Hancko, l'accordo c'è: ad aiutare la Juve ci pensano Fagioli... e il tempo

Il centrale slovacco resta il preferito della dirigenza bianconera e di Thiago Motta per puntellare la retroguardia

Il problema non sono gli obiettivi, ma la strada per arrivarci. Prendete Fikayo Tomori: lui è da tempo in cima alle preferenze bianconere per rinforzare la difesa e le sensazioni erano buone. Almeno fino a una settimana fa, almeno fino a quando sulla panchina del Milan sedeva quel Fonseca che aveva messo ai margini l’anglo canadese. Ma con l’arrivo di Conceiçao ogni decisione è stata sospesa in attesa delle valutazioni del nuovo tecnico. Il vero intoppo, però, non è neppure questo, quanto in prospettiva quello che riguarda la trattativa: il Milan, infatti, è disponibile ad aprire al prestito solo a condizione che sia subordinato a un obbligo di riscatto, e non a un semplice diritto, di un cartellino valutato tra i 25 e i 30 milioni.

Hancko, il preferito dalla Juve

Una richiesta che, all’opposto, i dirigenti bianconeri non sono disposti a prendere in considerazione. Siamo, ovviamente, alle prime schermaglie ma è logico che i segnali non siano incoraggianti per la Juventus, anche perché dopo il precedente di Kalulu sarà ben difficile che il Milan si ammorbidisca. Meglio, dunque, non perdere di vista le altre opzioni a cominciare da quella che, neppure troppo in fono, è da sempre la principale: David Hancko. Il centrale slovacco resta infatti il preferito della dirigenza bianconera e di Thiago Motta per puntellare la retroguardia. D’altronde il difensore del Feyenoord è l’unico tra gli attuali elementi nella short list juventina ad essere di piede mancino, ma soprattutto a poter giostrare in più ruoli. L’ex Fiorentina, infatti, può ricoprire sia il ruolo di centrale sia di terzino sinistro. Una duttilità preziosa che può tornare parecchio utile per una squadra impegnata su tre fronti.

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L'accordo con Giuntoli e il muro Feyenoord

Ecco perché il dt bianconero Cristiano Giuntoli non ha interrotto i contatti con i rappresentanti del classe 1997 dopo aver trovato nelle scorse settimane una bozza d’intesa per un contratto fino al 2029 da 2,5 milioni a stagione più bonus. Il Feyenoord finora ha sempre provato a fare muro, chiedendo almeno 25 milioni per privarsi del proprio gioiello. Una operazione che la Juve potrebbe finanziare attraverso la cessione di Nicolò Fagioli, dalla cui vendita potrebbero arrivare i denari utili a chiudere il colpo Hancko. Attenzione alle tempistiche: al momento il campionato olandese è fermo e ripartirà il 12 gennaio, quando inizierà un mini-tour de force per la formazione allenata da Brian Priske con quattro gare in undici giorni.

L’ultima in particolare col Bayern Monaco il 22 gennaio potrebbe - in caso di sconfitta degli olandesi - decretare l’eliminazione dalla Champions League. A quel punto senza più particolari obiettivi stagionali il Feyenoord potrebbe ammorbidirsi e dare il via libera all’assalto juventino. Motivo per cui in questi giorni la Vecchia Signora a fari spenti sta continuando a tenere viva la pista che porta ad Hancko. Più defilata l’ipotesi Silva che interessa anche al Milan con i buoni uffici di Jorge Mendes in un incrocio che, chissà, potrebbe sbloccare Tomori. Con il Milan, come potete leggere nella pagina accanto le strade di mercato sin incrociano anche in attacco per Kolo Muani, anche se in questa fase l’opzione più semplice e concreta resta quella che porta a Zirkzee, ormai in rotta con il Manchester United.

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Il problema non sono gli obiettivi, ma la strada per arrivarci. Prendete Fikayo Tomori: lui è da tempo in cima alle preferenze bianconere per rinforzare la difesa e le sensazioni erano buone. Almeno fino a una settimana fa, almeno fino a quando sulla panchina del Milan sedeva quel Fonseca che aveva messo ai margini l’anglo canadese. Ma con l’arrivo di Conceiçao ogni decisione è stata sospesa in attesa delle valutazioni del nuovo tecnico. Il vero intoppo, però, non è neppure questo, quanto in prospettiva quello che riguarda la trattativa: il Milan, infatti, è disponibile ad aprire al prestito solo a condizione che sia subordinato a un obbligo di riscatto, e non a un semplice diritto, di un cartellino valutato tra i 25 e i 30 milioni.

Hancko, il preferito dalla Juve

Una richiesta che, all’opposto, i dirigenti bianconeri non sono disposti a prendere in considerazione. Siamo, ovviamente, alle prime schermaglie ma è logico che i segnali non siano incoraggianti per la Juventus, anche perché dopo il precedente di Kalulu sarà ben difficile che il Milan si ammorbidisca. Meglio, dunque, non perdere di vista le altre opzioni a cominciare da quella che, neppure troppo in fono, è da sempre la principale: David Hancko. Il centrale slovacco resta infatti il preferito della dirigenza bianconera e di Thiago Motta per puntellare la retroguardia. D’altronde il difensore del Feyenoord è l’unico tra gli attuali elementi nella short list juventina ad essere di piede mancino, ma soprattutto a poter giostrare in più ruoli. L’ex Fiorentina, infatti, può ricoprire sia il ruolo di centrale sia di terzino sinistro. Una duttilità preziosa che può tornare parecchio utile per una squadra impegnata su tre fronti.

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