Danilo ai margini alla Juve
Del resto Danilo era finito in fondo alle gerarchie di Thiago Motta, superato addirittura dagli adattabili Locatelli da centrale e McKennie da terzino. Però non si tratta soltanto di una decisione tecnica: già a metà ottobre il giocatore aveva affrontato la questione futuro con la società, dicendosi pronto a eliminare la clausola di rinnovo automatico del contratto al raggiungimento del 50 per cento delle presenze stagionali, per non condizionare le scelte e non essere un peso. Inoltre Danilo si era pure sbilanciato in alcune dichiarazioni post partita in cui aveva sottolineato, in particolare quella a Prime dopo la vittoria sul Manchester City (finora il punto più alto della stagione bianconera): "Ho un contratto fi no a giugno 2025 e voglio stare qua fi no alla fine. Non ho mai visto un capitano che abbia lasciato la sua squadra a metà stagione e io non sarò da meno", diceva Danilo non più tardi di tre settimane fa. Qualcosa deve essere cambiato e ora il brasiliano proverà a portare altrove il suo know-how. Di certo, la situazione fa discutere e divide la tifoseria, tra chi sottolinea quanto ormai Danilo fosse poco funzionale al nuovo prgetto tecnico e chi invece invoca più rispetto per un giocatore che ha comunque scritto una parte important di storia recente del club, per di più trattandosi di un professionista sempre serio.