Douglas Luiz, Guardiola osserva e Motta rilancia: ci pensa... Koopmeiners

Nel ciclo di gennaio il brasiliano entrerà nelle rotazioni di centrocampo. Il tecnico ha sempre provato a preservarlo, ora c'è l'atto secondo
Mercato Juve, da Zirkzee a Danilo: a gennaio tra all in e exit strategy

TORINO - Douglas Luiz ricomincia da tre… dici. Rallentato dai contrattempi fisici e da un inserimento più macchinoso del previsto, il centrocampista brasiliano – accolto in pompa magna soltanto pochi mesi fa, tra annunci social e bagno di folla al J Medical – ha finora indossato la maglietta della Juventus per appena 354’ complessivi. Un bottino poco lauto che, frazionato nelle 26 partite disputate tra tutte le competizioni dai bianconeri, racconta di una media di soli 13’ in campo a gara. Appunto. Certo non un granché come biglietto da visita. Ma l’ex Aston Villa, che in estate aveva lasciato Birmingham accendendo la rabbia e la frustrazione nei sostenitori “claret and blue” per la sua cessione, è al centro dei buoni propositi di Thiago Motta per il 2025. Il tecnico ha riscontrato evidenti difficoltà nell’inserirlo a pieni giri nel motore della squadra, ma non per questo ha intenzione di archiviare un investimento societario da oltre 50 milioni di euro. Anzi.

Douglas Luiz atto secondo

La valorizzazione del 26enne di Rio de Janeiro è una delle priorità delle prossime settimane, fin dal sempre sentito Derby della Mole in programma sabato prossimo. Per non disperdere il valore economico del cartellino del ragazzo, ma soprattutto per sfruttarne le qualità tecniche nel disegno di una parabola di squadra che dovrà necessariamente rivelare una tendenza ascendente. La portata del potenziale di Douglas Luiz è nei dieci gol e dieci assist con cui ha contribuito all’ultima, storica, stagione dell’Aston Villa, tornato a calpestare l’erba della Champions League a 41 anni di distanza dalla precedente occasione. E nella considerazione di cui continua a godere oggi Oltremanica, come ricordano i sussurri di mercato che lo vorrebbero nei pensieri di un certo Guardiola per compensare la prolungata assenza di Rodri nel centrocampo del Manchester City. Nulla di troppo concreto, al momento. Anche perché il ragazzo cresciuto in una favela è nella testa e nei progetti, soprattutto, del suo attuale allenatore.

Thiago Motta in questi mesi ha sempre cercato di preservarlo, a livello mediatico. Di incoraggiarlo, a margine degli allenamenti. E di affrettarne il rientro in campo, quando ai box, proprio per “tenerlo” dentro al gruppo e renderlo grande protagonista della stagione. La prima metà non ha detto bene, la seconda è ancora tutta da scrivere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Douglas Luiz: Motta concede più minuti

Soprattutto ora che, cartella clinica alla mano, il brasiliano sta nuovamente e finalmente bene. Il centrocampista della Seleçao ha assaggiato il campo contro la Fiorentina, nell’ultima recita del 2024, e messo un timido zampino nel forcing finale di Supercoppa col Milan, nella prima del 2025. Troppo poco per lasciare davvero il segno, anche se di fronte al Venezia pochi giorni prima – per esempio – aveva dimostrato di poter incidere anche a gara in corso. Ancor più contro la Fiorentina quando gli sono bastati pochi minuti per confezionare uno splendido assist non concretizzato da Conçeicao: sarebbe stato il gol del 3-2 con tanti saluti alle polemiche. L’obiettivo, adesso, è però quello di accrescerne l’affiatamento con la squadra e il minutaggio in campo.

