Kolo Muani con o senza Vlahovic: così Motta può cambiare anche Koopmeiners

L'attaccante francese consente a Thiago di varare diverse opzioni in campo: come potrebbe modificarsi la formazione bianconera. E contro il Milan...

TORINO - Kolo Muani, ieri sera, si è addormentato con la sagoma della Mole Antonelliana illuminata ancora negli occhi. L’attaccante francese, infatti, ha vissuto la sua prima giornata da giocatore della Juventus in pectore. La sua prima nottata, pardon: un paio di slittamenti del volo destinato a condurlo da Parigi a Torino ne hanno ritardato l’atterraggio a Caselle, avvenuto pochi istanti prima delle 19.30. In tempo per ammirare la Mole illuminata, appunto. Ma non per sostenere le visite mediche al J Medical, ultima tappa prima di poter ufficializzare il suo trasferimento in prestito dal Psg fino al termine della stagione. Si provvederà nella mattinata odierna, perché non c’è tempo da perdere.

Kolo Muani alla Juve: i dettagli dell'accordo

Le ristrettezze d’organico causa infortuni, infatti, negli ultimi giorni, hanno rappresentato uno dei fattori che ha indotto Giuntoli a pigiare il piede sull’acceleratore del mercato. Prima Alberto Costa, ora Kolo Muani. Rinforzi necessari per raddrizzare la rotta da qui a fine stagione e, perché no, per provare a imprimere una decisa sterzata ai risultati fin da queste intense settimane, zeppe di scontri diretti in campionato. Ecco: sabato pomeriggio, allo Stadium, arriva il Milan per un vero e proprio duello con vista sul quarto posto. E Thiago Motta, a maggior ragione in contumacia delle precarie condizioni di Vlahovic, vorrebbe avere un Kolo Muani in più nella propria faretra. Per questo, insomma, non c’è tempo da perdere: visite mediche, firma sul contratto, deposito dell’accordo. Un accordo che sancirà il passaggio dell’attaccante francese alla Juventus in prestito secco, previo pagamento dello stipendio che avrebbe percepito al Psg, club che ne detiene il cartellino: circa 5 milioni lordi per le casse bianconere. Questa l’intesa finale strappata da Giuntoli nella giornata di martedì, rinunciando a compromessi sulla cifra dell’eventuale riscatto estivo pur di accorciare i tempi. Per mettere il ragazzo nelle mani di Thiago Motta e per anticipare le contromosse della concorrenza, con il Tottenham ultimo ad arrendersi. Se poi il feeling tra le parti dovesse impennarsi, ci sarà il tempo per tornare a parlare di acquisizione a titolo definitivo, soprattutto alla luce dell’intenzione dei parigini di cedere il giocatore, dopo averlo strappato all’Eintrach un anno e mezzo fa per quasi 100 milioni.

 

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Kolo Muani, nuovo jolly per Motta

L’operazione ha vissuto l’accelerata decisiva a inizio settimana, di fronte alla convinzione che l’arrivo del francese a Torino possa... aggiungere. Cosa? Un elemento in più, intanto, a beneficio di una squadra che diverse volte in stagione si è dovuta presentare con non più di tre-quattro giocatori di movimento in panchina. E poi diverse soluzioni tattiche, in virtù della duttilità e della capacità di ricoprire più ruoli del 26enne di Bondy, ce può agire da punta e da esterno offensivo, tanto sul lato del piede forte quanto su quello opposto, per convergere e calciare. Ma non solo. Kolo Muani nello spogliatoio porta anche esperienza, a partire della finale dell’ultimo Mondiale disputata da protagonista, e anche trofei, quasi del tutto assenti nel palmares dei giovani bianconeri, a maggior ragione dopo la rottura con capitan Danilo.

Juve, svolta tattica con Kolo Muani

Tutte qualità che Thiago Motta non vede l’ora di esplorare in allenamento, per poi tradurle in opzioni per le partite: il ventisettesimo francese nella storia della Juventus (sul podio per presenze ci sono Trezeguet, Platini e Zidane, tanto per dire…) può agire da riferimento offensivo al posto di Vlahovic, ma anche da esterno alto nel collaudato 4-2-3-1 insieme al serbo. Da una parte o dall’altra, anche a seconda delle evoluzioni di un Yildiz sempre più a suo agio sul fronte destro e della disponibilità del momento da parte dei vari Conceiçao e Gonzalez. A meno di pensare a un modulo che possa farlo agire ancor più vicino a Vlahovic, di cui non rappresenta un doppione per caratteristiche, come potrebbe essere il 4-3-3, con cui – chissà – ci sarebbe anche la contestuale possibilità di riportare Koopmeiners in una posizione più simile a quella occupata a Bergamo. Ci sarà tempo per lavorarci su. Il ragazzo, intanto, ha già confermato al telefono a Motta tutta la sua motivazione per lasciarsi alle spalle gli ultimi mesi parigini. Fin da sabato, quando dall’altra parte del campo ci sarà quel Milan che l’ha cercato fino a pochi giorni fa soltanto. Hai visto mai...

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TORINO - Kolo Muani, ieri sera, si è addormentato con la sagoma della Mole Antonelliana illuminata ancora negli occhi. L’attaccante francese, infatti, ha vissuto la sua prima giornata da giocatore della Juventus in pectore. La sua prima nottata, pardon: un paio di slittamenti del volo destinato a condurlo da Parigi a Torino ne hanno ritardato l’atterraggio a Caselle, avvenuto pochi istanti prima delle 19.30. In tempo per ammirare la Mole illuminata, appunto. Ma non per sostenere le visite mediche al J Medical, ultima tappa prima di poter ufficializzare il suo trasferimento in prestito dal Psg fino al termine della stagione. Si provvederà nella mattinata odierna, perché non c’è tempo da perdere.

Kolo Muani alla Juve: i dettagli dell'accordo

Le ristrettezze d’organico causa infortuni, infatti, negli ultimi giorni, hanno rappresentato uno dei fattori che ha indotto Giuntoli a pigiare il piede sull’acceleratore del mercato. Prima Alberto Costa, ora Kolo Muani. Rinforzi necessari per raddrizzare la rotta da qui a fine stagione e, perché no, per provare a imprimere una decisa sterzata ai risultati fin da queste intense settimane, zeppe di scontri diretti in campionato. Ecco: sabato pomeriggio, allo Stadium, arriva il Milan per un vero e proprio duello con vista sul quarto posto. E Thiago Motta, a maggior ragione in contumacia delle precarie condizioni di Vlahovic, vorrebbe avere un Kolo Muani in più nella propria faretra. Per questo, insomma, non c’è tempo da perdere: visite mediche, firma sul contratto, deposito dell’accordo. Un accordo che sancirà il passaggio dell’attaccante francese alla Juventus in prestito secco, previo pagamento dello stipendio che avrebbe percepito al Psg, club che ne detiene il cartellino: circa 5 milioni lordi per le casse bianconere. Questa l’intesa finale strappata da Giuntoli nella giornata di martedì, rinunciando a compromessi sulla cifra dell’eventuale riscatto estivo pur di accorciare i tempi. Per mettere il ragazzo nelle mani di Thiago Motta e per anticipare le contromosse della concorrenza, con il Tottenham ultimo ad arrendersi. Se poi il feeling tra le parti dovesse impennarsi, ci sarà il tempo per tornare a parlare di acquisizione a titolo definitivo, soprattutto alla luce dell’intenzione dei parigini di cedere il giocatore, dopo averlo strappato all’Eintrach un anno e mezzo fa per quasi 100 milioni.

 

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