti più attesi e mai definitivamente sbocciati del calcio francese, c’è concorrenza molto forte che va dal Milan, in Italia, ai club della Premier League con l’Arsenal in prima fila. Conta convincerlo, perché il club parigino, un po’ come il cielo dell’indimenticabile Remarque, non ha preferenze. Lo lascerà libero di decidere, a condizione però che il club di destinazione si accolli l’ingaggio del giocatore da qui a fine stagione: 4 milioni netti. Eh sì, perché il Psg è già rimasto scottato dall’investimento monstre per il suo acquisto - 90 milioni Eintracht Francoforte nell’estate scorsa - e non ha alcuna intenzione di contribuire alle spese.
E Raspadori...
La Juve fa opera di convincimento sul francese, ben sapendo che gennaio è appunto un mercato infido: basta che un attaccante segni un gol pesante - come è riuscito a Raspadori contro il Venezia - perché gli scenari si modifichino. L’attaccante del Napoli, però, resta sugli appunti di Giuntoli e fino all’ultimo va tenuto d’occhio. Sopratutto fino a quando non si sarà mosso il solito Fagioli: ormai un passepartout di mercato più che un grimaldello tattico.
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