Come il tecnico italo-brasiliano aveva già provato a fare a fine ottobre, inserendolo nella formazione titolare per più partite di fila, salvo dover abortire il tentativo di fronte ai guai muscolari che hanno tormentato i primi mesi italiani del ragazzo. Costretto a fermarsi nel riscaldamento della sfida allo Stoccarda, prima. Poi di nuovo dopo una misera apparizione in panchina a Lille. E ancora in seguito ai già citati spezzoni con Venezia e Fiorentina.

Douglas Luiz, misteri e rinascita

Spizzichi e bocconi che hanno influito sul suo rendimento, finora più misterioso che negativo. L’avvento del 2025, però, nei piani stilati alla Continassa, dovrà rappresentare l’alba di un nuovo inizio per Douglas Luiz. E, in un certo senso, per tutta la squadra. Che a breve potrebbe assumere una nuova fisionomia, per esempio rendendo stabile l’arretramento di Koopmeiners al fine di concedergli più metri da aggredire e più palloni da giocare fronte allo specchio avversario. Ecco, proprio Douglas Luiz, allora, è il principale candidato a ereditarne la posizione da “numero dieci”, lui che i colpi nello stretto e in verticale li ha eccome. Anche i progetti di mercato nella testa di Giuntoli, in fondo, soffiano alle spalle di un Douglas Luiz sempre più protagonista: l’idea del dt bianconero, al momento, è sempre quella di finanziare il mercato attraverso la cessione di un elemento come Fagioli. Senza per forza rimpiazzarlo, però: il nuovo acquisto di gennaio, in mezzo al campo, dovrà necessariamente chiamarsi Douglas Luiz.

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TORINO - Douglas Luiz ricomincia da tre… dici. Rallentato dai contrattempi fisici e da un inserimento più macchinoso del previsto, il centrocampista brasiliano – accolto in pompa magna soltanto pochi mesi fa, tra annunci social e bagno di folla al J Medical – ha finora indossato la maglietta della Juventus per appena 354’ complessivi. Un bottino poco lauto che, frazionato nelle 26 partite disputate tra tutte le competizioni dai bianconeri, racconta di una media di soli 13’ in campo a gara. Appunto. Certo non un granché come biglietto da visita. Ma l’ex Aston Villa, che in estate aveva lasciato Birmingham accendendo la rabbia e la frustrazione nei sostenitori “claret and blue” per la sua cessione, è al centro dei buoni propositi di Thiago Motta per il 2025. Il tecnico ha riscontrato evidenti difficoltà nell’inserirlo a pieni giri nel motore della squadra, ma non per questo ha intenzione di archiviare un investimento societario da oltre 50 milioni di euro. Anzi.

Douglas Luiz atto secondo

La valorizzazione del 26enne di Rio de Janeiro è una delle priorità delle prossime settimane, fin dal sempre sentito Derby della Mole in programma sabato prossimo. Per non disperdere il valore economico del cartellino del ragazzo, ma soprattutto per sfruttarne le qualità tecniche nel disegno di una parabola di squadra che dovrà necessariamente rivelare una tendenza ascendente. La portata del potenziale di Douglas Luiz è nei dieci gol e dieci assist con cui ha contribuito all’ultima, storica, stagione dell’Aston Villa, tornato a calpestare l’erba della Champions League a 41 anni di distanza dalla precedente occasione. E nella considerazione di cui continua a godere oggi Oltremanica, come ricordano i sussurri di mercato che lo vorrebbero nei pensieri di un certo Guardiola per compensare la prolungata assenza di Rodri nel centrocampo del Manchester City. Nulla di troppo concreto, al momento. Anche perché il ragazzo cresciuto in una favela è nella testa e nei progetti, soprattutto, del suo attuale allenatore.

Thiago Motta in questi mesi ha sempre cercato di preservarlo, a livello mediatico. Di incoraggiarlo, a margine degli allenamenti. E di affrettarne il rientro in campo, quando ai box, proprio per “tenerlo” dentro al gruppo e renderlo grande protagonista della stagione. La prima metà non ha detto bene, la seconda è ancora tutta da scrivere.

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