Il problema non sono gli obiettivi, ma la strada per arrivarci. Prendete Fikayo Tomori: lui è da tempo in cima alle preferenze bianconere per rinforzare la difesa e le sensazioni erano buone. Almeno fino a una settimana fa, almeno fino a quando sulla panchina del Milan sedeva quel Fonseca che aveva messo ai margini l’anglo canadese. Ma con l’arrivo di Conceiçao ogni decisione è stata sospesa in attesa delle valutazioni del nuovo tecnico. Il vero intoppo, però, non è neppure questo, quanto in prospettiva quello che riguarda la trattativa: il Milan, infatti, è disponibile ad aprire al prestito solo a condizione che sia subordinato a un obbligo di riscatto, e non a un semplice diritto, di un cartellino valutato tra i 25 e i 30 milioni.
Hancko, il preferito dalla Juve
Una richiesta che, all’opposto, i dirigenti bianconeri non sono disposti a prendere in considerazione. Siamo, ovviamente, alle prime schermaglie ma è logico che i segnali non siano incoraggianti per la Juventus, anche perché dopo il precedente di Kalulu sarà ben difficile che il Milan si ammorbidisca. Meglio, dunque, non perdere di vista le altre opzioni a cominciare da quella che, neppure troppo in fono, è da sempre la principale: David Hancko. Il centrale slovacco resta infatti il preferito della dirigenza bianconera e di Thiago Motta per puntellare la retroguardia. D’altronde il difensore del Feyenoord è l’unico tra gli attuali elementi nella short list juventina ad essere di piede mancino, ma soprattutto a poter giostrare in più ruoli. L’ex Fiorentina, infatti, può ricoprire sia il ruolo di centrale sia di terzino sinistro. Una duttilità preziosa che può tornare parecchio utile per una squadra impegnata su tre fronti.