Vanoli sulla visita di Cairo
"Può essere la sfida della svolta? Assolutamente sì, è da un mese che vedo la squadra avvicinarsi al mio carattere e alla mia fame di fare qualcosa di importante. Sono gare che possono dare la svolta: non è importante solo il risultato, ma anche la prestazione". - ha detto con chiarezza Vanoli. Sul confronto con Cairo al Filadelfia: "Quando si è vicini, ci si confronta: è la cosa che nel passato è mancata un po'. Per vivere i problemi, bisogna stare vicino alla squadra. Ho chiuso il capitolo mercato in questa settimana perché il derby è troppo importante. Il presidente ha fatto un discorso importante". Poi sul modulo: "Se partirò con il 3-5-2? Ora mi chiedi la formazione...(ride, ndr). Ho dimostrato di non essere integralista: quando si parla di numeri, nel calcio moderno sono semplici numeri per i giornalisti. Poi nella gara, c'è l'interpretazione. Nelle partite ci sono più partite, vediamo domani. Se la squadra si è avvicinata alle sensazioni dei tifosi? Penso di sì, lo hanno dimostrato a fine partita con il Parma quando sono andati sotto la curva per capire l'importanza del derby. Io per primo ho sempre cercato di unire e avvicinarmi nonostante ciò che sta succedendo. In questi sei mesi, la nostra bravura è stata quella di comandare una barca durante mesi in cui ne sono successe di tante. Ora la società deve capire l'importanza di questo mercato. Non voglio parlarne però. Sono coerente con me e con i giocatori, ho dimostrato di utilizzare tutti i giocatori. Se dobbiamo vincere con i singoli, è difficile; noi dobbiamo vincere di squadra e di spirito. Per farlo, non guardo in faccia a nessuno e ho bisogno di tutti. Sappiamo l'infortunio di Zapata...".