"Vlahovic, fai yoga! Perché a volte non stoppa e altre fa gol stupendi. Zirkzee? Ha un limite"

Dusan ai raggi X: tre grandi ex bomber bianconeri analizzano pro e contro dell'attaccante della Juventus

INVIATO A RIAD - La Supercoppa italiana giocata a Riad non ha portato in Arabia Saudita solo le quattro semifinaliste Inter, Atalanta, Juventus e Milan, con i rossoneri capaci di alzare il trofeo grazie a una clamorosa rimonta nel derby della finalissima al 93’. Nella capitale saudita il nostro calcio ha fatto passerella anche con le Legends, ovvero una serie di ex calciatori top della Serie A che hanno animato la 48 ore precedente all’atto finale con interventi nel convegno promosso per individuare nuove vie di sviluppo e cooperazione tra il nostro mondo calcistico e quello arabo e durante un torneo di padel svoltosi nel modernissimo Padel Rush dove si allenano ragazzi e ragazze. Le migliori hanno partecipato proprio al torneo con gli ex campioni dimostrando la loro abilità (no, non avevano nessun velo a coprire il volto o i capelli ed erano vestite con tuta e maglietta). In finale si sono affrontate le coppie formate da Del Piero-Candela e Vieri-Borriello con i due bomber vincitori della manifestazione e l’ex romanista eletto come miglior giocatore.

Toni, Vieri e Borriello: un parere su Vlahovic

L’occasione giusta per chiedere a tre ex bomber juventini, cosa pensino del valore assoluto di Dusan Vlahovic e del periodo che sta attraversano. Che il giocatore serbo sia divisivo per l’alternanza di buone prestazioni ad altre decisamente sottotono è un dato di fatto anche se in questa stagione in tutte le competizioni è andato in rete 12 volte a fronte di 23 partite giocate per un totale, con tutte le maglie vestite in carriera, di 105 reti in 259 partite. Un mini sondaggio che vede un podio di attaccanti mica di seconda fascia: Luca Toni, Cristian Vieri e Marco Borriello, che messi insieme in carriera hanno reso tristi i portieri avversari 669 volte! Non una difesa d’ufficio per il numero nove di Thiago Motta e tutti e tre sono d’accordo anche su un aspetto. Ovvero su quanto conti l’aspetto emotivo nelle sue prestazioni che a volte non risultano positive. Del resto questo tridente d’attacco ha vissuto esperienze non solo nella Juventus ma anche in altri grandi club e quindi sanno perfettamente quanto valgono certi gol segnati con determinate squadre dove la pressione è decisamente maggiore. 

 

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Vlahovic, i consigli dei tre bomber

Il primo a scendere in campo nel sondaggio è Luca Toni, alla Juve nella stagione 2011-12, 306 gol in 658 partite ufficiali: «Secondo me alla fine Vlahovic i gol li fa, poi ci si aspetta sempre di più però vediamo tutto il reparto offensivo della Juve, se non fa gol potrebbero andare in rete i centrocampisti, gli esterni o i difensori. Personalmente, è un attaccante che mi piace, è un po’ nervoso ma c’è da capire che la maglia della Juventus pesa. Più che altro pare che ogni cosa sia colpa sua, ma se andiamo a vedere i tabellini vedremo che è quello che ha fatto più gol». Da Toni ad una altro corazziere, Cristian Vieri, alla Juventus nella stagione 1996-97, 236 gol in 476 partite disputate: «Vlahovic deve cercare di stare tranquillo, lavorare per la squadra, prepararsi, allenarsi bene: i gol prima o poi arriveranno. Si parla di attaccanti solo quando non segnano. Lui deve stare sereno e basta, i gol lo ripeto arriveranno anche perché li ha sempre fatti».

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Borriello: "Serbi senza stress? Quelli che hanno visto la guerra..."

A completare il tris Marco Borriello, alla Juventus nella stagione 2011-12, 127 gol in 446 partite e un fisico ancora da far invidia a parecchi quarantenni: «Vlahovic ha problematiche di pressione, caratteriali. Giocare nella Juventus non è facile, ha tifosi abituati a vincere con una grandissima storia. Lo vedi che lui è agitato, implode, poi alla fine deve stare più tranquillo. Gli consiglierei di fare un po’ di yoga, aiuta tanto. Uno dice “ma perché a volte non riesce a stoppare il pallone e in altre occasioni fa gol stupendi?”. La risposta sta proprio nella tranquillità con cui si riesce a giocare. Lui deve lavorare sul proprio carattere». Il fatto che i serbi notoriamente non avvertono stress anche per via della guerra non cambia il pensiero di Borriello: «Sì, lui è serbo ma è giovane, mica l’ha vista la guerra. E’ un attaccante forte con le sue caratteristiche. Leggo che la Juventus è interessata a Zirkzee. Certo, è un giocatore diverso che magari si sposa meglio con il gioco di Thiago Motta, però poi ti fa nove gol in tutto». Dunque se Vlahovic ascolterà il loro consiglio, dovrà cercare di isolarsi il più possibile dai condizionamenti esterni per riuscire a esprimere al meglio il proprio potenziale. 

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Toni, Vieri e Borriello: un parere su Vlahovic

L’occasione giusta per chiedere a tre ex bomber juventini, cosa pensino del valore assoluto di Dusan Vlahovic e del periodo che sta attraversano. Che il giocatore serbo sia divisivo per l’alternanza di buone prestazioni ad altre decisamente sottotono è un dato di fatto anche se in questa stagione in tutte le competizioni è andato in rete 12 volte a fronte di 23 partite giocate per un totale, con tutte le maglie vestite in carriera, di 105 reti in 259 partite. Un mini sondaggio che vede un podio di attaccanti mica di seconda fascia: Luca Toni, Cristian Vieri e Marco Borriello, che messi insieme in carriera hanno reso tristi i portieri avversari 669 volte! Non una difesa d’ufficio per il numero nove di Thiago Motta e tutti e tre sono d’accordo anche su un aspetto. Ovvero su quanto conti l’aspetto emotivo nelle sue prestazioni che a volte non risultano positive. Del resto questo tridente d’attacco ha vissuto esperienze non solo nella Juventus ma anche in altri grandi club e quindi sanno perfettamente quanto valgono certi gol segnati con determinate squadre dove la pressione è decisamente maggiore. 

 

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