Yildiz, la Juve sulle spalle
E allora, con il suo bomber e giocatore più pagato che nella migliore delle ipotesi potrebbe essere disponibile per la panchina; con i suoi colpi di mercato più costosi finora incapaci di incidere; con la rivelazione della stagione fuori (o al massimo tra le riserve) per un problema muscolare; con il suo capitano squalificato, la Juventus affiderà la fetta più grossa delle proprie speranze di vittoria e di rilancio al suo talento più giovane e più fulgido (e più prezioso: 80 milioni secondo l’ultimo report del Cies). Fiducia e responsabilità che Yildiz ha già mostrato di poter sostenere con una maturità e una personalità fuori scala per la propria età: l’ultima volta proprio a Riad in Supercoppa, schierato in un inedito ruolo di ala destra ma protagonista delle azioni più pericolose e autore del gol del vantaggio bianconero. L’ennesimo in un debutto dopo quelli a Psv (in Champions), Salernitana (in Coppa Italia), Frosinone (in Serie A da titolare) e Germania (in Nazionale).
E dopo quello all’andata, nel suo primo derby giocato dal primo minuto. Secondo marcatore bianconero dopo Vlahovic con 5 gol stagionali, miglior under 20 della Serie A per gol (3), dribbling riusciti (27, settimo assoluto) e grandi occasioni create (4), Yildiz il peso del ruolo di uomo più atteso del derby, da parte bianconera, ha dimostrato di poterlo sostenere come ha dimostrato di poter sostenere quello ancora più alto di numero 10 della Juve. Il mondo bianconero spera che ne dia un’altra prova.
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