Pagina 2 | Conte raddoppia, c’è anche Chiesa! Danilo-Juve al braccio di ferro

TORINO - Che sia finita, la lunga e intensa storia d’amore tra Juventus e Danilo, è ormai vicenda nota. Un po’ meno chiaro è cosa succederà nel mese di gennaio che è appena cominciato: intanto il brasiliano non è salito sul volo per Riad e guarderà la Supercoppa da spettatore. Sta dunque per cominciare un braccio di ferro, ovviamente non tanto sulla separazione, ma su come separarsi. Danilo vorrebbe una risoluzione consensuale che possa permettergli di accordarsi con un’altra squadra a parametro zero; la Juventus invece intende far valere il contratto in essere fino a giugno per poter avere una sorta di indennizzo dall’uscita di scena del suo ormai ex capitano.

Giuntoli sull'addio di Danilo alla Juve

A cercare di spiegare le linee guida delle questione, pure nel tentativo di gettare acqua sul fuoco di una polemica che si è accesa pure all’interno della tifoseria, ci ha pensato il dt bianconero Cristiano Giuntoli attraverso radio Serie A, direttamente da Riad dove la squadra è in ritiro: "Siamo d’accordo con il suo entourage - il riferimento a Danilo del dirigente juventino - e stiamo cercando una soluzione che vada bene per lui e per la Juventus. Quando c’è un calciatore sul mercato, ci deve essere il gradimento di entrambe le parti". Frase che non è interpretabile, ma che però lascia intendere che la soddisfazione debba essere doppia, dunque non solo del calciatore. E in quel "stiamo cercando una soluzione che vada bene per lui e per la Juventus" si può leggere anche un messaggio al Napoli. Che sarebbe il club in cima alla lista dei desideri del brasiliano quale prossima tappa della sua lunga carriera ricca di successi.

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Danilo ai margini alla Juve

Del resto Danilo era finito in fondo alle gerarchie di Thiago Motta, superato addirittura dagli adattabili Locatelli da centrale e McKennie da terzino. Però non si tratta soltanto di una decisione tecnica: già a metà ottobre il giocatore aveva affrontato la questione futuro con la società, dicendosi pronto a eliminare la clausola di rinnovo automatico del contratto al raggiungimento del 50 per cento delle presenze stagionali, per non condizionare le scelte e non essere un peso. Inoltre Danilo si era pure sbilanciato in alcune dichiarazioni post partita in cui aveva sottolineato, in particolare quella a Prime dopo la vittoria sul Manchester City (finora il punto più alto della stagione bianconera): "Ho un contratto fi no a giugno 2025 e voglio stare qua fi no alla fine. Non ho mai visto un capitano che abbia lasciato la sua squadra a metà stagione e io non sarò da meno", diceva Danilo non più tardi di tre settimane fa. Qualcosa deve essere cambiato e ora il brasiliano proverà a portare altrove il suo know-how. Di certo, la situazione fa discutere e divide la tifoseria, tra chi sottolinea quanto ormai Danilo fosse poco funzionale al nuovo prgetto tecnico e chi invece invoca più rispetto per un giocatore che ha comunque scritto una parte important di storia recente del club, per di più trattandosi di un professionista sempre serio.

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Napoli, Conte vuole anche Chiesa

Non è un mistero che il Napoli sia interessato a Danilo, con il tecnico Conte che si aspetta almeno un difensore e con il ds Manna che conosce molto bene il brasiliano. Ma non si tratta dell’unico pezzo di vecchia Juve nei radar azzurri: anche Federico Chiesa è un obiettivo sensibile del mercato napoletano, in un testa a testa con l’Atalanta per arrivare all’esterno off ensivo, sempre più vicino a lasciare Liverpool già in questa sessione di mercato. In ogni caso per Giuntoli la strada intrapresa dalla Juve è giusta: "Il lavoro di Thiago Motta - ha detto sempre a Radio Serie A - sarà un percorso sicuramente virtuoso, siamo convinti della nostra strada e ci vuole solo un po’ di tempo. Arriviamo con qualche giocatore in più, siamo contenti. Stanno rientrando tutti, cerchiamo di affrontare nel migliore dei modi una competizione così importante. Per la Juve ogni trofeo è un obiettivo, faremo di tutto per vincere".

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Danilo ai margini alla Juve

Del resto Danilo era finito in fondo alle gerarchie di Thiago Motta, superato addirittura dagli adattabili Locatelli da centrale e McKennie da terzino. Però non si tratta soltanto di una decisione tecnica: già a metà ottobre il giocatore aveva affrontato la questione futuro con la società, dicendosi pronto a eliminare la clausola di rinnovo automatico del contratto al raggiungimento del 50 per cento delle presenze stagionali, per non condizionare le scelte e non essere un peso. Inoltre Danilo si era pure sbilanciato in alcune dichiarazioni post partita in cui aveva sottolineato, in particolare quella a Prime dopo la vittoria sul Manchester City (finora il punto più alto della stagione bianconera): "Ho un contratto fi no a giugno 2025 e voglio stare qua fi no alla fine. Non ho mai visto un capitano che abbia lasciato la sua squadra a metà stagione e io non sarò da meno", diceva Danilo non più tardi di tre settimane fa. Qualcosa deve essere cambiato e ora il brasiliano proverà a portare altrove il suo know-how. Di certo, la situazione fa discutere e divide la tifoseria, tra chi sottolinea quanto ormai Danilo fosse poco funzionale al nuovo prgetto tecnico e chi invece invoca più rispetto per un giocatore che ha comunque scritto una parte important di storia recente del club, per di più trattandosi di un professionista sempre serio.

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