È perfino banale ribadire come alla Juventus serva come l’aria un rinforzo (ma anche due) in attacco. E questo a prescindere dalla situazione di Dusan Vlahovic, come vedremo in seguito, sia perché Milik conferma tutte le difficoltà di recupero che era lecito temere, sia perché lo stesso attaccante serbo non ha una alternativa di ruolo che gli permetta di rifiatare o che gli faccia da spalla. Gli obiettivi sono delineati e i dirigenti bianconeri monitorano con attenzione, e un pizzico d’ansia, le gare in cui sono coinvolti gli obiettivi di gennaio. Soprattutto quelle del Manchester United per verificare la situazione di Joshua Zirkzee sul cui arrivo Thiago Motta conta moltissimo.
Le parole di Amorin
Ieri, nel big match contro il Liverpool, Amorim lo ha tenuto in panchina fino all’86’, comunque il tempo perché l’olandese sfornasse un assist delizioso sciupato da Maguire: avrebbe dato un clamoroso 3-2 ai Red Devils in crisi.
Durante il riscaldamento, dal settore ospite dei tifosi mancuniani è arrivato qualche applauso e un coro di incoraggiamento nei confronti dell’ex del Bologna che ha risposto con un gesto di incoraggiamento. Poi c’è stato l’endorsement di Bruno Fernandes («quello che succede verso di lui è incredibile e vergognoso: è un ragazzo che dà tutto e ha qualità»), ma sembra davvero improbabile che si possa ricucire la frattura con l’ambiente dello United i cui dirigenti (è dato in arrivo il ds Berta) cercano un altro attaccante: Viktor Gyökeres e Victor Osimhen (non semplice) gli obiettivi. Lo stesso Amorim, dopo la gara, apre all’ipotesi di un addio pur usando parole al miele verso il suo calciatore: «Voglio tenere Josh Zirkzee perché dà tutto. Si sta impegnando in allenamento, ma non sappiamo… la finestra di mercato è aperta, vedremo cosa succede».