Fagioli, Danilo e Arthur sbloccano il mercato Juve: Giuntoli ha fretta

Thiago Motta ha i difensori contati, si lavora per sbloccare i colpi in entrata: i nomi caldi

TORINO - Non è solo questione di quantità e di qualità, avessi detto niente. È anche questione di tempo. Perché la Juventus ha bisogno di un paio di rinforzi in difesa, elementi in grado di entrare da subito in concorrenza con Gatti e Kalulu, ovvero ciò che resta del reparto centrale costruito a inizio stagione, dopo rotture di crociato (Bremer e Cabal) e di rapporti (Danilo). Ma ne ha bisogno il prima possibile, come urlano gli ultimi esperimenti di Thiago Motta, costretto ad adattare nella retroguardia i vari Locatelli e McKennie, perché i difensori disponibili – in alcune circostanze – non arrivavano nemmeno a quattro, come la sua linea esigerebbe. Certo, il direttore Giuntoli è a conoscenza della situazione da diverse settimane. E di conseguenza si sta muovendo. Ma, senza introiti freschi a disposizione, il rischio è comunque quello di dover attendere i grandi saldi, che nel calciomercato però si celebrano alla fine e non all’inizio di gennaio. A meno che…

Il tesoretto Juve passa da Fagioli

A meno che, a sostegno proprie idee, Giuntoli non riesca a mettere da parte, in tempi brevi, il tanto agognato “tesoretto”. Un compito mica banale, soprattutto nella sessione invernale, ma il dt bianconero dispone comunque di alcune munizioni. Ferma restando la regola per cui, alla Continassa, nessuno è incedibile di fronte a una generosa offerta, il principale indiziato al sacrificio di gennaio è sempre Fagioli, perché ha mercato e perché è lentamente scivolato ai margini del progetto di Motta. Il centrocampista azzurro ha giocato la miseria di 16’ nelle ultime 6 partite, ma le sue qualità sono note e fanno gola in giro per l’Europa. Il prodotto della Next Gen piace in Inghilterra, con il West Ham in prima fila tra i tanti club che ne apprezzano la cifra tecnica, ma piace anche in Francia, dove il Marsiglia di De Zerbi pare però disponibile ad avanzare soltanto proposte che prevedano un iniziale prestito. Giuntoli mira alla cessione a titolo definitivo e, pur di sbloccare le entrate in difesa, potrebbe ammorbidire la posizione di partenza circa una richiesta di almeno 20-25 milioni, tutti o quasi di eventuale plusvalenza. E poi? E poi, in una rosa già ridotta all’osso, difficile pensare a tante altre partenze. Ma, all’incasso per Fagioli, potrebbero quantomeno sommarsi degli altri risparmi. Come quello sullo stipendio di Danilo, ormai separato in casa, o come quello sull’ingaggio di Arthur, per il quale non è ancora tramontata la pista spagnola che conduce al Betis.

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Hancko, la richiesta di Motta e gli altri nomi

Smuovere le acque in uscita, insomma, rappresenterebbe la via più diretta per bussare alla porta dei tanto attesi obiettivi difensivi con mano ferma e tasche piene. Già, ma quali obiettivi? La richiesta di Motta è chiara e conduce a David Hancko, mancino del Feyenoord in grado di destreggiarsi sia da centrale che da terzino. Il problema è che il club olandese è nel pieno della stagione, con diversi obiettivi alla portata: dalla qualificazione alle prossime coppe europee in campionato all’accesso al turno successivo in Champions League, dato che in classifica segue la Juventus, per esempio, con un solo punto di ritardo. Nessuna possibilità di strapparlo in prestito o a prezzo di saldo, dunque: occorre essere più convincenti. Magari con un “tesoretto” alle spalle, appunto. E lo stesso ritornello vale anche sul fronte Antonio Silva, dato che il Benfica ha già rispedito al mittente una prima proposta bianconera di prestito oneroso con diritto di riscatto. Serve di più. A meno di fiondarsi, magari per il secondo dei rinforzi in agenda, sull’esubero di un club disposto ad aprire a un prestito semestrale.

L’ipotesi Tomori, con l’approdo di Conceiçao Senior al Milan, pare sul punto di tramontare, mentre sta prendendo piede l’idea Renato Veiga, mancino classe 2003 di cui il Chelsea si priverebbe fino a giugno. Un discorso che potrebbe valere anche per Araujo e Christensen del Barcellona, anche se il caos che sta circondando il club blaugrana rischia di allungare i tempi entro i quali la nebbia intorno alla Ciutat Esportiva Joan Gamper si sarà diradata.

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TORINO - Non è solo questione di quantità e di qualità, avessi detto niente. È anche questione di tempo. Perché la Juventus ha bisogno di un paio di rinforzi in difesa, elementi in grado di entrare da subito in concorrenza con Gatti e Kalulu, ovvero ciò che resta del reparto centrale costruito a inizio stagione, dopo rotture di crociato (Bremer e Cabal) e di rapporti (Danilo). Ma ne ha bisogno il prima possibile, come urlano gli ultimi esperimenti di Thiago Motta, costretto ad adattare nella retroguardia i vari Locatelli e McKennie, perché i difensori disponibili – in alcune circostanze – non arrivavano nemmeno a quattro, come la sua linea esigerebbe. Certo, il direttore Giuntoli è a conoscenza della situazione da diverse settimane. E di conseguenza si sta muovendo. Ma, senza introiti freschi a disposizione, il rischio è comunque quello di dover attendere i grandi saldi, che nel calciomercato però si celebrano alla fine e non all’inizio di gennaio. A meno che…

Il tesoretto Juve passa da Fagioli

A meno che, a sostegno proprie idee, Giuntoli non riesca a mettere da parte, in tempi brevi, il tanto agognato “tesoretto”. Un compito mica banale, soprattutto nella sessione invernale, ma il dt bianconero dispone comunque di alcune munizioni. Ferma restando la regola per cui, alla Continassa, nessuno è incedibile di fronte a una generosa offerta, il principale indiziato al sacrificio di gennaio è sempre Fagioli, perché ha mercato e perché è lentamente scivolato ai margini del progetto di Motta. Il centrocampista azzurro ha giocato la miseria di 16’ nelle ultime 6 partite, ma le sue qualità sono note e fanno gola in giro per l’Europa. Il prodotto della Next Gen piace in Inghilterra, con il West Ham in prima fila tra i tanti club che ne apprezzano la cifra tecnica, ma piace anche in Francia, dove il Marsiglia di De Zerbi pare però disponibile ad avanzare soltanto proposte che prevedano un iniziale prestito. Giuntoli mira alla cessione a titolo definitivo e, pur di sbloccare le entrate in difesa, potrebbe ammorbidire la posizione di partenza circa una richiesta di almeno 20-25 milioni, tutti o quasi di eventuale plusvalenza. E poi? E poi, in una rosa già ridotta all’osso, difficile pensare a tante altre partenze. Ma, all’incasso per Fagioli, potrebbero quantomeno sommarsi degli altri risparmi. Come quello sullo stipendio di Danilo, ormai separato in casa, o come quello sull’ingaggio di Arthur, per il quale non è ancora tramontata la pista spagnola che conduce al Betis.

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