"Juve troppo giustificata, non c'è ossessione. Motta ha tolto il migliore"

I commenti dopo il ko dei bianconeri di Thiago in Supercoppa contro il Milan: dalle sostituzioni all'atteggiamento della squadra

"La Juve non deve avere l'ossessione di vincere". Thiago Motta in conferenza alla vigilia aveva sottolineato questo aspetto. Un concetto che ha fatto un po' storcere il naso a tanti perché non fa parte del Dna bianconero. E durante la semifinale contro il Milan le sue parole si sono trasformate in fatti: dal vantaggio di Yildiz, il cambio di Vlahovic e poi il buio. Il rigore procurato, il goffo autogol e le difficoltà nel provare a rimettere in difficoltà i rossoneri. La Vecchia Signora è uscita dalla partita in anticipo e quel che ha fatto più rumore è stata proprio la mentalità. Argomento su cui si è acceso un dibattito soprattutto da parte di chi quella maglia l'ha vestita e ci ha vinto tanto come Tacchinardi. 

Tacchinardi e la mentalità Juve

Alessio Tacchinardi, ospite a Mediaset, ha parlato della Juve dopo la sconfitta: "Dove l'ha persa? Una partita in controllo per 60-65 minuti, con un ottimo calcio e poi in un modo o nell'altro riesce sempre a buttare via tutto con delle disattenzioni. Non ha l'ossessione di vincere le partite. Noi alla Juve volevamo vincere anche le partitelle in allenamento". E detto da lui sicuramente fa un certo effetto perché meglio di altri sa quale sia la mentalità dei bianconeri che non deve essere quella di dover uscire dal campo sempre vincenti, ma almeno provarci. Ma non è stato il solo a sottolineare questo aspetto perché anche altri hanno voluto cavalcare l'onda delle parole di Thiago Motta per analizzare il ko...

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Sabatini e il problema Juve

Argomento che è stato toccato anche dal giornalista Sabatini che ha voluto sottolineare anche un altro aspetto: "Motta ha tolto Mbangula che era il migliore in campo e Vlahovic, si è auto-impedito di poterla recuperare. Non si gioca senza centravanti. I cambi di Motta sono difficili da capire e da spiegare". Ovviamente riferito al cambio di Dusan nella ripresa: "Se Vlahovic è una sostituzione tattica allora è una scelta grave. Quando escono Mbangula e Vlahovic per la squadra è difficile avere un senso positivo: diventa una squadra che ha la faccia di Vlahovic quando esce".

Nonostante non abbia giocato una delle sue migliori partite, anzi, quando manca là davanti si sente e si è proprio notato all'uscita dal campo come sia cambiato anche il modo di stare in campo della squadra. "Si è usato sulla Juve fin troppa giustificazione su qualcosa che non rispecchia la storia della Juve, il suo Dna. Ovvero giocare senza l'ossesione della vittoria". Ma il messaggio sbagliato parte da molto più lontano: "Da quest'estate, non solo da Motta, perché la società ha dato come obiettivo quello di fare meglio della vittoria di una Coppa Italia rispetto alle ultime tre stagioni"

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"La Juve non deve avere l'ossessione di vincere". Thiago Motta in conferenza alla vigilia aveva sottolineato questo aspetto. Un concetto che ha fatto un po' storcere il naso a tanti perché non fa parte del Dna bianconero. E durante la semifinale contro il Milan le sue parole si sono trasformate in fatti: dal vantaggio di Yildiz, il cambio di Vlahovic e poi il buio. Il rigore procurato, il goffo autogol e le difficoltà nel provare a rimettere in difficoltà i rossoneri. La Vecchia Signora è uscita dalla partita in anticipo e quel che ha fatto più rumore è stata proprio la mentalità. Argomento su cui si è acceso un dibattito soprattutto da parte di chi quella maglia l'ha vestita e ci ha vinto tanto come Tacchinardi. 

Tacchinardi e la mentalità Juve

Alessio Tacchinardi, ospite a Mediaset, ha parlato della Juve dopo la sconfitta: "Dove l'ha persa? Una partita in controllo per 60-65 minuti, con un ottimo calcio e poi in un modo o nell'altro riesce sempre a buttare via tutto con delle disattenzioni. Non ha l'ossessione di vincere le partite. Noi alla Juve volevamo vincere anche le partitelle in allenamento". E detto da lui sicuramente fa un certo effetto perché meglio di altri sa quale sia la mentalità dei bianconeri che non deve essere quella di dover uscire dal campo sempre vincenti, ma almeno provarci. Ma non è stato il solo a sottolineare questo aspetto perché anche altri hanno voluto cavalcare l'onda delle parole di Thiago Motta per analizzare il ko...

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